Le vacanze mi hanno un po' rilassata, ma l'ansia non mi ha abbandonato
Buongiorno,
Vorrei chiedere un consulto in quanto è da qualche mese che ho problemi riguardanti l'ansia... Sono una studentessa universitaria e in seguito ad un evento spiacevole, ma non grave, ho sviluppato una forte ansia, probabilmente in quanto presa dagli esami non ho avuto modo di sfogare le mie frustrazioni... L'ansia si ripercuote in modo negativo sulla mia vita sotto forma di ipocondria, un'ipocondria che non riesco più a gestire.. Negli ultimi mesi mi sarò diagnosticata una ventina di malattie e qualsiasi sintomo mi perseguita finché non mi rendo conto che non è nulla, e allora mi passa praticamente il giorno dopo... Ora sono consapevole che il problema sia l'ansia, ma non so più come affrontarla.. Inizialmente avevo problemi come formicolii alle mani, brividi di freddo, dolori muscolari, mal di schiena, ma anche problemi durante il sonno in quanto mi svegliavo con la convinzione di non poter respirare o deglutire o di non riuscire a muovere le gambe... Ora questi episodi notturni sono scomparsi, anche perché le vacanze mi hanno un po' rilassata, ma l'ansia non mi ha abbandonato e da un po' sento i battiti molto accelerati e li sento molto più forti, tanto da vedere anche il movimento sul petto e sulla pancia (il mio peso è nella norma) e questo succede soprattutto se dormo il pomeriggio, mi sveglio agitata e con vampate di calore... Ho cominciato a prendere sedivitax, gocce prese in erboristeria e in un primo momento il risultato c'è stato ma subito dopo ho pensato "e se non fossero sufficienti?" ed ecco che il problema è ritornato... Non so più che fare ho bisogno di un aiuto...
Vorrei chiedere un consulto in quanto è da qualche mese che ho problemi riguardanti l'ansia... Sono una studentessa universitaria e in seguito ad un evento spiacevole, ma non grave, ho sviluppato una forte ansia, probabilmente in quanto presa dagli esami non ho avuto modo di sfogare le mie frustrazioni... L'ansia si ripercuote in modo negativo sulla mia vita sotto forma di ipocondria, un'ipocondria che non riesco più a gestire.. Negli ultimi mesi mi sarò diagnosticata una ventina di malattie e qualsiasi sintomo mi perseguita finché non mi rendo conto che non è nulla, e allora mi passa praticamente il giorno dopo... Ora sono consapevole che il problema sia l'ansia, ma non so più come affrontarla.. Inizialmente avevo problemi come formicolii alle mani, brividi di freddo, dolori muscolari, mal di schiena, ma anche problemi durante il sonno in quanto mi svegliavo con la convinzione di non poter respirare o deglutire o di non riuscire a muovere le gambe... Ora questi episodi notturni sono scomparsi, anche perché le vacanze mi hanno un po' rilassata, ma l'ansia non mi ha abbandonato e da un po' sento i battiti molto accelerati e li sento molto più forti, tanto da vedere anche il movimento sul petto e sulla pancia (il mio peso è nella norma) e questo succede soprattutto se dormo il pomeriggio, mi sveglio agitata e con vampate di calore... Ho cominciato a prendere sedivitax, gocce prese in erboristeria e in un primo momento il risultato c'è stato ma subito dopo ho pensato "e se non fossero sufficienti?" ed ecco che il problema è ritornato... Non so più che fare ho bisogno di un aiuto...
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<<Non so più che fare ho bisogno di un aiuto... >>
...che però, per essere efficace, sarebbe opportuno cercasse rivolgendosi di persona ad un nostro collega della sua zona.
Questo per riconquistare la serenità che ha perduto, ma anche in funzione della nuova sessione universitaria che sta per iniziare e che le richiederà possibilità di impegno e concentrazione.
Solitamente stress e ansia si alimentano reciprocamente, perciò è giustificato il miglioramento dei suoi sintomi che ha notato nel corso delle vacanze.
Si occupi (senza pre-occuparsi) di questo suo disagio, come suggerito più su: vedrà che i risultati non tarderanno ad arrivare.
