Senso di colpa

Buonasera dottori,
richiedo un consulto perché sono tormentata dal senso di colpa.
In questo periodo sto avendo dei problemi di salute, che richiedono visite mediche e medicinali e tutto ciò comporta dei costi anche abbastanza elevati. Questi costi però li stanno sostenendo i miei genitori, perché io sto ancora studiando e non lavoro; l'unico lavoro che ho è aiutare una bambina per 2 ore a settimana a fare i compiti.
Cerco sempre di non gravare sui miei, di togliermi uno sfizio con i soldi che guadagno aiutando questa bambina. Ogni tanto però succede che devo chiedergliene, e mi dispiace farlo, come mi dispiace dover far loro sostenere tutte le spese per i miei problemi di salute.
Cerco di "ripagarli" aiutando nelle faccende domestiche e studiando per superare gli esami, dato che anche l'università la pagano loro; nonostante questo però mi sento in colpa. Mi sento in colpa perché loro comunque ci mettono il loro impegno per guadagnare questi soldi, e mi sento un peso per non poter contribuire e sostenermi da me.
So che per ora non posso fare altrimenti, sia io che loro abbiamo piacere che io concluda gli studi per cercare poi un impiego più pertinente alla facoltà che ho fatto; però non so come fare, questa sensazione non passa.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

Capisco la sua emozione di colpa, però mi pare di capire che non potrebbe fare altrimenti. Dico bene?
Posso chiederle che tipo di rapporto ha con i suoi genitori?
Non pensa che a loro faccia piacere metterla nelle condizioni di poter stare bene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Buongiorno dottoressa,
è così, al momento non posso fare diversamente se non gravare sui
Miei genitori per le spese più "grosse". Per il resto, se voglio comprarmi una magliettina o altro, cerco di farlo con i soldi che guadagno con il mio lavoretto.
So a che loro fa piacere vedermi star bene, però le spese sono tante senza che ci si mettano quelle per le mie visite e per i miei medicinali, e ogni tanto mi sembra di essere una scansafatiche.
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Dr. Luca Martis Psicologo, Psicoterapeuta 153 4
Gentilissima,

anche nel precedente consulto lei esprime un vissuto di colpa nei confronti dei suoi genitori. Giustamente, come le chiede la collega che mi ha preceduto, sarebbe interessante conoscere il tipo di rapporto che intrattiene con i suoi ma non ci ha detto nulla in merito.
Andando oltre, capita che la mente trovi un compromesso tra varie problematiche, consentendoci di provare sofferenza per tematiche meno strazianti di un fastidioso e penoso "problema di salute".

Cordialità,

Dr. Luca Martis



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Utente
Utente
Il rapporto coi miei genitori è buono, sereno; come in ogni famiglia non mancano le discussioni, anche forti, ma poi ci si confronta e si arriva a capire il punto di vista altrui. In passato il rapporto era più conflittuale, soprattutto nel periodo della mia adolescenza, ma ora che ho trovato una tranquillità principalmente per quanto riguarda gli studi va molto meglio!
Ogni tanto però mia mamma si lamenta del fatto che spendiamo troppi soldi, ma le spese sono quelle di una famiglia normale. Quando dice così io o non le rispondo oppure quando lo dice in un momento per me un po' no (tipo adesso che ho questo problema che mi trascino da un po') le rispondo che se smettesse di fumare non si lamenterebbe che i soldi vanno via come il pane.
Questo suo atteggiamento mi infastidisce un po'; di certo io preferirei star bene e non aver nessun problema, però non è colpa mia, la salute non la posso comandare!!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
A livello obiettivo il Suo disagio non sembrerebbe avere senso: lei ha un problema, vive in famiglia, il problema dovrebbe essere "comune" e non crearle sensi di colpa.
Ma questa maggiore attenzione di cui Lei necessita Le crea disagio.
E cio' indica un qualcosa di altro.
Ci sarebbe da indagare su come Lei si percepisca in questo contesto, come si e' percepita in passato.
Se le Sue esigenze sono state sempre capite, rispettate o umiliate.
Insomma andrebbe inquadrata la situazione nel complesso per capire.
Lo potrebbe fare con l'aiuto di un collega psicoterapeuta psicodinamico.
Sono temi rilevanti per la Sua percezione di se' nel contesto.
Si rivolga alla ASL per informazioni sui trattamenti psicoterapeutici offerti dal SSN della Sua Regione.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
A livello obiettivo il Suo disagio non sembrerebbe avere senso: lei ha un problema, vive in famiglia, il problema dovrebbe essere "comune" e non crearle sensi di colpa.
Ma questa maggiore attenzione di cui Lei necessita Le crea disagio. E cio' indica un qualcosa di altro.
Ci sarebbe da indagare su come Lei si percepisce in questo contesto, come si e' percepita in passato.
Se le Sue esigenze sono state sempre capite, rispettate o umilioate.
Insomma andrebbe inquadrata la situazione nel complesso per capire.
Lo potrebbe fare con l'aiuto di un collega psicoterapeuta psicodinamico.
Sono temi rilevanti per la Sua percezione di se' nel contesto.
Si rivolga alla ASL per informazioni sui trattamenti psicoterapeutici offerti dal SSN della Sua Regione.
I migliori saluti.
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Utente
Utente
Grazie mille dottoressa Esposito, seguiró il suo consiglio!
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Anche io come la dott Esposito le suggerisco di andare "oltre" quello che prova.

Se sta male e vive in famiglia è un dato di realtà: i genitori si occupano dei figli, anche economicamente.

Sarebbe utile indagare l'aspetto simbolico che correla il denaro con la responsabilità.

Se sta male e spendono soldi per lei non deve di certo ripagare pulendo casa, se vuole aiutare dovrebbe farlo a prescindere, in una famiglia ci si ama senza nulla in cambio e ci si aiuta, non a pagamento.

Forse, ma siamo online quindi lo prenda con le pinze, nella sua famiglia l'amore non è gratuito.
Cerco di spiegarmi meglio: si ama se ci si comporta bene, se si è bravi a scuola, se si aiuta in casa....

E forse il rapporto con il denaro cela altre dinamiche correlate al potere .

Uno psicologo potrebbe aiutarla a stare meglio e capire di più.

Auguri per la sua guarigione.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#9]
Utente
Utente
Forse mi sono spiegata male io rispetto al ricambiare le spese che loro fanno per me e le pulizie che io faccio "in cambio": i miei genitori non mi dicono "io ti pago questo ma tu fai quello", anzi! Sanno bene che la mia priorità è lo studio e vogliono che mi impegni in quello. Io però mi sento meglio se, per ringraziarli di tutto quello che fanno per me, sollevo loro certe fatiche (ad esempio, pulire casa anziché farlo fare a mia mamma dato che lavora tutto il giorno e quando arriva è stanca, piuttosto che sistemare e prendermi cura del giardino al posto di mio papà).
Se però ogni tanto non riesco a fare queste cose loro non me lo rinfacciano nè me ne danno la colpa.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Si è spiegata benissimo, stavo parlando di dinamiche inconsce non consce.