Relazioni affettive
Salve, il mio 'problema' va avanti da tre anni, ma sembra che ultimamente stia diventando insostenibile: sto con una ragazza. Fin qui, pare non esserci nulla di problematico. Il problema è che non so cosa devo fare, mi sono sempre piaciuti i ragazzi, tuttora li guardo. Questa 'cosa' con lei è nata inconsapevolmente, ricordo di averle dato io il primo bacio, io che soprattutto all'epoca parlavo solo ed esclusivamente di ragazzi. Se però 3 anni fa feci tutto facendomi trasportare dall' "ormone", oggi le cose sono cambiate. Oggi non si parla più di semplice bacio, dal punto di vista fisico siamo andate molto oltre, ma di amore. Un amore che non riesco a comprendere, sia per l'ignoranza della mia famiglia che non fa altro che chiedermi se sono 'malata' (si, così definiscono lesbiche e gay) sia perchè io sento di amarla, ma non di amare le donne. In parole povere, mi piace fisicamente, caratterialmente, se immagino un futuro lo immagino con lei.. ma con lei, non lei in quanto donna. Non so se mi sono spiegata bene, ci sarebbero molte cose da raccontare o da spiegare, è nato così dal nulla, così inconsapevolmente che non so descriverne l'inizio o l'evoluzione. Una cosa è certa: non siamo mai state amiche come tutte le ragazze su questa terra.
Non so neanche di quale consiglio vado in cerca, forse ho semplicemente di raccontare a qualcuno tutto questo. Sono tre anni che mi porto dentro questa storia. Mi sento di avere una vita parallela, ma ora non ce la faccio più. Qualcuno mi aiuti e mi spieghi il motivo per il quale si debba soffrire così a 19 anni. Grazie
Non so neanche di quale consiglio vado in cerca, forse ho semplicemente di raccontare a qualcuno tutto questo. Sono tre anni che mi porto dentro questa storia. Mi sento di avere una vita parallela, ma ora non ce la faccio più. Qualcuno mi aiuti e mi spieghi il motivo per il quale si debba soffrire così a 19 anni. Grazie
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Tre anni che porti avanti questa storia, certo, ma se è iniziata quando ne avevi 16, di anni, forse non dovresti avere fretta a caratterizzarla e a darle per forza un significato. In adolescenza è relativamente normale sentirsi attratti per le persone dello stesso sesso. Perciò a te forse sembrerà una situazione problematica, ma il fatto è che è presto per dirlo. È ancora presto per decidere se sei o meno omosessuale e se passare il resto della tua vita con questa ragazza è ciò che vuoi.
Il mio suggerimento è di prendertela con calma. Vai avanti e vedi che succede. Adotta più un atteggiamento di curiosità che di preoccupazione. Sei giovanissima e hai tutto il tempo ancora per capire chi sei e cosa vuoi.
PS: no, l'omosessualità non è una malattia. Puoi dirlo ai tuoi.
Il mio suggerimento è di prendertela con calma. Vai avanti e vedi che succede. Adotta più un atteggiamento di curiosità che di preoccupazione. Sei giovanissima e hai tutto il tempo ancora per capire chi sei e cosa vuoi.
PS: no, l'omosessualità non è una malattia. Puoi dirlo ai tuoi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Cara ragazza,
Anche io come il collega Dott. Santonocito richiamerei la tua attenzione sulla tua giovane eta'.
E sull'eta' giovanissima in cui e' iniziato il rapporto fra te e la ragazza.
E' possibile che vi siate trovate bene insieme per tante cose che forse non condividavate con altri coetanei. E da li' sia partito il vostro rapporto.
Che tu definisci "d'amore".
Non mi sembra poco.
Forse piu' che inquadrarlo come una relazione "lesbica" io ti suggerirei di inquadrarlo come un "rapporto d'amore".
Che alla giovanissima eta' che condividete possiede qualcosa di "magico", che rende possibile crescere insieme. Forse meglio di come potreste fare ognuna per se'.
Per ora non mi porre altri interrogativi. Poi si vedra'!
I migliori saluti e auguri!
Anche io come il collega Dott. Santonocito richiamerei la tua attenzione sulla tua giovane eta'.
E sull'eta' giovanissima in cui e' iniziato il rapporto fra te e la ragazza.
E' possibile che vi siate trovate bene insieme per tante cose che forse non condividavate con altri coetanei. E da li' sia partito il vostro rapporto.
Che tu definisci "d'amore".
Non mi sembra poco.
Forse piu' che inquadrarlo come una relazione "lesbica" io ti suggerirei di inquadrarlo come un "rapporto d'amore".
Che alla giovanissima eta' che condividete possiede qualcosa di "magico", che rende possibile crescere insieme. Forse meglio di come potreste fare ognuna per se'.
Per ora non mi porre altri interrogativi. Poi si vedra'!
I migliori saluti e auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Non c'è nulla di più bello che essere compresa, finalmente.