Saluti.
...che però, per essere efficace, sarebbe opportuno cercasse rivolgendosi di persona ad un nostro collega della sua zona.
Questo per riconquistare la serenità che ha perduto, ma anche in funzione della nuova sessione universitaria che sta per iniziare e che le richiederà possibilità di impegno e concentrazione.
Solitamente stress e ansia si alimentano reciprocamente, perciò è giustificato il miglioramento dei suoi sintomi che ha notato nel corso delle vacanze.
Si occupi (senza pre-occuparsi) di questo suo disagio, come suggerito più su: vedrà che i risultati non tarderanno ad arrivare.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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Gent.le Ragazza,
la diagnosi è competenza dello specialista medico o psicologo che sia e non è il semplice risultato dell'associazione di alcuni sintomi ma una valutazione complessa che prende in considerazione molti fattori, quindi cercare sintomi in internet porta solo a conclusioni fuorvianti oltre che alimentare l'ansia e l'atteggiamento ipocondriaco.
Fatta questa premessa, lei accenna:
" in seguito ad un evento spiacevole, ma non grave, ho sviluppato una forte ansia"
ma poi focalizza tutta la sua attenzione sui sintomi fisici non aggiungendo nulla sul suo vissuto che l'aspetto più importante da approfondire.
Inoltre come ha già sperimentato il nostro cervello, a volte, può essere molto più potente di un farmaco/integratore, depotenziando in modo significativo il suo effetto, per questo è importante che ci sia un approccio integrato che si prenda cura della persona e non solo del sintomo.
[#3]
Utente
Gentilissime dottoresse,
Innanzitutto grazie per la risposta più che tempestiva. Riconosco di porre fin troppa attenzione ai vari sintomi che giorno per giorno si succedono, ma non riesco più a farne a meno, probabilmente è un modo per non accorgermi di un problema di fondo che dovrei cercare dentro di me..? In fondo la cosa più difficile è proprio arrendersi al fatto che il problema è semplicemente nella nostra mente, da dove però si sente subito una vocina che ci ricorda "ma sei sicura che non hai qualcosa di serio?" e il ciclo ricomincia... Cercherò comunque di rivolgermi a chi di competenza nelle mie zone non appena mi sarà possibile... Grazie
Innanzitutto grazie per la risposta più che tempestiva. Riconosco di porre fin troppa attenzione ai vari sintomi che giorno per giorno si succedono, ma non riesco più a farne a meno, probabilmente è un modo per non accorgermi di un problema di fondo che dovrei cercare dentro di me..? In fondo la cosa più difficile è proprio arrendersi al fatto che il problema è semplicemente nella nostra mente, da dove però si sente subito una vocina che ci ricorda "ma sei sicura che non hai qualcosa di serio?" e il ciclo ricomincia... Cercherò comunque di rivolgermi a chi di competenza nelle mie zone non appena mi sarà possibile... Grazie
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"probabilmente è un modo per non accorgermi di un problema di fondo che dovrei cercare dentro di me..? "
Infatti, spesso per le persone è più accettabile l'idea di un problema fisico perché sopravvive lo stereotipo del corpo separato dalla mente/cervello e la tendenza ad associare un "disagio mentale" ad una patologia psichiatrica.
Purtroppo sono retaggi culturali ancora diffusi che troppo spesso inducono le persone a fare "turismo ospedaliero".
Se non ha la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta privato può far riferimento direttamente al Consultorio Familiare della sua ASL, senza passare dal medico di base per l'impegnativa.
Infatti, spesso per le persone è più accettabile l'idea di un problema fisico perché sopravvive lo stereotipo del corpo separato dalla mente/cervello e la tendenza ad associare un "disagio mentale" ad una patologia psichiatrica.
Purtroppo sono retaggi culturali ancora diffusi che troppo spesso inducono le persone a fare "turismo ospedaliero".
Se non ha la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta privato può far riferimento direttamente al Consultorio Familiare della sua ASL, senza passare dal medico di base per l'impegnativa.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 30/08/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.