Paura nelle relazioni sentimentali

Salve, volevo un aiuto in quanto ho 20 anni e non ho mai avuto una storia sentimentale. So che non sono la prima, ma volevo illustrare il mio caso. Fino a 18 anni nulla, non ho mai conosciuto nessun ragazzo e soffrivo molto nel vedere le mie amiche fidanzarsi e cofrontarsi sui loro ragazzi, mentre io non potevo dire nulla. Dopo i 18 anni ho frequentato 4 ragazzi, queste frequentazioni sono state standard, ossia sono andate tutte alla stessa maniera: ci conosciamo (uno mi nota per strada e successivamente mi trova su facebook, l'altro chiede di conoscermi tramite un'amica, ecc..), ci sentiamo, ci vediamo una o due volte.. non di più.. le uscite sono andate tutte alla stessa maniera: io timidissima, ho paura di lasciarmi andare, loro mi fanno notare il fatto che io non spiccichi una parola o me la dovessero tirare di bocca. dopo mi scaricano, scompaiono con una scusa banale del tipo 'non sono pronto' 'voglio stare solo' 'non sei tu sono io' 'non posso darti quello che vuoi', e cose del genere, e poi dopo pochi giorni li vedo felicemente fidanzati o comunque che escono con un'altra. l'ultima è andata un po' diversamente perchè c'è stato un ritorno da parte sua, con tanto di bacio, ma dopo è riscomparso. quindi io penso che il problema sia io. perchè ho paura nelle relazioni sentimentali? con le amicizie è diverso, non sono una che fa amicizia con chiunque, ma comunque riesco a relazionarmi abbastanza.. mentre con i ragazzi che mi piacciono no.. è capitato che mi facessero una proposta del tipo 'torniamo a casa insieme?' o in discoteca 'balliamo?' e io ho detto no, ma non perchè non volessi.. ma mi blocca qualcosa e loro vedendomi bloccata non provano a guardare oltre ma mi lasciano stare e passano ad altro...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
sembra evidente che se lei ha paura di lasciarsi andare si comporterà in modo tale da scoraggiare i ragazzi.
Quali sono le sue paure? A che livello è la sua autostima?
Come vanno le cose in famiglia, il rapporto con i suoi genitori?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Sinceramente non trovo fondata la Sua preoccupazione.
Lei ha 20 anni e presumibilmente non ha "dimestichezza" con questi rapporti neo-nati. E se ne difende.
Non riesco davvero a vedere in cio' nulla di anomalo.
Anzi. Vedo una ragazza che ha rispetto di se' stessa, di quello che prova o NON prova e che si comporta di conseguenza.
Non vedo di cosa si possa preoccupare.
Forse del confronto con altre coetanee? Cosa ne sa Lei delle motivazioni che Le spingono? Dei modelli familiari o educativi che hanno ricevuto? Della loro sensibilita'? Del rispetto che nutrono per loro stesse? Della loro capacita' di provare o non provare sentimenti?
Lei cosa puo' "vedere"? Un comportamento 'socievole' che Lei non condivide?
Ecco, rifletta su queste cose. Poi se vuole ci risentiamo!
Buon pomeriggio!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Gentile Ragazza,

essendo timidissima come dice lei è normale sentirsi un pò bloccata e non si meravigli se le capita con i ragazzi che le piacciono. Succede sempre così: più ci piace una persona e più cerchiamo di "evitarla" o comunque dicendo No se ci fa un invito, ma dentro di noi desiderandola moltissimo e arrabiandoci con noi stesse per il No appena detto.

Le persone timide sono spesso persone anche molto sensibili e un pò paurose, e quando incontrano qualcuno che piace loro possono provare un vero terremoto interiore: da una parte il desiderio di stringere una legame e, contemporaneamente, il blocco che spesso è la paura di non piacere abbastanza, di sentirsi un pò insicuri.

"e loro vedendomi bloccata non provano a guardare oltre ma mi lasciano stare e passano ad altro... "

perchè lei ha bisogno di tempo, di sentirsi un pò più a suo agio per aprirsi agli altri e forse questi ragazzi non rispondevano al meglio a queste sue caratteristiche/esigenze.

E' ancora molto giovane, credo avrà modo di incontrare persone che sapranno apprezzare e amare non solo la spigliatezza e l'immediatezza, ma anche la ponderatezza e alcuni suoi silenzi.
Sapranno "andare oltre"

Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Utente
Utente
Cara Dr.ssa Laura Rinella,
si è questo che mi preoccupa, il fatto che io allontani i ragazzi con la mia freddezza e timidezza. Inoltre, dopo le esperienze, mi sono vista sempre sostituita quindi ho paura che le altre, più 'aperte' di me, abbiano qualcosa in più di me visto che questi ragazzi hanno preferito loro. sento come se avessi qualcosa che non va, qualcosa in meno, come se la timdezza fosse una specie di 'handicap' che non mi permette di fare quello che vorrei e di comportarmi come vorrei nelle relazioni sentimentali.
In generale le mie paure sono: paura della strada:di guidare, paura di vari insetti e rettili, in alcuni casi paura nel prendere decisioni, paura di parlare in pubblico ma dipende dalle situazioni: per esempio agli esami di stato sono andata tranquilla ma se dovessi parlare davanti a molte persone mi bloccherei, e paura di cadere dall'alto. Mi sembra nient'altro.
Ho genitori grandi, sulla sessantina, quindi sono un po' all'antica e non escono molto, non facciamo vacanze, week-end , mai una pizza insieme, e questo mi è mancato molto. Nonostante questo con mia madre vado abbastanza d'accordo, con mio padre anche ma avendo una mentalità all'antica non ama molto che io esca magari in discoteca o cose del genere.
Il problema maggiore è mio fratello, un anno più grande di me che è come se non fosse mio fratello: non mi ha mai aiutato in nulla, non mi ha mai accompagnata da nessuna parte se glielo chiedevo (visto che lui guida e io no per via della mia paura di guidare), mi va sempre contro nelle discussioni con i miei, ha un odio infondato nei miei confronti..per questo soffro tanto e ho pianto spesso.
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Utente
Utente
Ringrazio di cuore le altre dottoresse per avermi prestato attenzione e aver speso qualche minuto per me. Terrò a mente i vostri messaggi, soprattutto quando mi sentirò 'anormale', perchè effettivamente non lo sono.. ma sono solo un po' troppo timida.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Anche io le dico che non ha nulla di anomalo e di anormale...
È solo un po' ingessata ed ha poca familiarità con la seduzione.

Inoltre le mancano i modelli di riferimento, imitativi...materni e paterni.

Non si forzi, non si violenti, non esistono copioni pre definiti, o pre confezionati...

Troverà il ragazzo che la farà sentire speciale, unica e bella, anche da così timida..e crescerà grazie a lui, vedrà..

Le allego una letture sulla capacità d'amare, ed una video intervista, le legga e poi ne riparliamo, se le va.


Auguri per tutto.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Cara Dr. Valeria Randone,
ho trovato molto interessante la sua intervista. Mi piacerebbe parlarne meglio, se mi dice come contattarla.
Grazie per l'augurio.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<paura della strada:di guidare, paura di vari insetti e rettili, in alcuni casi paura nel prendere decisioni, paura di parlare in pubblico...paura di cadere dall'alto..ho paura che le altre, più 'aperte' di me, abbiano qualcosa in più di me visto che questi ragazzi hanno preferito loro..>

Quanto influiscono queste sue paure sulla sua qualità di vita?
Le paure si superano affrontando, mano mano, l'evitamento le rafforza e amplifica.
Sembra che il contesto familiare,un po' all'antica e un po' forse chiuso al sociale , non sia stato di aiuto nel favorire esperienze socializzanti.
Forse sta cercando di farsi strada tra regole e divieti genitoriali, per fare quelle esperienze che ritiene utili alla sua età e che ancora le mancano, e trova in suo fratello anziché un complice, un antagonista, è così?

E' probabile che tutto ciò (o anche altro che non sappiamo) concorra a sostenere un po' di insicurezza nelle sue possibilità e risorse (che certamente possiede) e una certa quota di ansia, da qui forse le sue paure....naturalmente si tratta solo di ipotesi anche fallibili dato che non la conosciamo direttamente.

Credo che incontrare di persona un collega le potrebbe giovare per sentire un parere e magari essere accompagnata a superare le difficoltà esposte e ad affrontare con più scioltezza le situazioni che la preoccupano, scoprendo e ritrovando maggiori risorse e potenzialità.

Può usufruire del servizio pubblico presso le strutture ASL del suo territorio, come ad esempio il Consultorio Familiare.

Un caro saluto






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Utente
Utente
Cara Dr.ssa Laura Rinella,
quello che dice lei, soprattutto riguardo la mia famiglia è vero. Però, nonostante le mie paure e la mia odiatissima timidezza che in generale nella mia vita mi ha causato non poche difficoltà, il problema principale e per cui mi preoccupo di più è quello delle relazioni sentimentali. Non perchè credo che sia più importante di altre cose o prendo con superficialità le altre cose della vita, assolutamente.. Ma perchè sento maggiori difficoltà e paura in questo rispetto alle altre cose.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Sì certamente ha ben espresso le sue difficoltà che comunque possono essere affrontate, un passo alla volta, facendo esperienza e attivando le sue risorse, acquisendo una maggiore sicurezza in sé e una mgliore autostima, a mio parere.

Per questo oltre a quanto detto sopra, la guida di un collega le sarebbe utile per facilitare questo processo.

Cari auguri
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Utente
Utente
Dr.ssa, Grazie dei consigli e degli auguri. Sto prendendo in considerazione il fatto di rivolgermi a un vostro collega, ma preferisco aspettare un po' e prima provare a riuscirci con le mie (come dice lei) 'risorse'.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Può scrivere qui, è tutelata dall''anonimato, o se preferisce può inviarmi una email al mio indirizzo di posta che trova nella mia scheda o sito personale.