Disturbo di personalità narcisistico
Salve, volevo chiedervi un consiglio riguardo ad una situazione che mi è vicina e a cui non so che contributo poter dare. Credo che il padre del mio ragazzo soffra del disturbo narcisistico di personalità, ovviamente nessuno glielo ha mai diagnosticato perché credo che non si presenterebbe da uno psicologo nemmeno sotto tortura. L'ho ipotizzato perché essendo molta interessata alla psicologia e leggendo molto a riguardo, ho riconosciuto i classici sintomi del disturbo di personalità narcisistico. L'ho potuto capire sia testandolo sulla mia pelle osservando il modo in cui si comporta sia dai racconti del mio ragazzo. In particolare nella giornata di oggi è successo un episodio molto spiacevole che mi ha coinvolta e che mi ha spinto a chiedere il vostro aiuto. Non voglio soffermarmi e spiegare l'accaduto perché credo che sia superfluo. Quello che vorrei sapere è sapere come questo può ripercuotersi sulla salute mentale del mio ragazzo e che aiuto posso dare io da esterna. Il mio ragazzo è un ragazzo d'oro, assolutamente l'opposto del padre, non mi ha mai trattato male come invece il padre fa continuamente con la madre e il figlio trattandoli come servi, e anche se a volte ho notato un filo meno di sensibilità manifesta continuamente le sue emozioni sia quando è triste che quando è felice che quando si arrabbia ma in questo ultimo caso è sempre molto controllato. Mi chiedo come possa aver influito sulla sua personalità l'aver avuto un padre così opprimente e che quasi mai ha dimostrato affetto e stima nei confronti del figlio. Oggi il mio ragazzo mi ha detto che le poche volte che il padre manifestava un gesto di stima nei suoi confronti lui era il ragazzo più felice del mondo. Inoltre lui mi dice di essere ormai immune dalle cattiverie verbali che il padre riversa continuamente su di lui, di averlo imparato ad ignorare e di riuscire a vivere la sua vita come se il padre non ci fosse, io mi chiedo come è possibile, oggi ho vissuto per 10 minuti quello che lui vive tutti i giorni e sono uscita da casa sua in lacrime. In effetti prima di conoscere il padre e di sentire i suoi racconti non immaginavo minimamente che potesse avere alle spalle una situazione del genere perchè la sua vita esternamente era del tutto normale, solo dentro la casa sono presenti queste continue violenze che ora sono solo verbali ma un tempo quando era piccolo erano anche fisiche. Mi ha detto di sentirsi più a casa quando sta a casa mia che quando sta a casa sua. Nonostante questo vuole un gran bene al padre e lo stima molto perché lo ha sempre visto come una persona vincente, solo ultimamente sta iniziando a rendersi conto di come stanno le cose ma come è giusto che sia il bene rimane. Mi dispiace che viva una situazione del genere e vorrei essere d'aiuto soprattutto perché temo che potrebbe sviluppare lo stesso disturbo o che possa avere altri problemi.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
qualunque sia il quadro clinico eventualmente mostrato dal padre del ragazzo, le diagnosi è bene formularle con cognizione di causa e solo dopo aver incontrato personalmente l'interessato e dopo aver condotto gli opportuni metodi di valutazione.
Certamente lo stile comunicativo dei genitori influenza in qualche modo quello dei figli, che potrebbero assumerlo in certi frangenti.
Come <<esterna>> Lei non può e, in un certo senso, non deve fare nulla.
Spetta al ragazzo il compito di rendersi autonomo e prendere quelle distanze "mentali" che gli permetteranno di sviluppare meglio una personalità propria e quindi di pianificare al meglio la propria vita.
qualunque sia il quadro clinico eventualmente mostrato dal padre del ragazzo, le diagnosi è bene formularle con cognizione di causa e solo dopo aver incontrato personalmente l'interessato e dopo aver condotto gli opportuni metodi di valutazione.
Certamente lo stile comunicativo dei genitori influenza in qualche modo quello dei figli, che potrebbero assumerlo in certi frangenti.
