Mi viene l'ansia per qualsiasi tipo di imprevisto

salve sono una ragazza di 19 anni.
scrivo perchè sono molto spaventata per tutto quello che mi sta succedendo in questo periodo. Ho affrontato dei cambiamenti molto grandi nell'ultimo periodo; ho cambiato città in cui abito, ho iniziato l'università l'anno scorso, ho chiuso la mia relazione di cinque anni con il mio ex ragazzo e ho iniziato (molto tempo dopo) un 'altra relazione con un nuovo ragazzo.tutti questi cambiamenti esterni hanno profondamente mutato anche me stessa. il problema è che soffro per il tipo di persona che sono diventata. soffro spesso di attacchi di panico, mi viene l'ansia per qualsiasi tipo di imprevisto, non riesco più a star da sola (cosa che prima adoravo fare) ho cambi di umore improvvisi,ma la cosa che secondo me è la più tragica è questa mia continua svogliatezza nel fare le cose. sono sempre stata una persona molto intraprendente, che si dava da fare, che studiava molto, ma adesso non riesco più a far nulla. mi sento come se fossi scesa dalla giostra e la continuassi a guardare dall'esterno senza trovare la forza di risalirci su. ho smesso di andare in palestra e ora non vedendomi più in forma come prima non riesco a ricominciare perchè sono troppo svogliata. l'ultimo esame che ho datoall'università e andato male e adesso non riesco più a concentrarmi sui libriper più di mezz'ora. ho la sensazione di essere sempre un passo indietro rispetto a tutti e quindi anzichè dire "ok mi rimbocco le maniche" lascio perdere e mollo la partita in partenza. è una cosa frustrante e non so come poterne uscire, o come trovare la volontà che avevo un tempo che mi spingeva a fare molte cose o per lo meno ad essere solare. adesso quando sono sola mi ritrovo a piangere senza nemmeno sapere il perchè e l'unico sollievo mi viene dato dalla presenza del mio ragazzo che però si è trasformata in qualcosa di deleterio. non riesco più a star bene se non con lui, non riesco a non avere un attacco di panico quando non ho la sua presenza. mi sento dipendente da un'altra persona e per quanto possa volergli bene capisco quanto questo sia sbagliato. Sono diventata una persona materialista; prima non mi importava del vestito o di altri accessori, adesso invece sembra che senza queste cose materiali non riesco a vivere. quando vedo una cosa in un negozio faccio carte false (per quanto molto spesso non posso permettermela) per comprarla, credendo che il possedere quell'oggetto mi possa far guarire o possa dar un sollievo ai pesi che sento dentro. invece già il giorno dopo c'è un nuovo desiderio che pretende di essere soddisfatto, ed aumenta la frustrazione.
come già detto però la cosa che mi spaventa di più è questa mia svogliatezza nelo studio, per quanto io ami la facoltà a cui sono iscritta.
spero che possiate leggere e rispondere alla lettera.
vi ringrazio in anticipo
cordiali saluti
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

i cambiamenti che hai affrontato lo scorso anno sono importanti e sono tanti, tutti insieme.
Non è detto che un periodo stressante debba sempre diventare fonte di sofferenza, ma non ci dici nulla sulla tua famiglia, i vostri rapporti.
Sembrerebbe che un certo equilibrio si sia rotto e che non riesca più a fare da sola ciò che prima facevi molto bene.
D'altro canto, più eviti e più il problema aumenta.
Per questioni di questo tipo (ansia, panico, depressione) può essere molto sensato sentire direttamente il parere di uno psicologo psicoterapeuta.
Che ne pensi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Monica Zoni Psicologo 164 13
Buongiorno,
ciò che Lei racconta evidenzia uno "stravolgimento" della Sua vita nel giro di un periodo piuttosto breve, tant'è che non si riconosce nemmeno più.

Sebbene ha cercato di riprendere in mano le cose a cui tiene fortemente (il lato affettivo, gli studi universitari), sembra che la destabilizzazione dovuta ai forti mutamenti (con il cambio di residenza avrà lasciato luoghi, persone, attività conosciute per passare ad altrettanti non conosciuti) .
Lei è molto giovane e queste esperienze , seppure non drammatiche, lasciano il segno.

