non so come andare avanti
Salve, vi scrivo perchè non so più cosa devo fare della mia vita. Riassumo brevemente: frequentavo la facoltà di farmacia ed ero molto brava, prendevo 30 a tutti gli esami, sono poi entrata a medicina e ho fatto il passaggio di facoltà e a questo punto ho cominciato a stare male, non so cosa mi sia successo, praticamente non ero più io. Ho cominciato ad avere paura...tanta e paure assurde, non so perchè mi sono prese queste paure, sono sbucate dal nulla. Ho comiciato ad avere paura di non farcela, paura di diventare ESAURITA per il troppo studio, paura di rimandare di troppo la laurea, paura di uccidere in un futuro degli eventuali pazienti..fatto sta che per queste paure io il primo anno non ho combinato niente. Non so se effettivamente erano fondate o se ce l'avrei potuta fare perchè non mi sono presentata a nessun esame, io che prendevo tutti 30. Queste paure tutt'ora non mi sono passate. Oltre a questo, all'inizio del secondo anno è morto mio padre. Oltre alla sua presenza, viene a mancare il sostegno economico e quindi sono costretta a non poter più frequentare. Si aggiunge quindi il dolore di aver perso gli anni di studio della mia vita, una vita intera dedicata allo studio. Adesso io non so se si presenteranno le condizioni per poter riprendere gli studi ma se sarà così, io non so come fare a farmi passare quelle stupide paure che davvero non so perchè mi vengono. Vedo tutti che si laureano e io mi sento bloccata, non rposso tornare nè indietro e nè andare avanti, mi sono fermata all'ultimo anno di farmacia...non faccio altro che cercare su facebook e osservare com'è la vita dei farmacisti non titolari (perchè io non avrei potuto aprire una farmacia) e mi accorgo che faticano a trovare lavoro e quando leggo ciò mi sento sollevata, come a dire ho fatto la scelta giusta altrimenti una volta laureata non avrei trovato lavoro, poi leggo di gente iscritta a medicina e osservo la loro vita e mi sento sollevata nel vedere che mettono foto in comitiva, al mare ecc, come a dire che non fanno una vita da reclusi e li invidio perchè loro sono iscritti a medicina e ce la fanno a dare esami e a vivere. Poi penso che semmai riuscirò a tornare all'università ( per motivi economici), se finirò, finirò tardi perchè adesso sono costretta a stare a casa e mi sento male perchè penso che non è giusto finirmi così tardi, io che ho sempre studiato tanto. Lo so che sono ragionamenti contorti e incomprensibili ma sono dei ragionamenti che mi hanno intrappolata e non mi fanno più andare avanti e non so come liberarmene. Forse rimpiango farmacia perchè lì mi veniva tutto più facile? Aiutatemi, non so come andare avanti nè perchè mi è successo tutto questo, non voglio rinunciare agli studi e al contempo ho paura a tornare all'università, cosa posso fare? Davvero non riesco a superare queste paure, sono come una montagna gigantesca che non riesco a scalare, non mi era mai successo, mi date un consiglio? Grazie mille.
[#1]
Gentile ragazza, ho letto attentamente quanto lei ha scritto.
Vorrei tornare su quanto lei dice ''sono poi entrata a medicina e ho fatto il passaggio di facoltà e a questo punto ho cominciato a stare male''; dicendo ''a questo punto'' mi lascia intuire che lei sappia benissimo quale sia la causa del suo stare male. Perchè ha cambiato facoltà? Medicina era la sua prima scelta?
Chiaramente la mancanza della figura paterna e le difficoltà economiche hanno contribuito ma non sono state queste le cause scatenanti del suo stare male. Diciamo che lei, una volta entrata in medicina, ha cominciato ad andare avanti con i pensieri, a proiettarsi nel futuro, a chiedersi se lei è veramente in grado di salvare qualcuno. Ucciderò dei pazienti? Si chiede. Salverò me stessa? E' forse la domanda che c'è sotto.