Purtroppo mi sento costretta a prendere una decisione. Credo di aver omesso forse la parte più importante nella domanda iniziale: la pressione psicologica dell mia famiglia. Me ne dicono di tutti i colori: "stai sempre con lei, per questo non ti fidanzi", "La gente può pensare che non sei normale, allontanala" tralasciando tutte le litigate che devo fare semplicemente PER SCENDERE perchè 'lo so che vai a casa sua' o discorsi riguardo la mia adolescenza bruciata stando con lei. Diciamo che ho vissuto benissimo finchè non sono intervenuti terzi, quarti, quinti. Tra mio fratello, prete, che cerca di convincermi che lei è cattiva, ha 'piani' e che io sono troppo ingenua per capirlo e mia madre che 'ha quasi 22 e se la fa con te che ne hai 19, non può essere normale" o che si lamenta perchè ho la foto con lei su whatsapp, io non vorrei far altro che scappare. Già ho dentro di me un gran segreto, che nego ogni secondo della vita, e sopportare il giudizio di gente che non sa mi porta a farmi delle domande.
Ah, dimenticavo il contesto in cui viviamo: io e lei ci siamo conosciute in chiesa e attualmente siamo due ministranti (i cosiddetti chierichetti). Vi lascio immaginare le voci o le battute. Fino a quando riuscirò a negare?
Purtroppo mi sento costretta a prendere una decisione. Credo di aver omesso forse la parte più importante nella domanda iniziale: la pressione psicologica dell mia famiglia. Me ne dicono di tutti i colori: "stai sempre con lei, per questo non ti fidanzi", "La gente può pensare che non sei normale, allontanala" tralasciando tutte le litigate che devo fare semplicemente PER SCENDERE perchè 'lo so che vai a casa sua' o discorsi riguardo la mia adolescenza bruciata stando con lei. Diciamo che ho vissuto benissimo finchè non sono intervenuti terzi, quarti, quinti. Tra mio fratello, prete, che cerca di convincermi che lei è cattiva, ha 'piani' e che io sono troppo ingenua per capirlo e mia madre che 'ha quasi 22 e se la fa con te che ne hai 19, non può essere normale" o che si lamenta perchè ho la foto con lei su whatsapp, io non vorrei far altro che scappare. Già ho dentro di me un gran segreto, che nego ogni secondo della vita, e sopportare il giudizio di gente che non sa mi porta a farmi delle domande.
Ah, dimenticavo il contesto in cui viviamo: io e lei ci siamo conosciute in chiesa e attualmente siamo due ministranti (i cosiddetti chierichetti). Vi lascio immaginare le voci o le battute. Fino a quando riuscirò a negare?
[#4]
Io le suggerirei di non "accanirsi" su tali commenti malevoli.
Forse sono finalizzati proprio a destabilizzarla/vi.
Mantenga fermo il timone della sua scelta e risponda che "siete amiche".
Cio' tranquilizzera' voi e fara' comprendere a chi vi vuole dare "consigli" che non avete desiderio di riceverli.
Questo atteggiamento sara' tanto piu' necessario quanto piu' il contesto vi "pressera' " (come accade in ambito religioso).
Piu' che "negare" deve essere lei a "guidare" e con serenita'.
Auguri!
Forse sono finalizzati proprio a destabilizzarla/vi.
Mantenga fermo il timone della sua scelta e risponda che "siete amiche".
Cio' tranquilizzera' voi e fara' comprendere a chi vi vuole dare "consigli" che non avete desiderio di riceverli.
Questo atteggiamento sara' tanto piu' necessario quanto piu' il contesto vi "pressera' " (come accade in ambito religioso).
Piu' che "negare" deve essere lei a "guidare" e con serenita'.
Auguri!
[#8]
Purtroppo vive in un contesto sfavorevole per mentalità e pregiudizi, ma sarebbe malsano per te cedere alle pressioni dei tuoi familiari per adeguarti alle convenzioni sociali.
Tuttavia per evitare che continui a tenere al tua sofferenza dentro di te e sentirti ancora più confusa,forse potrebbe aiutarti parlare con uno psicologo.
Considerando la tua giovanissima età puoi rivolgerti direttamente allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza.
In bocca al lupo e scrivici pure se hai bisogno di ulteriori delucidazioni.
Tuttavia per evitare che continui a tenere al tua sofferenza dentro di te e sentirti ancora più confusa,forse potrebbe aiutarti parlare con uno psicologo.
Considerando la tua giovanissima età puoi rivolgerti direttamente allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza.
In bocca al lupo e scrivici pure se hai bisogno di ulteriori delucidazioni.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#9]
Utente
Mi è capitato di parlare con un esperto tempo fa, mi disse che non avevo bisogno di consultarmi con qualcuno. Da questa frase forse i primi giorni ne trassi forza, illudendomi che potevo vivere così, senza farmi 'toccare' da nessuno. Purtroppo non è stato così. Vedrò cosa fare e come reagire contro questo masso di feci che mi opprime.
