Malattie veneree e rapporto di coppia.
Buonasera, dottori.
Sono una ragazza di appena vent'anni, che ha da poco scoperto di essere affetta da herpes genitale. Immaginate il mio sconforto non appena mi è stata comunicata la notizia, e le mille domande che hanno da subito affollato la mia mente. Ho domandato qualcosa al mio medico, ed ho continuato a documentarmi sulla questione. Ad oggi so essenzialmente che l’herpes genitale è una malattia sessualmente trasmissibile, e che, in quanto tale, non è molto generoso: una volta preso, si annida nel mio organismo per sempre senza dare disturbo, aspettando il momento più adatto per tornare alla ribalta attraverso qualche recidiva. Già il fatto di aver contratto una MTS è stato un bel colpo per me: ho iniziato a colpevolizzarmi di non essere stata sufficientemente attenta, rifiutandomi di credere che il mio fidanzato possa avermi trasmesso questo virus.
Oggi sono tornata dal mio ginecologo che mi ha rassicurata circa l’avanzamento dell’infezione, e con il quale ho speso due chiacchiere: mi ha consigliato vivamente e con affetto di prendere in considerazione la serietà della mia relazione e decidere se vale davvero la pena continuarla, perché, non avendo avuto rapporti con altre persone da più di un anno, non ci sono dubbi circa l’origine del virus. Appena mi ha detto queste parole, mi è venuto un nodo in gola, ed ora mi sento veramente sperduta. Non so cosa fare, come affrontare la situazione, dove sbattere la testa per primo. Questa sera vorrei scrivere al mio fidanzato (siamo lontani al momento e purtroppo non possiamo parlarci di persona) per suggerirgli di sottoporsi ad un test che possa darci una risposta e quindi accertare o meno che lui è portatore di questo virus. Mi sento quasi in colpa a farlo, ma mi sembra la mossa più ragionevole. Ma poi? Molto probabilmente il risultato sarà positivo, e allora cosa dovrei fare? Non vorrei proprio lasciarlo… sarei così stupida se non lo facessi? Sarei davvero così imprudente e poco attenta nei riguardi di me stessa? Sono queste le domande che si sono insinuate nella mia testa dopo l’ultima visita ginecologica. E poi.. ormai sono infetta, questo virus non mi abbandonerà, e molto probabilmente lo sarà anche lui: perché dovrei lasciarlo? Perché significherebbe che non mi prendo abbastanza cura di me stessa e che mi rovino con le mie stesse mani? Non so veramente cosa fare, mi viene solo da piangere se ci penso. Vorrei tanto poterne parlare con qualcuno, ma non ho nessuno che possa ascoltarmi, perciò mi rivolgo a voi. Spero che possiate essermi d’aiuto in qualche modo, e che possa sollevarmi con le vostre parole, dandomi qualche consiglio che possa indicarmi la strada più giusta da seguire.. Mi scuso se sono stata un po’ precipitosa e forse poco chiara.
Aspetto delle risposte, e vi auguro una buona serata.
Sono una ragazza di appena vent'anni, che ha da poco scoperto di essere affetta da herpes genitale. Immaginate il mio sconforto non appena mi è stata comunicata la notizia, e le mille domande che hanno da subito affollato la mia mente. Ho domandato qualcosa al mio medico, ed ho continuato a documentarmi sulla questione. Ad oggi so essenzialmente che l’herpes genitale è una malattia sessualmente trasmissibile, e che, in quanto tale, non è molto generoso: una volta preso, si annida nel mio organismo per sempre senza dare disturbo, aspettando il momento più adatto per tornare alla ribalta attraverso qualche recidiva. Già il fatto di aver contratto una MTS è stato un bel colpo per me: ho iniziato a colpevolizzarmi di non essere stata sufficientemente attenta, rifiutandomi di credere che il mio fidanzato possa avermi trasmesso questo virus.
Oggi sono tornata dal mio ginecologo che mi ha rassicurata circa l’avanzamento dell’infezione, e con il quale ho speso due chiacchiere: mi ha consigliato vivamente e con affetto di prendere in considerazione la serietà della mia relazione e decidere se vale davvero la pena continuarla, perché, non avendo avuto rapporti con altre persone da più di un anno, non ci sono dubbi circa l’origine del virus. Appena mi ha detto queste parole, mi è venuto un nodo in gola, ed ora mi sento veramente sperduta. Non so cosa fare, come affrontare la situazione, dove sbattere la testa per primo. Questa sera vorrei scrivere al mio fidanzato (siamo lontani al momento e purtroppo non possiamo parlarci di persona) per suggerirgli di sottoporsi ad un test che possa darci una risposta e quindi accertare o meno che lui è portatore di questo virus. Mi sento quasi in colpa a farlo, ma mi sembra la mossa più ragionevole. Ma poi? Molto probabilmente il risultato sarà positivo, e allora cosa dovrei fare? Non vorrei proprio lasciarlo… sarei così stupida se non lo facessi? Sarei davvero così imprudente e poco attenta nei riguardi di me stessa? Sono queste le domande che si sono insinuate nella mia testa dopo l’ultima visita ginecologica. E poi.. ormai sono infetta, questo virus non mi abbandonerà, e molto probabilmente lo sarà anche lui: perché dovrei lasciarlo? Perché significherebbe che non mi prendo abbastanza cura di me stessa e che mi rovino con le mie stesse mani? Non so veramente cosa fare, mi viene solo da piangere se ci penso. Vorrei tanto poterne parlare con qualcuno, ma non ho nessuno che possa ascoltarmi, perciò mi rivolgo a voi. Spero che possiate essermi d’aiuto in qualche modo, e che possa sollevarmi con le vostre parole, dandomi qualche consiglio che possa indicarmi la strada più giusta da seguire.. Mi scuso se sono stata un po’ precipitosa e forse poco chiara.
