Insicurezze che non riesco a risolvere
Buonasera a tutti.
Come potete vedere dal titolo ho dei problemi che sto cercando di risolvere da sola.
Frequento l'Università e proprio oggi ho avuto un esame che non mi è andato bene.
È già la seconda volta che mi capita di avere a che fare con un prof che esige che i propri studenti siano molto sicuri di quel che dicono, è ovvio che d'innanzi ad un professore che mette soggezione, è difficile tenere i nervi saldi.
Ma non è questo il punto: ogni qualvolta che un esame non va bene (non mi è capitato molto spesso ma diciamo che 5 volte mi è capitato) i miei genitori si comportano come se fossero feriti gravemente... Noto che ci rimangono male e ogni volta c'è la ramanzina, come una bambina di 14 anni.
Sembra che i miei genitori sono contenti quando porto un bel voto a casa , oppure se faccio qualcosa di sbagliato sono molto delusi o demoralizzati. Non mi aiutano a tenere i nervi saldi soprattutto quando ho un esame e non ho il sostegno che vorrei.
Io mi chiudo in me stessa cercando ogni volta di migliorare, mettendocela tutta, cercando di studiare nel particolare ma spesso l'ansia mi frega... Mi capitano episodi di dissenteria o vomito, sempre pensando di soddisfare i miei genitori. Lavorano molto per me e mi pagano le tasse universitarie e mi sento sempre in colpa per questi motivi.
Ogni volta mi sembra di inciampare quando trovo questi blocchi (parlo di esami universitari) e mi scoraggio subito... Non riesco a trovare le sicurezze, nonostante il mio studio assiduo.
Mi santo male tanto da avere episodi di eccessiva timidezza anche con persone di cui non ho nessun interesse a riguardo, non riesco ad uscire da questa situazione di stallo.
Come devo comportarmi?
So che consigliate la psicoterapia ma i miei genitori non vogliono dato che non vogliono pagarmi le sedute.
Cosa potreste consigliarmi? Faccio sport e sono dimagrita 10 kg (con la dieta) da quando non ho più una relazione. Pensavo che questo traguardo mi desse più sicurezza in me stessa.
Aspetto vostre risposte, ho scritto altre volte... Penso che voi possiate avere accesso a queste cose.
Vi ringrazio
Buona giornata
Come potete vedere dal titolo ho dei problemi che sto cercando di risolvere da sola.
Frequento l'Università e proprio oggi ho avuto un esame che non mi è andato bene.
È già la seconda volta che mi capita di avere a che fare con un prof che esige che i propri studenti siano molto sicuri di quel che dicono, è ovvio che d'innanzi ad un professore che mette soggezione, è difficile tenere i nervi saldi.
Ma non è questo il punto: ogni qualvolta che un esame non va bene (non mi è capitato molto spesso ma diciamo che 5 volte mi è capitato) i miei genitori si comportano come se fossero feriti gravemente... Noto che ci rimangono male e ogni volta c'è la ramanzina, come una bambina di 14 anni.
Sembra che i miei genitori sono contenti quando porto un bel voto a casa , oppure se faccio qualcosa di sbagliato sono molto delusi o demoralizzati. Non mi aiutano a tenere i nervi saldi soprattutto quando ho un esame e non ho il sostegno che vorrei.
Io mi chiudo in me stessa cercando ogni volta di migliorare, mettendocela tutta, cercando di studiare nel particolare ma spesso l'ansia mi frega... Mi capitano episodi di dissenteria o vomito, sempre pensando di soddisfare i miei genitori. Lavorano molto per me e mi pagano le tasse universitarie e mi sento sempre in colpa per questi motivi.
Ogni volta mi sembra di inciampare quando trovo questi blocchi (parlo di esami universitari) e mi scoraggio subito... Non riesco a trovare le sicurezze, nonostante il mio studio assiduo.
Mi santo male tanto da avere episodi di eccessiva timidezza anche con persone di cui non ho nessun interesse a riguardo, non riesco ad uscire da questa situazione di stallo.
Come devo comportarmi?
So che consigliate la psicoterapia ma i miei genitori non vogliono dato che non vogliono pagarmi le sedute.
Cosa potreste consigliarmi? Faccio sport e sono dimagrita 10 kg (con la dieta) da quando non ho più una relazione. Pensavo che questo traguardo mi desse più sicurezza in me stessa.
Aspetto vostre risposte, ho scritto altre volte... Penso che voi possiate avere accesso a queste cose.
Vi ringrazio
Buona giornata
[#1]
Gent.le Ragazza,
mi ha colpito come molta della tua attenzione sia focalizzata sulle reazioni dei tuoi genitori e sulle manifestazioni somatiche dell'ansia, come se si trattasse di scoprire il modo per trattenere l'ansia, infatti utilizzi più volte l'espressione "tenere i nervi saldi".