Grazie.
Grazie.
[#11]
"perchè io sento di amarla, ma non di amare le donne"
Gentile Utente,
Può provare a spiegarmi questa sua frase?
Cosa intende per amare lei, ma non le donne?
Lei è una donna.
Pressioni psicologiche a parte, credo che sia utile approfondire il suo orientamento sesuaale con l'aiuto di un professionista.
Gentile Utente,
Può provare a spiegarmi questa sua frase?
Cosa intende per amare lei, ma non le donne?
Lei è una donna.
Pressioni psicologiche a parte, credo che sia utile approfondire il suo orientamento sesuaale con l'aiuto di un professionista.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#14]
Non credo che sia utile affrontare la situazione utilizzando categorie a priori, la scelta non dipende dall'attrazione iniziale ma dalle emozioni che si vivono entrando in relazione con l'altro.
Concordo con la collega che il confronto con uno specialista potrebbe aiutarti innanzi tutto a vivere questa relazione più serenamente e nel tempo a fare chiarezza dentro di te.
Concordo con la collega che il confronto con uno specialista potrebbe aiutarti innanzi tutto a vivere questa relazione più serenamente e nel tempo a fare chiarezza dentro di te.
[#17]
"Salve, Dr.essa Valeria Randone. Amo lei, in quanto persona, ma se dovessi scegliere tra guardare un uomo o una donna (esclusa lei), sceglierei un uomo"
Potrebbe trattarsi di un pensiero " difensivo", da qua non è possibile saperlo.
Quando qualcuno ci piace, ne siamo attratti, ci piace la sua anima, il suo odore, la sua fisicità, la sua mente ..
Se è innamorata non può farsi domande trabocchetto e mettere a paragone lei, la sua lei, ed un uomo sconosciuto solo perché uomo.
Non crede?
Potrebbe trattarsi di un pensiero " difensivo", da qua non è possibile saperlo.
Quando qualcuno ci piace, ne siamo attratti, ci piace la sua anima, il suo odore, la sua fisicità, la sua mente ..
Se è innamorata non può farsi domande trabocchetto e mettere a paragone lei, la sua lei, ed un uomo sconosciuto solo perché uomo.
Non crede?
[#18]
Utente
Ho messo a paragone il genere femminile e quello maschile, non lei e il genere maschile.
Probabilmente è come dice lei, ma il mio 'problema' è l'oggi non il domani. Mi spiego meglio: ciò che mi destabilizza non è il fatto che potrebbero piacermi le donne, ma la relazione in sé. La situazione si fa pesante. E io non so se continuare questa farsa, spacciandola per la mia migliore amica e aspettando di crescere per chiarirmi le idee, o se finalmente rispondere 'avete ragione! E bacia anche meglio dei ragazzi che ho avuto prima!'
Probabilmente è come dice lei, ma il mio 'problema' è l'oggi non il domani. Mi spiego meglio: ciò che mi destabilizza non è il fatto che potrebbero piacermi le donne, ma la relazione in sé. La situazione si fa pesante. E io non so se continuare questa farsa, spacciandola per la mia migliore amica e aspettando di crescere per chiarirmi le idee, o se finalmente rispondere 'avete ragione! E bacia anche meglio dei ragazzi che ho avuto prima!'
[#19]
Cara ragazza,
Quando ci si trova in una fase di transito, nel suo caso dovuta alla giovane eta' e cio' risulta pesante, si vorrebbe che tale fase avesse fine. Perche' l'incertezza e' "sospensione". Ed e' sgradevole
Avere delle certezze a qualunque costo sarebbe la soluzione!
Ma per avere certezze occorre una maggiore maturazione. Della intera personalita'.
Le emozioni e le sensazioni che puo' provare oggi sono intense forse proprio perché "assolute", non modulate da altri fattori che acquisira' fra qualche tempo.
Non sara' tantissimo ma non sara' neanche un mese.
E forse questo esercizio di moderazione e modulazione che lei e' chiamata a svolgere ora le sara' di aiuto!
Auguri di nuovo!
Quando ci si trova in una fase di transito, nel suo caso dovuta alla giovane eta' e cio' risulta pesante, si vorrebbe che tale fase avesse fine. Perche' l'incertezza e' "sospensione". Ed e' sgradevole
Avere delle certezze a qualunque costo sarebbe la soluzione!
Ma per avere certezze occorre una maggiore maturazione. Della intera personalita'.
Le emozioni e le sensazioni che puo' provare oggi sono intense forse proprio perché "assolute", non modulate da altri fattori che acquisira' fra qualche tempo.
Non sara' tantissimo ma non sara' neanche un mese.
E forse questo esercizio di moderazione e modulazione che lei e' chiamata a svolgere ora le sara' di aiuto!
Auguri di nuovo!
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 3.3k visite dal 09/09/2015.
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