Depressione, possibile doc da relazione e dipendenza?

Salve a tutti. Dieci giorni fa ho finalmente parlato con mia mamma del mio blocco emozionale con mio padre e ho preso coscienza di avere in realtà bisogno dell'affetto che lui non è mai riuscito a trasmettermi... Da lì sono caduta in un baratro di pensieri, sensi di colpa, ansia, attacchi di panico, palpitazioni... Ho pensato tantissimo, passando tutto il giorno nel letto priva di forze e di appetito ( io ho già tendenza alla depressione e al vittimismo). Ho incominciato ad intuire che anche la relazione con il mio ragazzo poteva essere implicata. Ho preso dolorosamente coscienza che in lui ho sempre visto un po' un padre ( e lui dal canto suo ha sempre avuto un atteggiamento paternalistico). Ora, dopo 3 anni e mezzo di relazione, ho anche preso coscienza che sono sempre stata un po' dipendente da lui e ciò non mi ha fatto vivere il rapporto in modo perfetto perché ho sempre cercato conferme del suo amore nonostante fosse evidente il suo amore per me. Ora sono qui a chiedermi in modo ossessivo se lo amo oppure no, mi sento in colpa perché mi sembra di averlo usato per tutto questo tempo, cerco mille conferme e prove razionali sul mio amore. Non ce la faccio più, sto impazzendo! In questi giorni il mio ragazzo mi è stato tanto vicino dimostrandomi quanto mi ama, ma nonostante tutto per un minimo gesto di normalmente tollerabile disinteresse o per un tono di voce meno entusiasta io inizio a farmi mille complessi sul fatto che in realtà non mi ama così tanto... Sto mettendo in dubbio dubbio tutto! Volevo anche lasciarlo, ma la sola idea di farlo mi fa accapponare la pelle, perché subito dopo penso d'istinto che lo amo. Ma subito dopo inizio a pensare che se NE sono stata sempre dipendente in realtà non l'ho Mai amato e provo solo infinito bene e tenerezza per lui e giù con i senso di colpa. Mi hanno detto che devo solo trovare la mia autonomia fuori dalla sua orbita perché tutto passi ma io ora ho la fobia ( anzi mi sono proprio fissata) che se io trovo più autonomia dovrò necessariamente lasciarlo! Io voglio solo trasformare la dipendenza che mi fa star male in un amore sano con la stessa persona, ma come si fa se io ho questo terrore?
In più è possibile che abbia un doc da relazione di cui ho letto su alcuni forum.... Sono piena di dubbi e depressa e debilitata e ho sbalzi d'umore con sonni agitati,tanto che oggi ho anche fatto le analisi del sangue. Non so avere uno sguardo più ampio sulla situazione.

Grazie per un vostro consulto
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Quanto spavento e' arrivato dalle sue ricerche!
La "dipendenza" come Lei la definisce non e' una "patologia" definita, ma puo' essere una tendenza di molte ragazze cresciute in un ambiente familiare definito e che viene superata con la crescita. Pian piano, assumendosi le proprie responsabilita'.
Naturalmente cio' comporta il concedersi tentativi ed errori in ogni ambito.
Il rapporto con il proprio padre puo' essere "delicato" in quanto egli incarna la protezione ma anche la struttura, la legge, la regola. Ed e' bene che sia cosi'
Sono temi complessi che non possono essere trattati in un consulto on line.
Ma se per Lei costituiscono un ambito critico sara' opportuno che ne parli in un ambito psicoanalitico o psicodinamico, affinche' non costituiscano una zavorra ma una risorsa.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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