Richiesta parere su come superare delusione

Gentili Dottori, sono omosessuale e per molto tempo ero attratta da una donna più grande di me che vive nella stessa città..
Malgrado i suoi atteggiamenti dolci e la vicinanza fisica eccessiva verso di me ogni volta che la vedevo, dava l'impressione appunto di essere a tutti gli effetti eterosessuale. Ho sempre notato in lei degli comportamenti ambivalenti: da un lato sembrava interessata, dall'altro mi respingeva, e questa cosa è continuata per molto tempo senza arrivare a nulla.
Con il passare del tempo, però, scopro su un sito frequentato anche da lei che ha avuto esperienze omosessuali (preciso che è fidanzata da tempo con un uomo). Ha capito da sempre che ero interessata a lei dal punto di vista affettivo, anzi le volevo molto bene, ma mi ha sempre rifiutato. Ha intrattenuto con me amicizia anche online e poi mi ha letteralmente mandato a quel paese. Mi sono sentita un oggetto. Da quel momento non ho voluto più frequentare il sito per non incontrarla più, non l'ho perdonata per come mi ha trattata e ho voluto interrompere i rapporti definitivamente. Più che il rifiuto in se stesso, è stato brutto il modo in cui mi ha trattata perchè da un lato voleva comunque comunicare, e dall'altro mi respingeva e non dava degli input precisi.
Volevo sapere se allontanarmi dai luoghi che frequenta lei può aiutarmi a dimenticarmene per sempre.
Sono una persona molto sensibile e ho bisogno di far rimarginare le "ferite" per lungo tempo, non amo fare chiodo schiaccia chiodo e ho bisogno di tempo per innamorarmi di nuovo. Mi serve del tempo per metabolizzare tutto e forse deve passarne molto.
In breve: cosa posso fare per dimenticare questa donna per sempre? E' sufficiente stare lontana dai luoghi che frequenta, anche online? Grazie mille. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Talvolta non basta non vedere l'oggetto d'amore, ma elaborarne la fine..

Cosa le ha fatto più male:
La sua ambivalenza iniziale?
La paura di stare con una donna?
Il non aver capito subito?
L'essere stata spostata ad un piano amicale?

La lascio con una frase che racchiude al meglio la sua sofferenza
"ho male all'altro"
Frase di Roland Barthes in "frammenti di un discorso amoroso".

Tempo con u suoi balsami e l'adeguata elaborazione del lutto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Concordo con la collega Dott.a Randone sull'esigenza di "elaborare la perdita, la fine" di un'attrazione infelice, di una delusione.

Per far questo ognuno ha un "suo" modo.
E neanche sempre lo stesso: in taluni casi (i piu' semplici forse) e' sufficiente allontanarsi, e con tale "lontananza" anche il pensiero si distoglie.
In altri purtroppo non accade: se una persona "ci era entrata dentro" non se ne va con la lontananza. La portiamo con noi per del tempo.
Quanto? Non si sa. Dipende dal "grado di penetrazione" che ha avuto in noi, e da quanto impegno mettiamo nell'allontanarla davvero come il Sistema Immunitario farebbe con un agente estraneo e/o nocivo che ci sta danneggiando.
Il "chiodo scaccia chiodo" non serve, ma "trattarsi bene", non caricarsi di responsabilita' improprie, rimpianti, ricordi dolorosi, non andare alla ricerca di "espiazione", ricercare il "piacere" altrove, ovunque lo si possa trovare, e' una buona strategia.
E assolversi, pensando che quando qualcosa va male le responsabilita' sono sempre di entrambi!
I migliori auguri!
Ci faccia avere Sue notizie!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentilissime Dottoresse, Vi ringrazio di cuore per avermi risposto.
Ho vagliato attentamente tutte le ipotesi qui contemplate e sono riuscita a stare meglio grazie ai Vostri consigli.
Ora ho solo necessità di dedicare tempo a me stessa ed "ascoltarmi", pian piano con pazienza la "ferita" si rimarginerà.
Il resto lo farà il tempo.