Aspetto delle risposte, e vi auguro una buona serata.
[#1]
Gentile Utente,
Immagino il suo sconforto e soprattutto la paura di essere stata tradita...
Le mst attivano paure profonde, cioè quelle del possibile tradimento ...
Mi scusi se vado contro corrente, ma il ginecologo dovrebbe soltanto comunicare la diagnosi, erogare la cura ed evitare di dare giudizi di valore sulla sua relazione, sono ambiti privati e riservati.
In un momento di così tanta fragilità dirle che la sua relazione non è affidabile, mi sembra veramente assurdo.
Si dia tempo, si curi ed inviti il suo ragazzo a fare altrettanto, magari chiedendo qualche spiegazione in più.
Il resto lo si stabilirà in seguito, non adesso.
Immagino il suo sconforto e soprattutto la paura di essere stata tradita...
Le mst attivano paure profonde, cioè quelle del possibile tradimento ...
Mi scusi se vado contro corrente, ma il ginecologo dovrebbe soltanto comunicare la diagnosi, erogare la cura ed evitare di dare giudizi di valore sulla sua relazione, sono ambiti privati e riservati.
In un momento di così tanta fragilità dirle che la sua relazione non è affidabile, mi sembra veramente assurdo.
Si dia tempo, si curi ed inviti il suo ragazzo a fare altrettanto, magari chiedendo qualche spiegazione in più.
Il resto lo si stabilirà in seguito, non adesso.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Salve dottoressa. Innanzitutto la ringrazio per la risposta...
Anche io, come lei, credo che quelle argomentazioni erano fuori luogo in quella sede, però sono bastate per insinuarmi questi dubbi. Per quanto riguarda l'ipotesi del tradimento: chiaramente non è da escludere, ma io proprio non l'ho presa in considerazione. Non voglio recitare la parte della fidanzata illusa che si rifiuta di guardare la realtà e crede che "lui non lo avrebbe mai fatto", ma il mio ragazzo non ha davvero neanche l'occasione per potermi tradire, per questo non ci ho neanche pensato. Io penso che, se c'è stato veramente lui all'origine di tutto questo, ne era infetto da prima e senza esserne al corrente. O almeno è l'unica ipotesi che riesco a formulare.
Mi appare tutto così confuso e troppo difficile da gestire per me da sola.
Anche io, come lei, credo che quelle argomentazioni erano fuori luogo in quella sede, però sono bastate per insinuarmi questi dubbi. Per quanto riguarda l'ipotesi del tradimento: chiaramente non è da escludere, ma io proprio non l'ho presa in considerazione. Non voglio recitare la parte della fidanzata illusa che si rifiuta di guardare la realtà e crede che "lui non lo avrebbe mai fatto", ma il mio ragazzo non ha davvero neanche l'occasione per potermi tradire, per questo non ci ho neanche pensato. Io penso che, se c'è stato veramente lui all'origine di tutto questo, ne era infetto da prima e senza esserne al corrente. O almeno è l'unica ipotesi che riesco a formulare.
Mi appare tutto così confuso e troppo difficile da gestire per me da sola.
[#3]
Non so darle dei tempi di incubazione ...
Ma se lei si fida del suo ragazzo e sta bene con lui, curatevi ed andate avanti insieme con qualche precauzione contraccettiva in più, soprattutto in questa fase.
Credo che un medico/ psicologo dovrebbe essere empatico e non giudicante, altrimenti il paziente si confonde...e viene rapito da un vortice di dubbi e paure.
Ma se lei si fida del suo ragazzo e sta bene con lui, curatevi ed andate avanti insieme con qualche precauzione contraccettiva in più, soprattutto in questa fase.
Credo che un medico/ psicologo dovrebbe essere empatico e non giudicante, altrimenti il paziente si confonde...e viene rapito da un vortice di dubbi e paure.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.7k visite dal 22/09/2015.
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