Il mio menù è molto limitato

Buonasera, faccio prima a dirvi cosa mangio.. Mi nutro principalmente di Carne (impanata principalmente, kebab, suino, bovino, hamburger, hotdog), Patate (fritte e al forno), salumi, pizza, pasta (solo con Ragu, Pesto, Tonno, Bianca con Olio). Ripudio totalmente il formaggio. Le verdure non le mangio perchè non riesco e anche molta frutta. Gli unici frutti che mangio sono la mela, la banana e il cocco(mi piacciono anche l'arancia e il limone, ma non riesco a mangiarli a causa della consistenza).

Io ho 2 problemi. Il primo è che non riesco ad assaggiare, perchè sono convinto ( e poi è veramente cosi) di riconoscere il gusto dall'odore..E il secondo è la consistenza. Il gusto non è mai un problema in realta (perchè ho assaggiato cocktail di ogni tipo senza problemi), ma il problema è la consistenza. La densita, il fatto che una cosa sia molle e viscida o dura e rugosa e non sia nel mio "repetorio" mi causa una reazione di rigetto. Faccio veramente molta fatica.
Io sono una persona determinata e non ho vie di mezzo. Se iniziassi a mangiare la verdura per il benessere e l'aspetto fisico, probabilmente mangerei quasi tutto. Il problema è iniziare.. Vorrei farlo da solo, con calma... le cose che mi spingono di più a volere questo sono la salute e il fisico definito che potrei avere...
Help me
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Dietro evutamento così importanti o ci sono iproblematiche fisiche, per cui l'organismo rigetta quello che potrebbe far male, o psichiche.

Da bambino è stato abituato ad assaggiare tutto?
Era curioso?

Spesso i sentieri del gusto partono da lontano...
se mangiava sempre le stesse cose, forse, ha sviluppato degli evutamenti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta.

Mi è stato detto che prima dei 3 anni mangiavo tutto senza problemi. Anche il formaggio nella pasta o se capitava sulla pizza.

Il problema è sicuramente della psiche e sottolineo che non è il gusto a spaventarmi ma la consistenza e la densità di ciò che ingerisco...

Dai 3 anni in poi, avendo iniziato a decidere io, probabilmente ho preferito mangiare sempre le solite cose...
Non si tratta ora di trovare un compromesso per nascondere della verdura in ciò che già mangio. Ma di riuscire a far della verdura un pasto normale.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ognuno ha gusti propri, ma quando intere categorie di alimenti rimangono esclusi dal menu, è probabile che siamo in presenza di una qualche forma di evitamento. E il modo più diretto per superare gli evitamenti - purché si sia motivati a farlo - è somministrarsi un poco alla volta volontariamente ciò che ci repelle. Con pazienza e senza perdersi d'animo, per tutto il tempo che serve.

Ha mai iniziato un tentativo sistematico in tal senso?

Alternativamente potrebbe comprarsi una centrifuga e bere la verdura, anziché mangiarla.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
No Un tentativo sistematico non è mai stato effettuato. E stato tentato in maniera forzato parecchi anni fa in presenza di fegato ingrossato, ma una volta risolto è tornato tutto come prima e ora oggettivamente non ho alcun tipo di problema fisico.

Il frullato fa perdere alcune proprietà degli alimenti, e il problema mi si presenterebbe quando sono in giro, che continuerei a mangiare molto poco. Se vado al ristorante prendo la pasta in bianco o la milanese..

Cercherò di compiere questa somministrazione volontaria piano piano fino a renderla normale.

Non esistono soluzioni differenti vero ?

Grazie mille a tutti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ora oggettivamente non ho alcun tipo di problema fisico
>>>

Abbastanza scontato, a 22 anni. Riparliamone magari a 50.

L'alimentazione equilibrata ha funzione importante di prevenzione, non solo di conservazione dello stato di salute.

Il centrifugato - non frullato - per lei sarebbe già grasso che cola, come dicono a Firenze, ossia già molto meglio dei vantaggi che sta traendo attualmente da frutta e verdura - cioè nessuno.

I dubbi sul frullato/centrifugato, insieme all'ultima osservazione ("Non esistono soluzioni differenti vero?") rafforza l'ipotesi che siamo forse in presenza di una qualche forma di evitamento attivo o di fissazione, che lei si spiega razionalmente con "non mi piace la consistenza, non la sopporto".

La soluzione differente potrebbe consistere nell'iniziare un percorso di psicoterapia con uno psicologo psicoterapeuta, ma per il momento non mi sento di suggerirlo. Parta dalla via più economica.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Prima delle soluzioni, forse sarebbe utile comprendere le cause.

Se trattasi di evitamento, come ipotizzavo, questo andrebbe prima conosciuto e capito.

Il cibo, in funzione di come siamo stati cresciuti puó avere svariati significati:
simbolici, erotici, evocativi, di supplenza amorosa, di disgusto, possono esserci cibi morbidi e regressivi, nauseabondi....o evocativi.

Sarebbe opportuno sapere di più di lei ed i perché che stanno alla base della sua difficoltà a sperimentare.