Fidanzata boderline?

Gentili dottori,
innanzitutto buongiorno. Sono un ragazzo di 21 anni incastrato, come si suppone dal titolo, in una relazione che si sta rivelando stressante e ansiogena al punto che mi risulta ormai difficile gestirla al meglio delle mie capacità intellettive e fisiche.

In breve, conosco questa ragazza all'università, facciamo amicizia e per quasi due anni condividiamo l'uno con l'altro la nostra vita scolastica, tra lezioni, esami e viaggi in treno.
Il nostro rapporto rimane esclusivamente d'amicizia fino a quando, otto mesi fa, non ci mettiamo insieme.
Se all'inizio la nostra relazione andava per il meglio, col passare del tempo emergono una marea di problemi che lentamente distruggono quanto di buono passato insieme.

Ora, questa ragazza viene da una vicenda familiare travagliata; è straniera, il padre e la madre, pochi anni dopo la sua nascita, si separano, con la madre che viaggia spesso per motivi di lavoro. Essendo il padre praticamente assente, viene cresciuta dalla nonna, con la quale si trasferisce in Italia nel momento in cui la madre trova qui un lavoro stabile.
Vive fino due anni fa con la nonna e la madre, poi quest'ultima decide di andare a convivere con il proprio nuovo compagno lasciandola sola con la nonna. L'episodio la sconvolge profondamente e, durante la relazione, capisco che (oltre all'assenza del padre) ciò l'ha portata a soffrire di una cronica paura dell'abbandono e di una mancanza di fiducia nelle persone.
Questi episodi della sua vita (oltre a passate brutte esperienze in fatto di relazioni) l'hanno indotta a necessitare, come egli stessa ammette, di una enorme quantità di attenzioni e amore.

Il tutto si ripercuote sulla relazione in diversi modi:
- sa essere estremamente possessiva;
- ha sempre mal tollerato le mie uscite con gli amici (che ho ridotto al minimo)e, più in generale, non digerisce il fatto che non passo del tempo con lei;
- mi giudica troppo attaccato alla famiglia e mi vede come "non libero", nonostante anche la mia non sia una situazione familiare facile (cosa che sa bene);
- è ossessionata dal mio passato e dalle ragazze che ho avuto prima di lei;
- un semplice accesso a facebook o un messaggio a cui non do risposta immediata possono scatenare il finimondo, con accuse sul fatto che io mi faccio tranquillamente gli affari miei quando invece dovrei dare attenzione a lei;
- tanti, tanti, tantissimi (nonché frequenti) litigi, anche su cose all'apparenza banali che poi si trasformano in lunghe ed estenuanti discussioni;
- in generale, poco rispetto per la mia vita passata, per quelli che possono essere i miei interessi, per il mio tempo libero, per i miei spazi.

Sono conscio che il termine "borderline" sia abusato in questi casi ma non saprei come definire altrimenti certi comportamenti.
Mi rimetto dunque al vostro giudizio e chiedo scusa per essermi dilungato eccessivamente.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Borderline non sembra il termine più adeguato. Altrimenti in due anni di frequentazione te ne saresti già accorto.

Piuttosto, sembra trattarsi di una ragazza insicura, che manifesta l'insicurezza sotto forma di possessività e gelosia. Cosa, questa, che invece non avresti potuto facilmente verificare senza prima iniziare una relazione.

Ma al di là delle etichette, sembra di capire che il tuo problema è che ne sei innamorato e che non riesci né a portare avanti la relazione né a lasciarla. Mi sbaglio?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Santonocito,
nei nostri due anni di amicizia non ho mai notato comportamenti strani, non ce n'era motivo, ma penso che l'"abbandono" da parte della madre (avvenuto proprio alcuni mesi prima dell'inizio della nostra relazione) sia stata la vera "molla" scatenante per questo comportamento.

La ragazza, come dice lei, è (ed era) sicuramente insicura ma alcuni comportamenti a mio avviso esulano dall'insicurezza. Sono semplicemente... troppo.

Un esempio? Oggi dopo un giorno e mezzo di assoluto silenzio da parte sua (dovuto all'ennesimo litigio) se ne esce accusandomi di tradirla con una ragazza dell'università alla quale avrò parlato si e no tre volte. A che scopo? Capisco l'insicurezza, la paranoia ma così non va, per niente. Pur con tutto l'impegno possibile se questa ragazza continuerà a fare uscite del genere, a non avere fiducia, a immaginare cose, rimarremo sempre fermi.

Perché si dottore, io sarò innamorato ma anche l'amore non può tollerare tutto. Ho sempre cercato di comportarmi al meglio con lei e di venirle incontro. E si, ho paura di lasciarla, ho paura di stare male e di fare stare male lei né vorrei finire la relazione ma tutti hanno un limite...
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, ma quindi qual è la tua richiesta a noi?
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Cosa ci sta chiedendo?
Di decidere per Lei in base alla Sua stanchezza?
E' davvero impossibile farlo, per chiunque.

Dovrebbe Lei, con calma e pazienza (e senza "aggrapparsi" a fantasiose ipotesi diagnostiche) capire come sta con questa ragazza e se desidera o no portare avanti la Vostra relazione.
E' un lavoro importante e le consiglio di "cercare dentro di se" la risposta, non cercarla nella ragazza.
Potrebbe essere un percorso di crescita importante per Lei nonche' per la Vostra coppia.
I migliori saluti e auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
a che io le suggerisco di guardarsi dentro..

Una ragazza abbandonata dalla madre è una donna che ha subito un danno che, forse, non ha adeguatamente elaborato e, presumibilmente, ha spostato su di lei le paure, le angosce abbandoniche ed il controllo....

Senza dubbio non sta bene e non state bene voi.

Provi a parlarle, a partecipare la sua sofferenza ed insofferenza, eventualmente chiedete un aiuto, soltanto così l'amore non verrà logorato dalle difficoltà ...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
quella che tu chiami "tolleranza" non è altro che sopportazione ed è una trappola in cui moltissime persone incorrono convinte che per sopportare sia una dimostrazione d'amore.
Al contrario, è il modo migliore per non permettere alla tua ragazza di percepire cosa suscita in te con il suo comportamento.
Credo che la tua fidanzata porti dentro di sé un vissuto traumatico che andrebbe elaborato all'interno di una relazione terapeutica.
La relazione affettiva può rappresentare un'esperienza "riparatrice", ma se la sofferenza del passato condiziona così pesantemente il suo stile relazionale, non servirà a molto cercare di accondiscendere alle sue richieste, non è limitando
l' autonomia del fidanzato che la ragazza potrà "curare" le sue ferite.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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