Stress da lavoro e ripercussioni fisiche

Buonasera.
Ho 33 anni e sono un capostruttura di una società di consulenza. I miei turni lavorativi non guardano l'orologio. Inizio la mia giornata lavorativa in ufficio alle ore 08:30 per finire alle 20:00 di sera dal lunedì al venerdì e quando capita anche di sabato. Pausa pranzo mediamente di circa 30 minuti. Tutta la giornata la passo seduto ad una scrivania nello gestire circa 30 collaboratori attraverso email e telefonate (peggio di un call centerista) e nel sincronizzare i colleghi d'ufficio, non sempre efficienti, e le smanie da incompetenti dei miei capi. I miei capi, non possedendo delle figure specifiche in ufficio e nutrendo piena fiducia in me, mi hanno subissato di compiti alla contabilità, rapporti bancari, con le mandanti, con i dipendenti, con i collaboratori, ai reparti tecnici al back office...insomma un tutto fare. I nervi saltano facilmente e molte volte divento irascibile. Giuro che non sono mai stato così in tutta la mia vita. Ho provato a parlare con loro spiegando che in questo modo arriverò a distruggermi e che vorrei più collaborazione, ma niente. A loro poco interessa perchè sanno che sono nel bisogno. Infatti sono padre di un bambino di due anni ed una casa e moglie da mantenere e di questi tempi è davvero dura tirare a campare. Sono sempre stato portato per il problem solving ed è per questo che ho scelto il mio lavoro, ma sto iniziando ad odiarlo e con esso tutto ciò che è collegato (colleghi, collaboratori, capi). Sembra che non riesca a trovare una soluzione per me stesso. I miei stati di tensione mi portano dei forti dolori alla testa. Defeco una volta ogni due o tre giorni durante la settimana, mentre di sabato almeno 3 volte (quando non sono a lavoro). Ho provato a cercare qualche altro lavoro ma non se ne trova e questo mi crea forte ansia. Non dormo più. Durante la notte mi sveglio almeno 5 volte. Nell'ultimo periodo, dato che ho iniziato a prendere seriamente la decisione di lasciare il mio lavoro, ho iniziato a fare tante di quelle ricerche e business plan per ideare un'attività personalmente. Questo mi crea incertezza e paura di fallire. Durante il giorno mi capita spesso di avvertire tachicardia e dolori allo stomaco. Anche quando sto per coricarmi di sera, se inizio a pensare a tutto ciò, quasi da sè sale un dolore alla parte destra dell'addome ed è frequente. Chiedo gentilmente qualche consiglio su come raddrizzare le cose. Ringrazio in anticipo gli specialisti che dedicano del tempo nel leggere la mia richiesta di consulto.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, comprendo la sua tensione e preoccupazione.. mentre cerca un altro lavoro, mi domando se ha mai cercato di delegare qualcosa, scegliendo, oculatamente qualcuno dei molti diversi collaboratori in grado di fare , guidato, una parte del suo lavoro, promuovendolo in un certo senso..
Temo che i suoi .. capi ci marcino un pò sul suo senso del dovere, sul fatto che alla fine Lei fa tutto, di tutto di più.. c'è un sottile confine, fra essere stimati ed essere.. sfruttati.. la questione è che alla fine la gente si abitua , così loro pensano.. sì dice che è stanco, ma gli piace lavorare..
Ed è vero , perchè dal lavoro non traiamo solo il denaro che ci serve, ma appartenenza, identità, soddisfazione..ma, ora, se è così stressato e stanco chieda consiglio al suo medico, per fugare paure e somatizzazioni e si prenda qualche giorno , per dormire , riposare, con certificato medico, certo.. Sua moglie non lavora ? sicuro che non potrebbe lavorare mezza giornata, e guadagnare un pò di soldi , mentre il bimbo va all'asilo.. Tanto per darle una mano..Le soluzioni con calma si trovano, abbia cura di sè , Lei è il suo patrimonio.. Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Vorrei aggiungere una considerazione ai saggi consigli della collega Dott.a muscara'.
La sua situazione lavorativa, molto stressante a livello cosciente, potrebbe a livello inconscio soddisfare il suo orgoglio?
Essere Lei cosi' `indispensabile, centrale" nel suo ufficio, darle la possibilita' di controllare proprio tutto, perche' tutto e' affidato a Lei?
Una simile "pulsione" inconscia la porterebbe a non risparmiarsi mai, a desiderare, sebbene in modo inconsapevole, di non perdere questo "potere".
Ecco, se cio' accadesse spiegherebbe il Suo spendersi anche dormendo, non risparmiarsi neanche 5 minuti di impegno. E farlo con impeto.

La mia e' una ipotesi, che e' sorta leggendo quanto Lei si faccia "travolgere" dal lavoro, piu' che "prestare la sua opera" all'Azienda.
Ci rifletta un po' sopra.
Con un po' di cura/attenzione per se stesso, perche' un coinvolgimento cosi' totalizzante potrebbe produrre una sindrome da stress. Un black-out fisiologico dovuto all'esaurimento delle Sue riserve di energia.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
sarebbe opportuno riflettere sul fatto che lei ha diritti, non solo doveri, tra questi quello di dire di no.
Da quanto dice non sembra che i suoi capi rinuncerebbero volentieri a lei.

Quando si fa di tutto e di più per soddisfarer i bisogni degli altri, si finisce per trascurare i propri. oltretutto come detto dalle Colleghe, si autorizzano gli altri a marciarci e a chiederle sempre più.

Una comunicazione e un comportamento maggiormente assertivo aiuterebbero a mettere qualche doveroso paletto.

Concordo anche per una visita dal suo medico di base e anche un piccolo periodo per staccare e riprendersi.

Troppo lavoro, poco riposo, un bimbo piccolo, le preoccupazioni economiche e lo stress si fa strada.
Sarebbe opportuno fermarsi un attimo per ascoltarsi e prendersi cura di sé.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Buongiorno,
ringrazio di cuore per tutti i saggi consigli ricevuti. Mediterò su di essi affinché faccia scelte mirate.

Cordialità
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Lieta di averla ascoltata, unitamente ai Colleghi.

Cordiali saluti