Come <<esterna>> Lei non può e, in un certo senso, non deve fare nulla.
Spetta al ragazzo il compito di rendersi autonomo e prendere quelle distanze "mentali" che gli permetteranno di sviluppare meglio una personalità propria e quindi di pianificare al meglio la propria vita.
[#2]
Gentile ragazza
L ' essere umano è talmente raffinato e complicato che non esiste una causalità lineare. Non è mica detto che, date determinate caratteristiche dei genitori, i figli debbano per forza venir su in un determinato modo.
Certamente la famiglia è il primo luogo degli apprendimenti ma poi ci sono tante variabili che influiscono sulla nostra personalità.
Non solo quindi i genitori, ma il modo in cui personalmente elaboriamo le informazioni , la nostra storia di vita, le persone che incontriamo, ecc... possono in modo diverso influenzare ciò che diventiamo.
Per rispondere alla domanda che poni quindi ci vorrebbero interi volumi e non un consulto on line.
Però se il tuo ragazzo non ha alcun problema con te e viceversa, noncomplicherei le cose.
Soprattutto se il papà è gestibile....
Cordiali saluti
L ' essere umano è talmente raffinato e complicato che non esiste una causalità lineare. Non è mica detto che, date determinate caratteristiche dei genitori, i figli debbano per forza venir su in un determinato modo.
Certamente la famiglia è il primo luogo degli apprendimenti ma poi ci sono tante variabili che influiscono sulla nostra personalità.
Non solo quindi i genitori, ma il modo in cui personalmente elaboriamo le informazioni , la nostra storia di vita, le persone che incontriamo, ecc... possono in modo diverso influenzare ciò che diventiamo.
Per rispondere alla domanda che poni quindi ci vorrebbero interi volumi e non un consulto on line.
Però se il tuo ragazzo non ha alcun problema con te e viceversa, noncomplicherei le cose.
Soprattutto se il papà è gestibile....
Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
"dentro la casa sono presenti queste continue violenze che ora sono solo verbali ma un tempo quando era piccolo erano anche fisiche. "
"Nonostante questo vuole un gran bene al padre e lo stima molto perché lo ha sempre visto come una persona vincente, solo ultimamente sta iniziando a rendersi conto di come stanno le cose ma come è giusto che sia il bene rimane. "
Gent.le Ragazza,
se di recente nel tuo ragazzo sta affiorando la consapevolezza della disfunzionalità dello stile relazionale del padre, derivante dalla violenza fisica e psicologica subita, forse è arrivato il momento di offrire a questa sofferenza stratificata negli anni, uno spazio di ascolto e di condivisione facilitato da uno psicologo-psicoterapeuta.
Un primo incontro può essere un'occasione per valutare l'eventuale opportunità di avviare un percorso terapeutico che consenta metabolizzare il dolore e vivere serenamente la relazione con la figura paterna.
Il tuo sostegno e la tua comprensione sono molto importanti e di grande aiuto per il tuo ragazzo, ma bisognerebbe verificare se tutto questo va integrato con una relazione d'aiuto con lo psicologo.
"Nonostante questo vuole un gran bene al padre e lo stima molto perché lo ha sempre visto come una persona vincente, solo ultimamente sta iniziando a rendersi conto di come stanno le cose ma come è giusto che sia il bene rimane. "
Gent.le Ragazza,
se di recente nel tuo ragazzo sta affiorando la consapevolezza della disfunzionalità dello stile relazionale del padre, derivante dalla violenza fisica e psicologica subita, forse è arrivato il momento di offrire a questa sofferenza stratificata negli anni, uno spazio di ascolto e di condivisione facilitato da uno psicologo-psicoterapeuta.
Un primo incontro può essere un'occasione per valutare l'eventuale opportunità di avviare un percorso terapeutico che consenta metabolizzare il dolore e vivere serenamente la relazione con la figura paterna.
Il tuo sostegno e la tua comprensione sono molto importanti e di grande aiuto per il tuo ragazzo, ma bisognerebbe verificare se tutto questo va integrato con una relazione d'aiuto con lo psicologo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 19/09/2015.
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