Scarso appetito bambino 6 anni
Gentili dottori, io e mia moglie, siamo preoccupati per nostro figlio di sei anni. Da poco più di un mese, il bambino mangia molto poco, finché si tratta del latte a colazione e delle merende è tutto ok, ma a pranzo e cena, al momento in cui c'è da masticare e inghiottire cominciano i problemi. Mastica i bocconi per un lasso di tempo esasperante, come se avesse timore a inghiottire (fino a un mese e mezzo fa raramente lasciava cibo sul piatto) fino a quando dopo aver mangiato meno che metà piatto dice che non vuole più nulla (che sia pasta, carne o pesce) il pediatra dice che è una richiesta di attenzione o un capriccio e che dobbiamo imporci, abbiamo cominciato con il privarlo dei suoi piaceri principali (cartoni animati, giochi etc) lo abbiamo anche "minacciato" che dovremo fare le punture se non mangia ma tutto ciò al momento non ha sortito alcunché, anzi a volte ho la sensazione che in questo modo si senta come mortificato. Il bambino ha cominciato la prima elementare da pochi giorni ma a scuola lo troviamo sereno e la sua vivacità non è cambiata però...mangia pochissimo. Nell'ultimo mese e mezzo è dimagrito di circa tre chili, passando da 23 a 20 kg, anche se è più alto di due cm, da 1,15 a 1,17. Non sappiamo cosa fare, speriamo in qualche buona indicazione da parte vostra.
Grazie, distinti saluti...Giuseppe.
Grazie, distinti saluti...Giuseppe.
[#1]
Gentile Utente,
forse le strategie che state utilizzano non fanno altro che rinforzare il comportamento del piccolo che a questo punto riceve le vostre attenzioni, ma in questo modo si rischia di "strutturare" un problema.
Potrebbe essere utile un consulenza con un Collega di persona, questo le permetterà di comprendere meglio le dinamiche comunicative della vostra famiglia, evitando di colludere con gli atteggiamenti del bambino.
Oltre al cibo ci sono stati altri cambiamenti?
E' successo qualcosa nell'ultimo periodo?
forse le strategie che state utilizzano non fanno altro che rinforzare il comportamento del piccolo che a questo punto riceve le vostre attenzioni, ma in questo modo si rischia di "strutturare" un problema.
Potrebbe essere utile un consulenza con un Collega di persona, questo le permetterà di comprendere meglio le dinamiche comunicative della vostra famiglia, evitando di colludere con gli atteggiamenti del bambino.
Oltre al cibo ci sono stati altri cambiamenti?
E' successo qualcosa nell'ultimo periodo?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Del Signore,
grazie per la rapida risposta.
Le confermo che oltre al cibo non ci sono stati altri cambiamenti e che il bambino è gioioso comunicativo e vivace come è sempre stato.
L'unico cambiamento, come già detto, è l'inserimento alle scuole elementari cominciato da cinque giorni.
Se ho ben capito, ci sta dicendo che il nostro approccio, il nostro metodo nel rimproverarlo e proibirgli giochi e cartoni animati per indurlo a mangiare è sbagliato?
Come ci consiglia di comportarci? Grazie per l'interessamento.
Distinti saluti
grazie per la rapida risposta.
Le confermo che oltre al cibo non ci sono stati altri cambiamenti e che il bambino è gioioso comunicativo e vivace come è sempre stato.
L'unico cambiamento, come già detto, è l'inserimento alle scuole elementari cominciato da cinque giorni.
Se ho ben capito, ci sta dicendo che il nostro approccio, il nostro metodo nel rimproverarlo e proibirgli giochi e cartoni animati per indurlo a mangiare è sbagliato?
Come ci consiglia di comportarci? Grazie per l'interessamento.
Distinti saluti
[#3]
Gentile Signore,
l'inserimento nel mondo scolastico costituisce un trauma non indifferente.
Che ogni bambino esprime a suo modo.
C'e' chi piange e si rifiuta di lasciare i genitori all'ingresso, o chi si lascia affascinare dai compagni.. ma poi elabora la "separazione" dai genitori con forme di "protesta" che attirino la loro attenzione.
