Crisi di coppia e violenza psicologica

Salve sono un ragazzo di 25 anni fidanzato da circa 8 anni con una ragazza di 23. Stiamo passando un periodo di crisi poichè mi ha fatto capire che esercito da molto tempo una sorta di violenza psicologica nei suoi confronti,opprimendo la sua libertà non facendola spesso vestire come voleva e privandole di vedersi con altri ragazzi. Il problema è che fin quando lei non me ne ha parlato cosi attentamente io non mi rendevo conto che tutti i miei comportamenti riconducevano a ciò! Ora ho aperto gli occhi ed effettivamente ho capito che dice il vero, me ne sono reso conto e ci sono rimasto malissimo. Voglio assolutamente rimediare dato che ci tengo molto a questa persona e voglio guarire da questa cosa. Come posso fare per poter ricominciare con un nuovo approccio apparte non opprimendola più? Voglio cambiare e la volontà c'è tutta.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
il cambiamento non parte mai dal comportamento, bisogno comprendere quali bisogni soddisfa e rende necessario il comportamento per chi lo mette in atto.
Ad esempio cosa pensi/senti quando vedi la tua ragazza vestita in un certo modo? oppure esce con gli amici?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
il rispetto per i bisogni e l'individualità del partner è indispensabile per una vita di coppia equilibrata.

Ciascun componente della coppia dovrebbe mantenere i propri spazi personali, nel rispetto dell'altro naturalmente. Divieti e proibizioni creano scontentezza e si riverberano negativamente sulla coppia.
In che modo la sua ragazza le ha parlato del problerma e quali eventuali soluzioni avrebbe proposto?

Da dove deriverebbe secondo lei questo bisogno di controllare il partner?
Teme che qualcuno possa soppiantarla nel cuore della sua ragazza?
Tende anche in altri ambiti al controllo?

La sua volontà di modulare diversamente il rapporto con la sua partner è importante affinché ci si possa lavorare per cambiare ciò che non va.

A tal fine una consulenza psicologica, anche in coppia, sarebbe indicata.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
E' encomiabile la Sua disponibilita' a trovare un compromesso fra i desideri della ragazza e i Suoi.
Penso sia comunque importante che qualunque scelta possiate operare sia davvero "di coppia". Frutto di una scelta davvero condivisa. E non di un malcontento di uno dei due.
Sopprimere i propri desideri in favore di quelli dell'altro membro della coppia e' una strategia fallimentare, che puo' essere praticata per un po', ma che crea le condizioni per poi "presentare il conto" all'altro.
Valuti questa eventualita' insieme alla Sua ragazza!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Grazie per i consulti innanzitutto,

Gentile Dr. Camplone, le mie sensazioni erano paranoie dovute alla paura di perdere la mia ragazza o che altri ci potessero provare con lei.

Gentile Dr. Rinella, la mia ragazza ha provato spesso a farmi aprire gli occhi sul mio comportamento negativo ma io non le ho dato mai ascolto fino a pochi giorni fa quando dopo l'ennesimo litigio per tale motivo mi ha scritto tutto in un messaggio e cosa vuol dire violenza psicologica e da li ho capito tutto e mi sono pentito e afflitto dai sensi di colpa. Adesso lei ha bisogno di una pausa per decidere se seguire il cuore o la razionalità dato che ha paura che la mia violenza non possa eliminarsi ma che faccia parte del mio carattere. La mia paura è stata sempre quella di poterla perdere un giorno, paura che ho adesso ancor di più.Vorrei tanto poter tornare indietro e correggere i miei errori.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
quelle che erroneamente definisci "paranoie" sono bisogni connessi alla necessità di sentirsi sicuro nella relazione con il partner. Quando non ci sentiamo sicuri si attiva nel nostro cervello un "sistema d'allerta" che ci induce a cercare di attirare l'attenzione del partner per "spegnere" l'emergenza e tornare alla calma.
E' possibile che tu abbia utilizzato delle modalità disfunzionali quali pretendere che si vestisse come vuoi tu, rifiutarle la possibilità di frequentare gli amici. La tua ragazza a sua volta non percepiva la tua paura di perderla ma solo l'aggressività delle tue richieste incalzanti.

La conflittualità ripetuta nel tempo ha creato una distanza che ora non vi consente di sintonizzarvi ciascuno sui propri bisogni affettivi e quelli del partner.
Se davvero hai intenzione di metterti in discussione, puoi proporre alla tua ragazza di rivolgersi insieme ad uno psicologo per verificare se in questa relazione di coppia ci sono risorse alle quali attingere per avviare un processo di cambiamento che riguarda la relazione e non il singolo partner.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
< La mia paura è stata sempre quella di poterla perdere un giorno> e proprio questa paura, o altro che non sappiamo, l'ha spinta ad agire i comportamenti che hanno portato all'allontanarsi - temporaneo - della sua ragazza.

La paura di perdere l'altro, alla quale in genere possono concorrere possibili insicurezze, carenza di autostima,vuoti affettivi, può appunto portare all'avverararsi di ciò che si teme.