L'ansia, al contrario di quanto si pensa solitamente, non va "messa a tacere" facendo implodere dentro di noi il disagio che stiamo vivendo, al contrario ha bisogno di avere uno spazio protetto, la relazione terapeutica, all'interno del quale possa essere accolta, elaborata e trasformata in opportunità di crescita personale.
A Febbraio ci hai scritto che ti saresti rivolta al Consultorio Familiare della tua ASL, hai avuto occasione di fare un colloquio con lo psicologo?
mi ha colpito come molta della tua attenzione sia focalizzata sulle reazioni dei tuoi genitori e sulle manifestazioni somatiche dell'ansia, come se si trattasse di scoprire il modo per trattenere l'ansia, infatti utilizzi più volte l'espressione "tenere i nervi saldi".
L'ansia, al contrario di quanto si pensa solitamente, non va "messa a tacere" facendo implodere dentro di noi il disagio che stiamo vivendo, al contrario ha bisogno di avere uno spazio protetto, la relazione terapeutica, all'interno del quale possa essere accolta, elaborata e trasformata in opportunità di crescita personale.
A Febbraio ci hai scritto che ti saresti rivolta al Consultorio Familiare della tua ASL, hai avuto occasione di fare un colloquio con lo psicologo?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
la ringrazio davvero molto per avermi risposto.
no, purtroppo è una cosa complicata... se ne parlassi qui potrei compromettere la mia privacy e quindi non posso nemmeno rivolgermi a quel tipo di consulto.
in più, mio padre tende a "fare i conti prima dell'oste", causandomi ansia da prestazione, spesso penso a lui quando devo fare un esame perchè non voglio deluderlo. e se non va come vorrei... allora, in automatico, penso di averlo deluso. infatti ciò si avvera. vedo spesso mio papà arrabbiato poco dopo aver raccontato questo tipo di cose... io non so più come gestirle. so' che non posso cambiare una persona ma vorrei cambiare io stessa almeno per non prendere in considerazione quello che dice.
so' che il mio pensiero è contorto, spero che lei possa aver compreso ciò che ho detto, almeno tra le righe.
la ringrazio davvero tanto, è stata molto gentile.
no, purtroppo è una cosa complicata... se ne parlassi qui potrei compromettere la mia privacy e quindi non posso nemmeno rivolgermi a quel tipo di consulto.
in più, mio padre tende a "fare i conti prima dell'oste", causandomi ansia da prestazione, spesso penso a lui quando devo fare un esame perchè non voglio deluderlo. e se non va come vorrei... allora, in automatico, penso di averlo deluso. infatti ciò si avvera. vedo spesso mio papà arrabbiato poco dopo aver raccontato questo tipo di cose... io non so più come gestirle. so' che non posso cambiare una persona ma vorrei cambiare io stessa almeno per non prendere in considerazione quello che dice.
so' che il mio pensiero è contorto, spero che lei possa aver compreso ciò che ho detto, almeno tra le righe.
la ringrazio davvero tanto, è stata molto gentile.
[#3]
Gentile ragazza,
anche la vita universitaria è una palestra che può essere molto utile ad imparare tante cose della vita, oltre a quello che dobbiamo preparare per superare gli esami. L'ansia è una di queste, ma vorrei sottolineare una cosa: se tu ti rendi conto che da sola non riesci a gestire tutto ciò e a modificare quegli aspetti di te stessa che vorresti modificare, allora uno psicologo ti potrebbe davvero essere molto utile.
Non penserei alla psicoterapia, ma anche a pochi colloqui che possano aiutarti a capire meglio e ad avere indicazioni pratiche su come fare per cambiare.
Allo Spazio Giovani della tua città sono presenti senz'altro gli psicologi e puoi trovarli gratuitamente.
Cordiali saluti,
anche la vita universitaria è una palestra che può essere molto utile ad imparare tante cose della vita, oltre a quello che dobbiamo preparare per superare gli esami. L'ansia è una di queste, ma vorrei sottolineare una cosa: se tu ti rendi conto che da sola non riesci a gestire tutto ciò e a modificare quegli aspetti di te stessa che vorresti modificare, allora uno psicologo ti potrebbe davvero essere molto utile.
Non penserei alla psicoterapia, ma anche a pochi colloqui che possano aiutarti a capire meglio e ad avere indicazioni pratiche su come fare per cambiare.
Allo Spazio Giovani della tua città sono presenti senz'altro gli psicologi e puoi trovarli gratuitamente.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 17/09/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.