Chiaramente, per via telematica è molto difficile rispondere a quanto lei chiede, ma le suggerisco vivamente di rivolgersi ad un professionista e ad intraprendere un percorso psicoterapico perchè sicuramente sarà in grado di aiutarla a riprendere in mano la sua vita.
Le faccio i migliori auguri.
Vorrei tornare su quanto lei dice ''sono poi entrata a medicina e ho fatto il passaggio di facoltà e a questo punto ho cominciato a stare male''; dicendo ''a questo punto'' mi lascia intuire che lei sappia benissimo quale sia la causa del suo stare male. Perchè ha cambiato facoltà? Medicina era la sua prima scelta?
Chiaramente la mancanza della figura paterna e le difficoltà economiche hanno contribuito ma non sono state queste le cause scatenanti del suo stare male. Diciamo che lei, una volta entrata in medicina, ha cominciato ad andare avanti con i pensieri, a proiettarsi nel futuro, a chiedersi se lei è veramente in grado di salvare qualcuno. Ucciderò dei pazienti? Si chiede. Salverò me stessa? E' forse la domanda che c'è sotto.
Chiaramente, per via telematica è molto difficile rispondere a quanto lei chiede, ma le suggerisco vivamente di rivolgersi ad un professionista e ad intraprendere un percorso psicoterapico perchè sicuramente sarà in grado di aiutarla a riprendere in mano la sua vita.
Le faccio i migliori auguri.
[#2]
Cara ragazza,
Il cambio di Facolta' l'avra' senz'altro destabilizzata a livello emotivo e forse il resto e' stata una auto-suggestione.
Ha perso solo un anno accademico pero' mi sembra di avere capito!
La morte di Suo Padre invece penso abbia costituito qualcosa di molto piu' profondo. E che richiede tempo per essere elaborata e superata.
Se lo conceda con dolcezza verso se' stessa!
Non e' chiedendosi cose che non riesce per il momento a fare che si sentira' meglio!
Anche io come il collega Dr. Rivera Garcia le consiglio di cercare un aiuto per fronteggiare questo delicato momento.
I migliori saluti e auguri per tutto.
Il cambio di Facolta' l'avra' senz'altro destabilizzata a livello emotivo e forse il resto e' stata una auto-suggestione.
Ha perso solo un anno accademico pero' mi sembra di avere capito!
La morte di Suo Padre invece penso abbia costituito qualcosa di molto piu' profondo. E che richiede tempo per essere elaborata e superata.
Se lo conceda con dolcezza verso se' stessa!
Non e' chiedendosi cose che non riesce per il momento a fare che si sentira' meglio!
Anche io come il collega Dr. Rivera Garcia le consiglio di cercare un aiuto per fronteggiare questo delicato momento.
I migliori saluti e auguri per tutto.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Cara ragazza,
Il cambio di Facolta' l'avra' senz'altro destabilizzata a livello emotivo e forse il resto e' stata una auto-suggestione.
Ha perso solo un anno accademico pero' mi sembra di avere capito!
La morte di Suo Padre invece penso abbia costituito qualcosa di molto piu' profondo. E che richiede tempo per essere elaborata e superata.
Se lo conceda con dolcezza verso se stessa!
Non e' chiedendosi cose che non riesce per il momento a fare che si sentira' meglio!
Anche io come il collega Dr. Rivera Garcia le consiglio di cercare un aiuto per fronteggiare questo delicato momento.
I migliori saluti e auguri per tutto.
Il cambio di Facolta' l'avra' senz'altro destabilizzata a livello emotivo e forse il resto e' stata una auto-suggestione.
Ha perso solo un anno accademico pero' mi sembra di avere capito!
La morte di Suo Padre invece penso abbia costituito qualcosa di molto piu' profondo. E che richiede tempo per essere elaborata e superata.
Se lo conceda con dolcezza verso se stessa!
Non e' chiedendosi cose che non riesce per il momento a fare che si sentira' meglio!
Anche io come il collega Dr. Rivera Garcia le consiglio di cercare un aiuto per fronteggiare questo delicato momento.
I migliori saluti e auguri per tutto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 11/09/2015.
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