Lasci che il bambino si abitui alla sua nuova realta' "sociale" per qualche settimana.
Poi se vuole ci ri-aggiorniamo.
I migliori auguri!
l'inserimento nel mondo scolastico costituisce un trauma non indifferente.
Che ogni bambino esprime a suo modo.
C'e' chi piange e si rifiuta di lasciare i genitori all'ingresso, o chi si lascia affascinare dai compagni.. ma poi elabora la "separazione" dai genitori con forme di "protesta" che attirino la loro attenzione.
Lasci che il bambino si abitui alla sua nuova realta' "sociale" per qualche settimana.
Poi se vuole ci ri-aggiorniamo.
I migliori auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Utente
Dottoressa, la ringrazio per la risposta. Desidero però aggiungere che: il bambino già dall'età di un anno e mezzo è abituato a frequentare l'asilo nido e che ha già frequentato la scuola materna per tre anni pertanto la scuola non è una realtà del tutto nuova, pur considerando che è un ambiente nuovo con maestre nuove e nuovi compagni.
Il bambino ha già manifestato questo problema del cibo un pò prima dell'inizio della scuola.
Grazie per l'assistenza, distinti saluti.
Il bambino ha già manifestato questo problema del cibo un pò prima dell'inizio della scuola.
Grazie per l'assistenza, distinti saluti.
[#5]
Gentile Signore, avere il bimbo una esperienza precedente non serve a tranquillizzarlo..
C'e l'estate di mezzo e le memorie precedenti vengono dimenticate.
Che il bimbo abbia manifestato i problemi di inappetenza qualche giorno prima di iniziare la scuola potrebbe essere una conferma che sia questo il cruccio che lo disturba: si sara' senz'altro reso conto dai discorsi ascoltati che la scuola stava per iniziare.
Comunque lasci trascorrere qualche settimana. Se l'inappetenza non dovesse essere superata occorrera' rivolgervi ad uno psicoterapeuta dell'eta' evolutiva per indagare piu' a fondo.
I migliori saluti.
C'e l'estate di mezzo e le memorie precedenti vengono dimenticate.
Che il bimbo abbia manifestato i problemi di inappetenza qualche giorno prima di iniziare la scuola potrebbe essere una conferma che sia questo il cruccio che lo disturba: si sara' senz'altro reso conto dai discorsi ascoltati che la scuola stava per iniziare.
Comunque lasci trascorrere qualche settimana. Se l'inappetenza non dovesse essere superata occorrera' rivolgervi ad uno psicoterapeuta dell'eta' evolutiva per indagare piu' a fondo.
I migliori saluti.
[#6]
>>il nostro metodo nel rimproverarlo e proibirgli giochi e cartoni animati per indurlo a mangiare è sbagliato?<<
sta funzionando?
Dovrebbe considerare il comportamento del bambino come un tentativo di comunicare qualcosa o un atteggiamento strumentale per "manipolare" certe situazioni famigliari.
Quanta importanza state dando a questi comportamenti?
sta funzionando?
Dovrebbe considerare il comportamento del bambino come un tentativo di comunicare qualcosa o un atteggiamento strumentale per "manipolare" certe situazioni famigliari.
Quanta importanza state dando a questi comportamenti?
[#7]
Cara signora, la sconsiglio di pressare il bambino per farlo mangiare e tanto meno minacciarlo di.. far punture, o castigarlo..questo bambino sta entrando in un mondo nuovo, con altre regole, altre persone , forse gli piaceva di più la sua vecchia vita..
Ci sono dei fratellini a casa?, ho visto bimbi fare di tutto, per l'idea che mentre loro andavano a scuola, un fratellino stava a casa beato con la mamma.. ipotizzo, così da lontano che boicottare i pasti sia appunto un modo di riappropriarsi della centralità.
Potrebbe essere per esempio una buona idea, fare con lui qualcosa che poi si mangia.. , aiutami che facciamo una torta, aiutami che facciamo i biscotti.