Si faccia aiutare per ritrovare la serenità che Le serve per costruirsi un vita soddisfacente

Buone cose

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
i cambiamenti che ha affrontato e l'insuccesso nel risultato dell'ultimo esame forse l'hanno destabilizzata.
Hanno un po' turbato la sua sicurezza di se'.
Penso che non sia un male.
Avere troppa sicurezza di se' e non contemplare che possa essere incrinata e' un male peggiore.
Penso che l'accettazione delle proprie fragilita' sia un passo verso la consapevolezza di se' come persona.
Io le consiglierei di cercare un aiuto psicologico, presso la Asl o la Universita' per fronteggiare questa crisi e non 'aggrapparsi' al suo ragazzo. Non sta in lui la soluzione. Dovrebbe cercarla in se' stessa, con un supporto professionale che le renda piu' facile orientarsi.
Ci mandi sue notizie!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Utente
Utente
grazie mille per le rapide risposte.
il rapporto con la mia famiglia è particolarmente peggiorato nell'ultimo periodo. nonostante non avessi un buon rapporto con mia madre, adesso non riusciamo nemmeno ad instaurare un dialogo. la cosa che mi spaventa di più in ogni caso è questa mia assenza di voglia, questo fare le cose così tanto per farle. Questa mancanza di curiosità di informarmi di approfondire, specialmente da unpunto di vista scolastico, che prima invece avevo.
cordiali saluti
[#5]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
" ho smesso di andare in palestra e ora non vedendomi più in forma come prima non riesco a ricominciare perchè sono troppo svogliata. l'ultimo esame che ho datoall'università e andato male e adesso non riesco più a concentrarmi sui libriper più di mezz'ora. ho la sensazione di essere sempre un passo indietro "

Gent.le Ragazza,
leggendo le sue parole sembrerebbe affiorare una propensione al perfezionismo come se non si concedesse il permesso di sbagliare, di provare di nuovo a raggiungere un obiettivo, come se il confronto con gli altri diventasse una "gabbia".
Cosa ne pensa?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#6]
Utente
Utente
si in ogni caso sono sempre stata una persona con una forte propensione al perfezionismo o al controllo. Generalmente mi piace essere in forma e ho sempre praticato sport, ultimamente però la frustrazione sotto questo punto di vista laaccentua mia madre. Lei è fissata con le diete, con l'essere per forza magre toniche snelle ecc. Negli ultimi 5 mesi ho utilizzato una pillola anticoncezionale, che mi ha fatto gonfiare un po e prendere qualche chilo (2-3). a me non dà affatto fastidio questa cosa perchè davvero l'unica cosa che mi piace e mi piacerebbe riprendere del mio fisico sono i miei muscoli, per me non è importante il peso. mia madre però ne ha fatto un ossessione. chiamava tutte le mie amiche per chiedere "ma secondo te che ha perchè è cosi ingrassata?" a me si rivolge con battutine acide dicendomi "ma perchè non vai in palestra?.. tu forse è meglio che mangi solo un'insalata oggi a cena o della frutta..ecc" oppure mi guarda o mi tocca le cosce dicendomi " ma quanto sei ingrassata".
per il secondo punto anche quello è vero. sono abbastanza insicura e di conseguenza temo il confronto con gli altri. mi sento sempre un po in meno rispetto a tutti e ne soffro molto perchè mi squalifico da sola.
cordiali saluti.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Una madre cosi' "presente" (un po' troppo), non giova alla sua autonomia.
Non sembra lasciarle "spazio" per se' e cio' tende a far si' che lei non si senta in grado di averlo ne' di saperlo gestire.
Potrebbe chiedere presso l'Universita' che frequenta se vi e' uno Servizio di Psicoterapia ove un collega, magari giovane, possa aiutarla anzitutto in una operazione di "svincolo" dalla Sua famiglia, e in un secondo momento di strutturazione di una sua autonomia. Magari partendo proprio dalla sua carriera universitaria.
Quell'ambito e' infatti il primo passo vero verso l'indipendenza e potrebbe essere proprio un trampolino per lei.
Che ne pensa?
[#8]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Sia la propensione al perfezionismo e che al confronto con gli altri sono aspetti che possono essere efficacemente affrontati in un percorso terapeutico, così svilupperai la capacità di attingere alle tue risorse e sarai "equipaggiata" anche per neutralizzare l'atteggiamento svalutante da parte di tua madre.
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