Ansia, paura di svenire in qualunque momento
Salve a tutti. sono un ragazzo di 18 anni e sin da piccolo ogni volta che mi veniva la febbre svenivo. lo scorso inverno ero a scuola e dopo un forte mal di gola mi sentivo svenire , sono diventato tutto bianco , ma alla fine sono riuscito a resistere fino ad arrivare a casa dove poi misurando avevo 38.5 . è più o meno da 3-4 anni che ho paura di svenire (anche non avendo febbre) e in questo ultimo periodo la paura è cresciuta anche perchè ho avuto diversi dolori legati alla pancia. Ho fatto esami molto semplici del sangue che non hanno evidenziato niente e la pressione è nella norma. Questa paura mi perseguita ogni volta che ci penso (e sta diventando sempre piu spesso) infatti quando mi diverto e sto con i miei amici non pensandoci non avverto nessun problema, ma appena ci penso ,oppure quando sono in spazi chiusi con molta gente mi ritorna questa paura legata al problema che mi porto (dalla nascita credo) di svenire prima che mi salga la febbre. Parlando con mio padre, lui mi ha detto che probabilmente ho una sindrome vasovagale per questo quando mi si alza la temperatura corporea (per via della febbre) il sangue scende verso le gambe e non riesce a risalire. Il problema è che questa è diventata la mia paura e non so cosa fare per eliminarla perchè il fatto che io possa cadere a terra mentre sono a scuola, in mezzo ai miei compagni, o con i miei amici NON mi fa vivere bene.
Scusate se non ho scritto tutta la mia situazione accuratamente ma non so fare riassunti :)
Scusate se non ho scritto tutta la mia situazione accuratamente ma non so fare riassunti :)
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Salve a lei. Ha fatto bene a scrivere tutta la sua situazione accuratamente, a dirle il vero mi è sembrato un buon riassunto!
Da come dice, mi corregga se mi sbaglio, sembra che svenire sia un fenomeno legato a una condizione fisica, la febbre. A livello razionale, immagino che tante volte si sarà sentito dire che se non ha la febbre non dovrebbe svenire. In questo caso magari può curare il suo fisico con un'adeguata alimentazione, un'attività sportiva e così via, in modo da fortificarlo. Questo va bene.
In più lei dice una cosa, sostiene cioè che la paura di svenire si verifica anche senza la febbre e che, quindi, questo potrebbe capitare in svariate circostanze.
Penso sia importante chiederle che cosa ha provato, cosa hanno detto gli altri intorno a sé le volte che sveniva?
Inoltre, c'è un'interessante distinzione tra "quando si diverte con gli amici e non ci pensa" riuscendo a distrarsi, e "quando è a scuola in mezzo ai suoi compagni" e ci pensa. Che differenza c'è tra queste situazioni?
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Da come dice, mi corregga se mi sbaglio, sembra che svenire sia un fenomeno legato a una condizione fisica, la febbre. A livello razionale, immagino che tante volte si sarà sentito dire che se non ha la febbre non dovrebbe svenire. In questo caso magari può curare il suo fisico con un'adeguata alimentazione, un'attività sportiva e così via, in modo da fortificarlo. Questo va bene.
In più lei dice una cosa, sostiene cioè che la paura di svenire si verifica anche senza la febbre e che, quindi, questo potrebbe capitare in svariate circostanze.
Penso sia importante chiederle che cosa ha provato, cosa hanno detto gli altri intorno a sé le volte che sveniva?
Inoltre, c'è un'interessante distinzione tra "quando si diverte con gli amici e non ci pensa" riuscendo a distrarsi, e "quando è a scuola in mezzo ai suoi compagni" e ci pensa. Che differenza c'è tra queste situazioni?
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
alla prima domanda " cosa hanno detto gli altri intorno a sé le volte che sveniva?" non mi è successo mai (per fortuna) davanti ad amici tranne una volta a casa di un amico a circa 10 dove mi sentivo svenire, mi alzai di scatto per andare in cucina ma dopo poco caddi a terra. Per fortuna l'amico non si spaventò piu di tanto e non lo disse a nessuno (credo). Quindi pensandoci bene ho paura di svenire, ma non sono mai svenuto per questa paura ma solo per la febbre...