.Le raccomando anche che la cena , il pranzo , non siano il luogo del controllo e del conflitti , in cui lui si sente sotto osservazione con piatti troppo pieni, ...ma invece porzioni piccole , che lo inducano a pensare, questo è troppo poco..!
I figli crescono , vedrà , non si preoccupi troppo, verrà il giorno in cui si siederà davanti al frigo e le smonterà le provviste.. Buone cose e buoni pensieri..!!
Ci sono dei fratellini a casa?, ho visto bimbi fare di tutto, per l'idea che mentre loro andavano a scuola, un fratellino stava a casa beato con la mamma.. ipotizzo, così da lontano che boicottare i pasti sia appunto un modo di riappropriarsi della centralità.
Potrebbe essere per esempio una buona idea, fare con lui qualcosa che poi si mangia.. , aiutami che facciamo una torta, aiutami che facciamo i biscotti.
.Le raccomando anche che la cena , il pranzo , non siano il luogo del controllo e del conflitti , in cui lui si sente sotto osservazione con piatti troppo pieni, ...ma invece porzioni piccole , che lo inducano a pensare, questo è troppo poco..!
I figli crescono , vedrà , non si preoccupi troppo, verrà il giorno in cui si siederà davanti al frigo e le smonterà le provviste.. Buone cose e buoni pensieri..!!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#8]
Utente
Gentile dott. Del Signore,
Mi sta dicendo, se ho ben capito, che stiamo dando troppa importanza a questi comportamenti? Forse è vero, però intanto il bambino ha perso tre chili e questo non ci era parso da sottovalutare.
Per la Dottoressa Muscara fregonese: il bambino è figlio unico, non ha fratellini che restano a casa con la madre, anzi proprio perché a casa non resta neppure la madre, lui dopo la mezza giornata a scuola, prosegue la giornata presso l'ausilio nido che frequentava già negli scorsi anni, dove resta fino alle ore 18 e dove mi hanno segnalato (anche loro) la scarsa appetenza al momento del pranzo.
Grazie a tutti voi per l'interessamento, saluti.
Mi sta dicendo, se ho ben capito, che stiamo dando troppa importanza a questi comportamenti? Forse è vero, però intanto il bambino ha perso tre chili e questo non ci era parso da sottovalutare.
Per la Dottoressa Muscara fregonese: il bambino è figlio unico, non ha fratellini che restano a casa con la madre, anzi proprio perché a casa non resta neppure la madre, lui dopo la mezza giornata a scuola, prosegue la giornata presso l'ausilio nido che frequentava già negli scorsi anni, dove resta fino alle ore 18 e dove mi hanno segnalato (anche loro) la scarsa appetenza al momento del pranzo.
Grazie a tutti voi per l'interessamento, saluti.
[#9]
>>..però intanto il bambino ha perso tre chili e questo non ci era parso da sottovalutare.<<
infatti avete chiesto al pediatra e mi sembra di aver capito che anche lui non ha dato troppa importanza alla perdita di peso, allora perché continuare a rimuginare su questa cosa.
Spesso i bambini possono essere condizionati da un'eccessiva apprensione genitoriale e una cosa "banale" potrebbe essere ingigantita. Se il bambino vede che il genitore si preoccupa di riflesso è portato a pensare che quella determinata cosa ha un peso notevole, visto che i genitori se ne preoccupano così tanto. Questo potrebbe in linea di massima alimentare la questione facendola diventare "il problema".
infatti avete chiesto al pediatra e mi sembra di aver capito che anche lui non ha dato troppa importanza alla perdita di peso, allora perché continuare a rimuginare su questa cosa.
Spesso i bambini possono essere condizionati da un'eccessiva apprensione genitoriale e una cosa "banale" potrebbe essere ingigantita. Se il bambino vede che il genitore si preoccupa di riflesso è portato a pensare che quella determinata cosa ha un peso notevole, visto che i genitori se ne preoccupano così tanto. Questo potrebbe in linea di massima alimentare la questione facendola diventare "il problema".
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.2k visite dal 19/09/2015.
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