Ex amanti, entrambi impegnati

Nel subject scrivo "ex", perché ormai per me è chiusa almeno nei fatti. Ma vorrei lo fosse anche nella mente.
Entrambi coetanei, ci conosciamo da 10 anni, mi corteggia mentre era già fidanzato con l'attuale moglie (ma me lo disse dopo un anno); all'epoca ero single, avevo voglia di un amore, ma vivevo la mia vita da "ragazza" (viaggi, discoteche e tanto lavoro sodo!), lui invece si sentiva incastrato da questa donna + grande che lo aveva manipolato (parole sue) perché aveva un bimbo di un anno, avuto dal precedente matrimonio lampo. E nel frattempo lui si sentiva un padre x questo bimbo.
Così, io non bado al suo corteggiamento anche se mi faceva piacere narcisisticamente. Ero giovane, fragile e insicura. Ma le sue telefonate nascondevano già quell'indecisione che avrei sperimentato più tardi...
Ci perdiamo di vista. Dopo 3-4 anni mi richiama e questa volta acconsento a una storia clandestina, perché io ero distrutta dal dolore di un abbandono; si stava manifestando quella depressione che avevo già di sottofondo da anni, e infatti in quel periodo entro in analisi. Dopo mesi, un bel giorno mi arriva la telefonata-tegola in testa che sta diventando padre, finalmente di un figlio suo.
Gli chiudo il telefono: non chiamarmi mai +.
A fatica riprende la mia vita.
Dopo anni, finalmente, la mia annosa depressione migliora, frequento persone più sane, più belle, mi amo di +, trovo il vero (?) amore...MA soffro perché lui, divorziato, teme il grande passo.
Dentro di me forse accetto, perché penso alla sostanza più che alla forma, con i tempi mutati di oggi. E lo schifo che c'è in giro...
Ma dallo schifo evidentemente sono attratta, visto che l'anno scorso ad una telefonata inaspettata da parte del ragazzo di prima...insomma, inizia una vera storia di evasione, fatta di incontri...neanche così frequenti.
Entrambi evadiamo dalla coppia ufficiale, ma per motivi diversi: io forse perché dentro di me temo che il mio lui non abbia davvero dimenticato la ex moglie (o per punirlo, chissà), per provare altre esperienze sessuali, lui perché ha una moglie str.., violenta, urlatrice, pesante, egoista, comandante, castrante, impossibile...mi racconta episodi ai limiti della psicosi.
Io cercavo però leggerezza, divertimento, lui invece inizia un vorrei-ma-non-posso, sono attratto da te ma, mi piaci, mi sto innamorando, se-ma-forse-boh.
All'ennesimo ripensamento via telefono ho detto con fermezza non isterica: non mi vedrai mai +, ti cancello da tutto.
Ora, io so che soffro perché mi sento rifiutata e preferita x una donna molto diversa da me (lo dice lui che è str) e credo mi abbia preso in giro dicendo che ero dolce, affettuosa, bella persona.
Insomma, la disistima mi fa tornare l'antico fantasma di essere l'altra, la sfigata, la perdente, quella non scelta, anche se sono + buona, bella, brillante della ufficiale. So che tutto questo è irrazionale, ma tant'è.
DOMANDA: ha senso dirgli che mi ha delusa o devo essere forte da non cercarlo? Grazie