Per la seconda "Che differenza c'è tra le situazioni? " la differenza è che quando ci penso (purtroppo spesso) mi batte piu forte il cuore, sento che le forze scendono, mi prende un dolore nella parte addominale e mi gira un po la testa e per paura di fare brutta figura svenendo (anche se so che non è una brutta figura perche è una protezione del corpo) cerco di isolarmi un attimo per riprendermi. quando invece sto facendo qualcosa di interessante , sto con amici, faccio cose che non mi portano a pensare "ma se ora svengo?" sto bene e non ho nessuno dei sintomi precedenti.
Per la seconda "Che differenza c'è tra le situazioni? " la differenza è che quando ci penso (purtroppo spesso) mi batte piu forte il cuore, sento che le forze scendono, mi prende un dolore nella parte addominale e mi gira un po la testa e per paura di fare brutta figura svenendo (anche se so che non è una brutta figura perche è una protezione del corpo) cerco di isolarmi un attimo per riprendermi. quando invece sto facendo qualcosa di interessante , sto con amici, faccio cose che non mi portano a pensare "ma se ora svengo?" sto bene e non ho nessuno dei sintomi precedenti.
[#3]
Ho trovato stimolante e nuovamente accurato il suo arrichimento.
Provo a dirle alcune cose che penso, sperando che siano per lei uno spunto di riflessione.
Capisco bene il suo stato d'animo, ci tengo a dirglielo.
La prima cosa è questa. Accanto alla paura penso possiamo parlare, non so se condivide, di vergogna di se stesso.
Mi colpisce infatti che lei vive questa situazione come fosse un segreto da nascondere.
Il senso di vergogna potrebbe essere ciò che stimola l'emozione di paura di svenire.
E quando si vive un senso di vergogna, dal mio punto di vista sarebbe importante riflettere più in generale su quello che pensiamo di noi stessi e su come viviamo.
Una seconda idea è la distinzione che ho trovato suggestiva tra l'attività interessante e quella non interessante (lei non l'ha definita così, ma spero vada bene). Non trascuri questo, mi sembra rilevante. Potremmo dire subito che poiché si diverte allora si distrae e non ci pensa, ma non è necessariamente esaustiva come affermazione.
Potrebbe essere anche utile riflettere sul fatto che le viene spontaneo pensarci quando fa una cosa non interessante. Porsi una domanda a riguardo non è così scontato e può portarci a un significato psicologico, simbolico, dello svenire. Perché quando fa una cosa non interessante le viene da pensarci, con tutto quello che consegue?
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Provo a dirle alcune cose che penso, sperando che siano per lei uno spunto di riflessione.
Capisco bene il suo stato d'animo, ci tengo a dirglielo.
La prima cosa è questa. Accanto alla paura penso possiamo parlare, non so se condivide, di vergogna di se stesso.
Mi colpisce infatti che lei vive questa situazione come fosse un segreto da nascondere.
Il senso di vergogna potrebbe essere ciò che stimola l'emozione di paura di svenire.
E quando si vive un senso di vergogna, dal mio punto di vista sarebbe importante riflettere più in generale su quello che pensiamo di noi stessi e su come viviamo.
Una seconda idea è la distinzione che ho trovato suggestiva tra l'attività interessante e quella non interessante (lei non l'ha definita così, ma spero vada bene). Non trascuri questo, mi sembra rilevante. Potremmo dire subito che poiché si diverte allora si distrae e non ci pensa, ma non è necessariamente esaustiva come affermazione.
Potrebbe essere anche utile riflettere sul fatto che le viene spontaneo pensarci quando fa una cosa non interessante. Porsi una domanda a riguardo non è così scontato e può portarci a un significato psicologico, simbolico, dello svenire. Perché quando fa una cosa non interessante le viene da pensarci, con tutto quello che consegue?
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#4]
Utente
grazie della risposta. Non credo che il mio problema sia un segreto, infatti ne ho parlato con i miei genitori che mi hanno detto di mangiare meglio (mia madre) e dicendomi di tenere i pugni chiusi o le gambe incrociate per la pressione (mio padre). Ad amici stretti ho detto che alle volte sento di svenire e ho detto che se dovesse capitare non si devono preoccupare (ma solo a 2-3 che sono veramente amici)
Alla domanda "Perché quando fa una cosa non interessante le viene da pensarci, con tutto quello che consegue?" rispondo che forse è proprio per il fatto che sin da piccolo ho avuto questo problema e ormai mi è entrato dentro (la prima volta che mi successe ero ad una recita credo dell asilo e svenni , tutto filmato da mio padre D: )
Ormai mi viene in automatico e quando ero piu piccolo non era cosi. Certo quando sono ad esempio a casa anche se ci penso non mi preoccupo piu di tanto ma quando sono fuori si. Quando invece faccio cose che mi prendono non sento niente. Un esempio puo essere proprio oggi: ho scritto su questo forum perchè stamattina mi sentivo piuttosto male come descritto in precedenza , ma questo pomeriggio ho fatto diversi servizi ed il dolorino al petto/pancia è sparito.
