Ansia e porno
l'orientamento sessuale è un aspetto complesso della nostra identità e non può essere appiattito su un automatismo legato ad un pensiero che ipotizza un automatismo: eccitazione nella penetrazione anale -->omosessualità, è una semplificazione fuorviante.
Come tu stesso osservi hai una particolare propensione all'immedesimazione nell'altro che non va confusa con l'empatia, in quest'ultima io sento le emozioni dell'altro come se fossi l'altro senza mai dimenticare che non lo sono.
E' un processo molto più profondo che richiede una formazione esperienziale specifica che fa parte del percorso di specializzazione in psicoterapia.
Infine non ci dici nulla di questo periodo stressante che hai vissuto e che forse meriterebbe un maggiore approfondimento dato che ha avuto un impatto così significativo sul tuo vissuto.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Esistono dei "neuroni mirror" (specchio) che fanno si' che visionando un qualsiasi stimolo si tenda a decodificare per via somatica lo stimolo. Ossia a riprodurre fisicamente le dinamiche muscolari che si vedono.
Poiche' e' un meccanismo psicofisiologico e' automatico e involontario.
Nell'uomo la porzione relativa all'ano e alla prostata sono riccamente innervate.
E' percio' verosimile che la decodificazione psicofisiologica di questo stimolo le abbia fatto provare una sensazione perfettamente normale per un individuo di sesso maschile.
Forse piu' normale per il sesso maschile che femminile, essendo l'anatomia femminile differente.
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/474887-fantasie-e-realta-sessuali.html
Ha fatto quello che le abbiano suggerito?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
In altre parole è possibile che tu soffra di ossessioni il cui contenuto al momento presente (i contenuti delle ossessioni possono variare) è incentrato sulla sessualità.
Se l'ipotesi fosse corretta dovresti consultare uno psicoterapeuta, meglio se di tipo attivo e focalizzato, in modo da ricevere un parere ed eventualmente un trattamento che agisca alla radice sul meccanismo ossessivo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
gentile utente è il caso che legga questo dal momento in cui sembra che con la sessualità il suo problema non abbia a che fare.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
e questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Come ti avevo già scritto solo qualche mese fa, il problema non sembra avere a che fare con la sessualità ma con l ' ansia e quindi è questa che deve essere curata. Ti avevo anche spiegato come funziona il pensiero nelle persone ansiose se, in modo del tutto casuale, notano un dettaglio che altrimenti passerebbe addirittura inosservato per molte altre persone.
Puoi rileggere dunque la spiegazione che ti avevo fornito nel precedente consulto e che è stata sopra richiamata dal collega.
In questo caso concordo con l ' opportunità di un trattamento attivo e focalizzato, previa valutazione diretta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
L'ansia non è altro che un segnale d'allarme che ci indica che c'è qualcosa che non va, se riesci a neutralizzare un pensiero ansiogeno l'ansia utilizzerà un altro pretesto per affiorare di nuovo, ecco perché non si tratta di combatterla ma di offrirle uno spazio d'ascolto.
Se non hai la possibilità di rivolgerti ad uno psicoterapeuta privato puoi far riferimento direttamente allo Spazio Giovani all'interno del Consultorio Familiare della tua ASL.
La consulenza on line può offrirti delle indicazioni preliminari ma non è sostitutiva del rapporto diretto con lo specialista, tuttavia se hai bisogno di ulteriori delucidazioni non esitare a scriverci.
Le tue descrizioni presentano le caratteristiche dell'ossessività, che include il forte bisogno di controllo. L'ossessivo è convinto di dover controllare i propri pensieri, si allarma non appena un pensiero "strano" si insinua nella mente e inizia a rimuginarci sopra, costruendo di fatto un problema dove non un problema prima non esisteva. Perché questo pensiero non se ne va? E più ci si pensa, più lo si pensa, più si contribuisce a mantenerlo in vita.
A tutti può capitare di essere preda di pensieri anomali, ma la differenza è che la persona normale ci si sofferma due secondi, ci fa una risata sopra e va avanti. L'ossessivo no. È convinto di dover trovare cause, spiegazioni, ecc. e soprattutto di doverlo controllare.
Da un punto di vista strategico l'ansia di solito non copre qualcos'altro e non è sintomo di problemi sottostanti: l'ansia è ansia, è una tendenza dell'individuo che va trattata e risolta.
L'invadenza delle Sue preoccupazioni, riflessioni, sensazioni fisiche ed emozioni fanno ipotizzare che il problema per Lei sia ampio.
Nella personalita' intendo.
Sembra che la Sua personalita' Lei voglia strutturarla intorno alle Sue preoccupazioni, alle Sue presunte perversioni e orientamenti sessuali.
La personalita' e' tutt'altro e puo' evolvere in modo positivo lungo tutta la vita.
Se si e' seguiti da chi sappia farlo e non si fermi al primo sintomo "bersaglio" che lei manifesta.
Io le proporrei percio' di riflettere sulle Sue potenzialita' anche per la Sua giovane eta'.
La psicoterapia dinamica o analitica si occupa di questo sviluppo della personalita' lungo l'arco della vita.
Spero di esserle stata utile e di averLe offerto spunti di riflessione fecondi, al di la' dei "sintomi schermo" che utilizza.
I migliori saluti.
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Approfondimento su Ansia
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