Opportuna una consulenza psicologica, se la sua ragazza fosse d'accordo anche in coppia, sarà poi lo specialista consultato a esprimere un parere su come procedere.

Cari auguri

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei, in aggiunta alle riflessioni delle colleghe, vorrei farle una domanda se se la sente di parlarne.

Per conoscere quello che prova, vorrei chiederle come mai le sembra di avere capito solo ora il disagio che le ha comunicato più volte la sua ragazza?

Mi sembra importante questo, perché ho in mente un doppio binario su cui potremmo muoverci.

Da una parte mi è parso che fosse sorpreso, e non so se dire dispiaciuto, che la sua ragazza non gliene avesse parlato prima attentamente. Potrei sbagliarmi, ci terrei a sapere il suo punto di vista in proposito.
Dall'altra parte mi chiedo se ha potuto capire meglio, questa volta, per il fatto che la sua ragazza si è presa una pausa, mostrandole così in modo netto che la situazione non deve essere trascurata.

Sono due binari che segnano dei percorsi a mio avviso importanti, che sento il bisogno di chiarire con lei.
Potrebbero consentirci di fare alcune riflessioni relative a quello che sta succedendo all'interno della vostra coppia, al tipo di crisi state attraversando, e fare quindi successive ipotesi sul suo progetto di cambiamento di se stesso.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
Gentile Dr. De Sanctis,
Ho capito solo ora tutto ciò perché dopo che l'ultima volta che ci siamo visti e abbiamo litigato pesantemente, mi ha chiesto una pausa(cosa mai successa in 8 anni).Mi ha detto che sono mesi se non anni che cerca di farmelo capire ed alla fine non ha retto più la situazione dopo che ha provato a spigarmelo per l'ultima volta ed io ho reagito male. Mi ha informato di questa violenza psicologica ed io leggendo qualcosa a riguardo ho rispecchiato alcuni comportamenti uguali ai miei. E da qui partono i miei sensi di colpa e la voglia di cambiare..Sto male e non riesco a dormire al pensiero di come l'ho potuta ferire in questi ultimi tempi. Voglio cambiare e glielo detto ma lei teme che questo sia il mio carattere.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sta vivendo un momento difficile e inatteso, so che non è facile e capisco il suo stato d'animo.
Se sente la sua ragazza disponibile e quando ritiene che sia il momento giusto, può provare a parlarci con calma, magari anche cercare di capire i vissuti della sua ragazza rispetto al suo comportamento. Magari avrà avuto già modo di farlo, intendo dire di provare a confidarvi, nonostante le tensioni, nonostante siate voi due i protagonisti in causa. Non è detto che sia facile, ma piano piano si può tentare.

Dico questo perché lei possa capire come si è sentita quando le diceva come vestirsi, come viveva il fatto di non essere ascoltata, come mai ha aspettato tanti anni prima di farglielo capire con chiarezza. È anche importante capire che cosa la sua ragazza provi per lei, quanto questi episodi hanno generato questa crisi o se c'è anche dell'altro.
Allo stesso tempo può parlarle di sé ed esprimerle il senso dei suoi gesti e le sue emozioni.
E così cercare di ricreare un dialogo tra voi.

Dalle sue parole, mi chiedo se lei non se ne sia accorto perché non ha dato peso ai segnali della sua ragazza, che erano deboli rispetto alla sua paura di perderla che invece era tanto grande. Oppure non so, è un punto che dentro di me resta aperto, ci si potrebbe pensare un po' su.

In genere si dice che la crisi rappresenti un'occasione. Certo è difficile quando si vive. Però potrebbe essere utile per crescere insieme attraverso il confronto, cambiare noi stessi e quindi gli equilibri della coppia.

Vorrei infine dirle un ulteriore pensiero. Credo importante che lei senta giusto cambiare per la sua ragazza, ma anche per se stesso. Forse la sua ragazza le crederà se sentirà questo. Altrimenti potrebbe prendere le sue promesse non come tali, ma solo come una scusa per riuscire a recuperare terreno e tornare con lei, e poi tutto come prima.

Voglio dire guardarsi dentro per capire come mai è così spaventato, porsi delle domande su di sé e sulla sua storia, può essere l'opportunità per se stesso di liberarsi da questa schiavitù o "violenza" che lei per primo si autoinfligge, come se la paura fosse la sua padrona e lei ne fosse sottomesso. Mi chiedo se questo abbia a che fare con l'idea che lei ha di se stesso.
Immagino non debba essere una passeggiata per lei vivere il timore angoscioso di perdere qualcuno, non sentire un senso di sicurezza, se l'altro è in buona fede. Immagino che si senta costretto, ma è in preda al suo stato d'animo, non so se posso dire che rappresenta un po' la sua prigione.

