Resistenza ai cambiamenti
Gentili dottori, buongiorno. Vi riscrivo a distanza di circa 2 mesi dall'inizio del mio percorso di psicoterapia.perché vorrei capire se quello che mi sta succedendo rientra nella normalità. Ci sono stati molti cambiamenti, la mia agorafobia si è ridotta un po', adesso riesco ad allontanarmi un po' più da casa (che è poi la causa principale, la lontananza da casa che mi dà ansia, e la paura di poter stare male in un luogo che non sia la casa...Lo spazio aperto diventa quasi un pretesto)...Da qualche giorno però, provando ad espormi ad una situazione che era per me potenzialmente ansiogena, ma che avevo già affrontato tempo prima più o meno senza problemi, ho avuto una fortissima crisi di ansia, non riuscivo a riformulare i miei pensieri, ero veramente in tilt. Da quel giorno non riesco più a fare le strade che avevo ricominciato a fare (tranne qualcuna), ho paura di poter stare nuovamente male. E' lo stesso ragionamento che ho applicato fin dal mio primo attacco di panico (sempre su strada). Non vorrei che ora tutto ricominci da capo, sarebbe ancora più difficile ripartire.
Passerà questo momento? Mi sento scoraggiato, pochi secondi hanno distrutto tutto il lavoro svolto finora...
Passerà questo momento? Mi sento scoraggiato, pochi secondi hanno distrutto tutto il lavoro svolto finora...
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gentile utente se è in terapia questo è un argomento di discussione che deve necessariamente riportare lì- Da un lato può essere normale una ricaduta (nel senso di riattivare vecchi schemi cognitivi che hanno creato il sintomo)
dall'altro se si ripresentano allora eventuali strategie apprese in terapia non si stanno bene attuando.
saluti
dall'altro se si ripresentano allora eventuali strategie apprese in terapia non si stanno bene attuando.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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Utente
Le confesso che è una cosa che veramente mi demoralizza, pur comprendendone l'irrazionalità (perché alcune strade le faccio ancora, nonostante l'ansia sia un po' più alta rispetto a una settimana fa)...Cioè, su alcune strade mi sono buttato e le ho rifatte, ma altre mi fanno troppa paura (non in quanto strade, ma in quanto luoghi in cui temo di stare male fisicamente)...Tutto questo, naturalmente, in paese non mi succede (né prima né ora).
Ma questa ricaduta è scoraggiante, sul serio, mi ha rovinato decisamente l'umore. E la tristezza mi porta ansia, mi conosco.
Ma questa ricaduta è scoraggiante, sul serio, mi ha rovinato decisamente l'umore. E la tristezza mi porta ansia, mi conosco.
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"Passerà questo momento? Mi sento scoraggiato, pochi secondi hanno distrutto tutto il lavoro svolto finora..."
Gentile Utente,
Anche io, come il Collega, le suggerisco di discuterne in terapia.
Le ricadute sono normali, fanno parte di ogni percorso.
Se continua a scrivere online, secondo me, peggiora la situazione, nutre di la sua ansia.
Gentile Utente,
Anche io, come il Collega, le suggerisco di discuterne in terapia.
Le ricadute sono normali, fanno parte di ogni percorso.
Se continua a scrivere online, secondo me, peggiora la situazione, nutre di la sua ansia.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 31/08/2015.
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