Alla domanda "Perché quando fa una cosa non interessante le viene da pensarci, con tutto quello che consegue?" rispondo che forse è proprio per il fatto che sin da piccolo ho avuto questo problema e ormai mi è entrato dentro (la prima volta che mi successe ero ad una recita credo dell asilo e svenni , tutto filmato da mio padre D: )
Ormai mi viene in automatico e quando ero piu piccolo non era cosi. Certo quando sono ad esempio a casa anche se ci penso non mi preoccupo piu di tanto ma quando sono fuori si. Quando invece faccio cose che mi prendono non sento niente. Un esempio puo essere proprio oggi: ho scritto su questo forum perchè stamattina mi sentivo piuttosto male come descritto in precedenza , ma questo pomeriggio ho fatto diversi servizi ed il dolorino al petto/pancia è sparito.
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Quando dice: "Quando invece faccio cose che mi prendono non sento niente", quello che in sintesi mi ha fatto venire in mente è che a volte, dal punto di vista psicologico, ci sentiamo male perché facciamo cose che non ci prendono.
Ha fatto bene a scriverci se oggi non si è sentito bene.
Eventualmente potrebbe valutare la possibilità di rivolgersi a uno psicoterapeuta, che può darle una mano ad approfondire il suo malessere e ad affrontarlo insieme.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Ha fatto bene a scriverci se oggi non si è sentito bene.
Eventualmente potrebbe valutare la possibilità di rivolgersi a uno psicoterapeuta, che può darle una mano ad approfondire il suo malessere e ad affrontarlo insieme.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#7]
È qualcosa che va affrontato in profondità, come tentavo di suggerirle.
Senz'altro capisco il desiderio di fronteggiare la paura con rimedi pratici, veloci e sicuri. Ma quelli li conosce lei stesso anche più di me.
Trovo invece importante che quella sicurezza che è del rimedio riuscisse a trovarla dentro di sé, in modo tale da riuscire autonomamente ad affrontare il suo malessere e andare in giro senza vergogna e senza paura, essendo se stesso.
Sono sicuro che nel tempo riuscirà a modificare il suo vissuto. Tra le sue parole emerge una particolare capacità di esprimere le sue emozioni, di essere chiaro, diretto e disponibile. Nonostante la sua sofferenza, ho sentito vivacità nel suo modo di parlare.
Queste sue qualità hanno un valore prezioso, spero possa riconoscerlo. E sono convinto che l'aiuteranno nella sua ricerca.
Grazie a lei per avermi fatto partecipe del suo vissuto,
Enrico de Sanctis
Senz'altro capisco il desiderio di fronteggiare la paura con rimedi pratici, veloci e sicuri. Ma quelli li conosce lei stesso anche più di me.
Trovo invece importante che quella sicurezza che è del rimedio riuscisse a trovarla dentro di sé, in modo tale da riuscire autonomamente ad affrontare il suo malessere e andare in giro senza vergogna e senza paura, essendo se stesso.
Sono sicuro che nel tempo riuscirà a modificare il suo vissuto. Tra le sue parole emerge una particolare capacità di esprimere le sue emozioni, di essere chiaro, diretto e disponibile. Nonostante la sua sofferenza, ho sentito vivacità nel suo modo di parlare.
Queste sue qualità hanno un valore prezioso, spero possa riconoscerlo. E sono convinto che l'aiuteranno nella sua ricerca.
Grazie a lei per avermi fatto partecipe del suo vissuto,
Enrico de Sanctis
[#8]
Utente
Grazie di tutto questo interessamento. Questa mattina a scuola e con gli amici è andato tutto bene, non ho avuto nessun problema,paura o malessere forse perchè mi sto convincendo che è una cosa mentale e non della mia salute.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e specialmente il dott. Enrico De Sanctis che mi ha aiutato e sostenuto :)
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e specialmente il dott. Enrico De Sanctis che mi ha aiutato e sostenuto :)
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.3k visite dal 15/09/2015.
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