Cambiare quindi per diventare un nuovo uomo, più libero, e incontrare così la sua ragazza, che vestendosi come vuole e incontrando tanta gente, tornerà ogni volta da lei, libera di sceglierla ogni giorno.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Gentile Dr. De Sanctis
la ringrazio infinitamente per avermi dedicato del tempo, vorrei solo aggiungere un dettaglio non meno importante degli altri. La mia ragazza mi riferisce che adesso ha paura a vedermi dato che l'ultima volta che ci siamo visti il litigio è degenerato ed io sbattevo le mani sulle mie gambe tanto che ero frustato. Lei ha recepito la cosa come un atto intimidatorio nei suoi riguardi ma le ho giurato che non avevo nessuna intenzione di spaventala, Lei non sa se credermi o meno e crede che, data la mia età di quasi 25 anni, io possa diventare una persona violenta avendo cominciato psicologicamente e poi fisicamente e non possa cambiare visto che sono gia un giovane uomo. Io però non ho mai avuto atteggiamenti del genere con nessuno ne amici ne familiari e sono cosi dispiaciuto e affranto che lei la pensi così di me. Quello mostrato in stato di frustrazione non è il mio vero carattere. Sono cosi mortificato che perdo appetito e sonno.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
purtroppo la violenza fisica nei confronti delle donne negli ultimi tempi è balzata tragicamente agli "onori" della cronaca provocando una sorta di contagio emotivo nell'opinione pubblica che forse in alcuni casi, ad esempio il tuo, ha generato degli allarmismi eccessivi nella tua ragazza.
Potrebbe essere d'aiuto far leggere le nostre risposte alla sua ragazza in modo che possa comprendere meglio la tua disponibilità a metterti in discussione.
La convinzione che una persona non possa cambiare perché sia diventata adulta è un pregiudizio ancora diffuso, pur essendo smentito dall'evidenza scientifica che ci fornisce continue conferme del processo di evoluzione che coinvolge ciascun essere umano coprendo l'intero ciclo di vita.
Infine sbattere le mani sulle proprie gambe è un modo per esprimere rabbia e scaricare la tensione accumulata, ma ad attribuirgli una funzione intimidatoria è l'interpretazione della tua ragazza nella quale interferisce la paura di essere vittima di violenza fisica.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Posso ipotizzare che lo stato di mortificazione che sente corrisponda in modo coerente alla perdita di appetito e sonno. Il suo fisico esprime ciò che sta vivendo e, proprio come dice, è mortificato e di conseguenza si trova in uno stato di deprivazione.

Il dettaglio che specifica è importante, a quanto dice la sua ragazza si è spaventata. Deve capire se lasciarle un po' di tempo oppure se può tentare, come le dicevo, di avvicinarsi a poco a poco.

Magari potete leggere insieme anche le parole che ci siamo detti in questo consulto, il confronto che ha avuto con noi. Non so cosa ne pensa, se non lo sente troppo forte, potrebbe essere un punto di partenza, per mostrarle il suo interesse, la sua preoccupazione e la sua disponibilità, che abbiamo sentito sincera. Ci pensi su.
Come diceva la dottoressa Camplone, sembra che la sua ragazza abbia percepito aggressività, tanto che ha parlato di violenza e atto intimidatorio, ma non ha potuto cogliere la paura, che può essere affrontata e superata. È una distinzione non di poco conto.

Non so se lo abbia già fatto, ma potrebbe valutare se confidarle che il suo tumulto emotivo non era dettato dalla rabbia, ma dalla paura, dall'angoscia di essere abbandonato, dal timore di non essere più amato.
La sua esplosione era legata a un tormento interno che la faceva sentire, m'immagino, insicuro. È un vissuto molto delicato che merita attenzione e cura. E lei primo, insieme alla sua ragazza, potrete occuparvene.
So che non è facile e ci vuole tempo, ma potrebbe essere un punto di partenza per imparare a conoscere quello che ognuno di voi sta vivendo in relazione al comportamento dell'altro.
Qui è importante capire se la sua ragazza è disponibile. In tal senso, approfondendo avrà modo di intuirlo. Quello che tentavo di dirle prima, che in me resta una questione aperta, riguarda il motivo per cui la sua ragazza sia stata sopraffatta da tutto questo per tanti anni e come mai solo ora non abbia più accettato. È una cosa che sentirei il bisogno di chiarire, potrebbe riguardare il mondo interno di lei e anche l'interesse che la sua ragazza nutre per lei.

Se lei ha voglia di mettersi in gioco e cambiare, e la sua ragazza tiene a lei, credo che entrambi siete sulla strada giusta.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Vi ringrazio davvero molto per il vostro tempo e supporto, solo una cosa volevo chiarire al Dr De Sanctis: riguardo al suo dubbio il motivo è che mi ama anche lei molto e ci tiene a me e per tale motivo ha sempre provato ad assecondarmi.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Ha colto in modo acuto il mio dubbio. È chiaro che se la sua ragazza non l'amasse più, ciò che prima era più tollerabile, diventa ora del tutto intollerabile. Anzi, addirittura un buon pretesto per allontanarsi.
Era un'ipotesi a cui tenevo riflettesse, e sono contento per voi che possiamo scartarla.

Grazie a lei e un saluto,
Enrico de Sanctis