Vivere nello sporco piu totale
premettendo che io non sono una maniaca del pulito, ma del "giusto" il problema che vorrei sottoporvi riguarda mia sorella di 28 anni.
Fin da piccola non è stata mai maniaca dell'ordine direi piu disordinata, negli ultimi 5 anni circa vive praticamente nella sporcizia nel vero senso della parola, il discorso è quanto e premetto che non esagero.
Vive con mio padre, chiude la sua camera a chiave (siamo riuscita ad aprirla un paio di volte), due volte è andata via di casa per poi farvi ritorno (venne a vivere con me, ma la situazione che sto per descrivere l'ho vissuta in prima persona e quindi la convivenza non era piu fattibile), il problema è quanto segue: dorme in camera sommersa di immondizia (buste di immondizia chiuse!), dorme su un letto che non ha coprimaterrasso, diventato ormai nero, dorme sopra a quello che c'è pulito o sporco che sia e si copre con la prima cosa che trova, non pulisce nulla, si lava poco, spesso i suoi abiti puzzano dell'odore che è in camera sua, non tira mai l'acqua in bagno (parliamo che non viene tirata per intere settimane) e se gli viene fatto notare la scusa è che non lo fa per non fare rumore.
Ha due gatti, che fanno bisogni ovunque e dove capita perché la lettiera non viene loro pulita, e lei dorme appunto anche in mezzo agli escrementi che possono rimanere li per giorni se non mesi, come ad esempio anche i piatti nel lavandino, o cibi in frigorifero ammuffiti o scaduti.
Se gli viene fatto notare le condizioni in cui vive, lei nega che ci siano odori sgradevoli o che vi sia sporco in giro, per lei è pulito! la situazione è insostenibile, mio padre è prigioniero in casa sua e sto cercando di spronarlo nell'affrontare la situazione ma credo che il piu delle volte lui non voglia ammettere che la figlia abbia un problema, in piu quando gli propongo di andare da uno psicologo e cercare una soluzione noi dato che mia sorella essendo maggiorenne non puo essere obbligata, lui si chiude a riccio e crede che non sia la soluzione migliore.
Ad oggi comunque sono successi degli altri episodi, sempre molto gravi che forse hanno indotto mio padre a vedere la cosa in ottica diversa, mi chiedevo dato che non ho trovato nulla in merito all'argomento, vi è una malattia in particolare che racchiude le "caratteristiche" di mia sorella?come dobbiamo comportarci per farla uscire da questa situazione sgradevole in tutti i sensi? siamo veramente disperati,mio figlio piccolo non lo mando dal nonno perchè ho paura che si prenda qualche malattia, la cosa va sempre peggio. concludo comunque dicendo che lei ha un fidanzato da 6 anni che non le dice nulla di tutto cio a detta sua "per paura di perderla", attualmente lavora stagionalmente, ha delle amiche che frequenta in maniera quasi regolare, che a quanto pare non l'affrontano nemmeno loro, se sentono odori sgradevoli... potete aiutarmi/aiutarci con qualche consiglio almeno per capire qualcosa?
vi ringrazio per la vostra attenzione
Saluti
Gentile Utente,
potete iniziare voi parenti a rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta, meglio se sistemico-relazionale o cognitivo-comportamentale per avere tutte le indicazioni del caso per meglio relazionarvi con Sua sorella.
Il disturbo che da qui potremmo ipotizzare da come Lei lo descrive ha a che vedere con un disturbo ossessivo-compulsivo da accumulo (o disposofobia), ma non escluderei di coinvolgere anche il medico psichiatra.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Quello che Lei ci ha consigliato, lo avevamo gia pensato anche io e mia madre, stiamo cercando di convincere anche mio padre che è quello attualmente piu restio, ma essendo anche il "padrone di casa" dato che mia sorella vive con lui, credo che sia la figura fondamentale in questo contesto.
Tendo a ringraziarla nuovamente, perchè nonostante i nostri buoni propositi, con il suo consiglio adesso sappiamo anche a quale specialista fare riferimento.
Le porgo i mie piu cari saluti e le auguro una buona serata
Immagino il vostro disagio, ma dietro ciò che appare, sua sorella sta davvero male...
Per intervenire sull'ossessione può essere utile una terapia combinata: psicoterapia e terapia farmacologica.
La terapia psicoterapia dovrebbe lavorare sul significato simbolico dell'accumulo, ma questo è un mio parere.
Consideri che sua sorella, probabilmente, è una ragazza molto fragile, avrà bisogno di aiuto per far emergere ed ascoltare le parti di se - sicuramente negate e trascurate - spesso "simbolizzate" da uno straccio vecchio o da un pezzo di carta conservato.....da cui non ci si stacca.
Lo sporco la copre, la protegge, si identifica con pezzetti di oggetti che rappresentano parti psichiche di se.
Prima di fare ordine e di pulire, cioè toglierle i sintomi, andrebbe rinforzata...curata, accudita...solo dopo si potrà riportare alla normalità.
L'accumulo compulsivo si chiama
Disposofobia
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
siamo comunque ottimissti nel cercare di risolvere il problema, e spero anche vivamente che grazie alla mia domanda e alle vostre risposte potremmo aiutare anche qualcun'altro che si trova nella situazione che coinvolhe la mia famiglia.
la ringrazio nuovamente e le porgo i miei piu cari saluti
Ma che bambiina , che ragazza è stata sua sorella ? Restiamo in ascolto , si faccia sapere , se crede.. molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
saluti.
Io Le proporrei un'altra ottica per guardare la situazione di sua sorella.
Penso che lei voglia proporsi a voi cosi'.
Forse in cuor suo pensa di "meritare" di essere vista e percepita cosi', di vivere nello sporco, nel disgustarvi perche' voi la notiate. Finalmente.
Ecco. Essere "vista" da voi... in qualunque modo.
Lei pensa/sente/sa di non essere stata "vista" per cose positive e vi sfida "vederla" per quello che voi non potete "non vedere" perche' vi disturba, vi nausea. Per la vostra impotenza.
Ecco.. non e' una cosa da poco "autodistruggersi" per essere vista.
Cara signora, il mio consiglio e' che lei (sorella sana) ne parli con uno psichiatra, perche' la patologia potrebbe degenerare (farsi male, smettere di mangiare o peggio).
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
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