Orientamento sessuale
buon giorno mi chiamo Marco e ho 27 anni volevo porvi una domanda, sul mio orientamento sessuale.Praticamente, in passato fin dall' adolescenza ho avuto degli sbalzi su quello che mi sarebbe potuto piacere a livello sessuale tra uomo o donna,ma nel corso dello sviluppo il mio orientamento si è diretto sulla donna, cosi sembra,tutt'ora sto con una donna. Ma ha un periodo che a livello sessuale e non affettivo mi attrae l'uomo,che mi porta alla perversione più totale,attimi di debolezza che scaturisce in me , solo istinto sessuale o semplice contatto fisico, di sfogarmi e far passare tutto quel fuoco che è in me.Ovviamente il mio futuro lo vedo con una donna accanto e dei figli.Ultimamente ho una forte attrazione fisica verso il padre della mia ragazza, provo desiderio sessuale, ma non di più,questo pensiero mi sta tormentando, la mia parte erotica vorrebbe farlo,ma sarebbe una pazzia.Lucidamente penso e rifletto : sono impazzito? Cosa devo fare? Perché mi succede questo a volte? Sto scoprendo la mia bisessualità? Nel frattempo ho paura di questo! vorrei un vostro aiuto!
[#1]
Salve,
a volte la paura, come lei dice, relativamente al proprio orientamento sessuale è comprensibile, dati i nostri modelli culturali. Scoprire la bisessualtà e la propria omosessualità, in un adulto fino ad allora eterosessuale, possono rompere un equilibrio in modo improvviso e destabilizzante. In più c'è un carico legato al fatto che lei è fidanzato.
Detto questo, ci tengo a sottolineare che l'orientamento sessuale non è una patologia.
Lei parla di fuoco, di attrazione per gli uomini e questo, dal mio punto di vista, è importante se lo vive, oltretutto con tanta intensità.
A parte il comune disorientamento, mi chiedo se la paura e forse il suo grave giudizio abbiano a che fare con una sua fobia di scoprirsi bisessuale. Quando parla di debolezza, solo istinto sessuale e perversione, utilizzerebbe gli stessi termini se li provasse per una donna? O è solo il suo timore di essere sbagliato e di scoprire che può interessarsi anche agli uomini?
Sul discorso del padre della sua ragazza, possono esserci tante ipotesi e bisognerebbe approfondire questa situazione. Cosa le piace di lui, in genere è attratto da uomini più grandi, il fatto che è il padre della sua ragazza conta oppure no?
Mettendo ora da parte questo e concentrandoci solo su di sé e sul suo mondo interno, posso dirle questo: se la paura fosse ridimensionata e compresa all'interno di un discorso più vasto, come ho cercato di accennarle, mi faccio l'idea che lei sarebbe più libero di sperimentare il suo orientamento sessuale senza quel carico pesante che mi sembra oggi si stia portando addosso.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
a volte la paura, come lei dice, relativamente al proprio orientamento sessuale è comprensibile, dati i nostri modelli culturali. Scoprire la bisessualtà e la propria omosessualità, in un adulto fino ad allora eterosessuale, possono rompere un equilibrio in modo improvviso e destabilizzante. In più c'è un carico legato al fatto che lei è fidanzato.
Detto questo, ci tengo a sottolineare che l'orientamento sessuale non è una patologia.
Lei parla di fuoco, di attrazione per gli uomini e questo, dal mio punto di vista, è importante se lo vive, oltretutto con tanta intensità.
A parte il comune disorientamento, mi chiedo se la paura e forse il suo grave giudizio abbiano a che fare con una sua fobia di scoprirsi bisessuale. Quando parla di debolezza, solo istinto sessuale e perversione, utilizzerebbe gli stessi termini se li provasse per una donna? O è solo il suo timore di essere sbagliato e di scoprire che può interessarsi anche agli uomini?
Sul discorso del padre della sua ragazza, possono esserci tante ipotesi e bisognerebbe approfondire questa situazione. Cosa le piace di lui, in genere è attratto da uomini più grandi, il fatto che è il padre della sua ragazza conta oppure no?
Mettendo ora da parte questo e concentrandoci solo su di sé e sul suo mondo interno, posso dirle questo: se la paura fosse ridimensionata e compresa all'interno di un discorso più vasto, come ho cercato di accennarle, mi faccio l'idea che lei sarebbe più libero di sperimentare il suo orientamento sessuale senza quel carico pesante che mi sembra oggi si stia portando addosso.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Ex utente
Salve Dott.E de S , intanto vorrei ringraziarla per aver risposto!
Rispondo alle sue domande: anche con le belle donne ho un gran istinto sessuale, supera ogni limite ,che a volte non ho con la mia ragazza! A volte vorrei tradirla per diversi fattori, quali :attrazione, carattere,e tanti modi di fare che non piacciono,forse sarà l'attrazione che avevo in lei,non so,qualcosa è cambiato.Siamo fidanzati da 5 anni e abbiamo modi di vivere diversi e tanto altro ancora,poca sintonia,ma il fatto stà, che stiamo insieme. Il desiderio di avere una donna ce l'ho e a volte la immagino diversa da quella che ho,,Ritornando al discorso, per gli uomini soprattutto quelli che hanno una certa classe o sono attraenti, capita che io abbia il desiderio sessuale ,ma momentaneo, dopodichè tutto passa, il legame amoroso non esiste.
Il padre della mia ragazza è un tipo giovanile 50enne, mi piace molto di lui il viso e il suo modo galante,soprattutto quando è in veste di Agente, del resto abbiamo modi di pensare e di vivere molto diversi con caratteri opposti,ma per poter andar d'accordo si trova la soluzione.Ho solo voglia sessuale anche limitata, Sono attratto solo da ragazzi/uomini dai 30 ai 50 portati bene.
Tutto questo mi fa male, perché vivo la mia storia poco felice, per mezzo dei disaccordi. Desidererei avere una donna,al mio fianco che mi capisse ,intanto, mi farebbe troppo male lasciare lei.Riguardo invece a questo tormento erotico passeggero non so come viverlo! la mia voglia è che arrivassi al mio obbiettivo per poi finire tutto ! ma sarebbe per me da pazzi! Sono confuso vivo due personalità. Cosa mi consiglia? Perché mi capita questo ogni tanto?
Grazie mille!
Rispondo alle sue domande: anche con le belle donne ho un gran istinto sessuale, supera ogni limite ,che a volte non ho con la mia ragazza! A volte vorrei tradirla per diversi fattori, quali :attrazione, carattere,e tanti modi di fare che non piacciono,forse sarà l'attrazione che avevo in lei,non so,qualcosa è cambiato.Siamo fidanzati da 5 anni e abbiamo modi di vivere diversi e tanto altro ancora,poca sintonia,ma il fatto stà, che stiamo insieme. Il desiderio di avere una donna ce l'ho e a volte la immagino diversa da quella che ho,,Ritornando al discorso, per gli uomini soprattutto quelli che hanno una certa classe o sono attraenti, capita che io abbia il desiderio sessuale ,ma momentaneo, dopodichè tutto passa, il legame amoroso non esiste.
Il padre della mia ragazza è un tipo giovanile 50enne, mi piace molto di lui il viso e il suo modo galante,soprattutto quando è in veste di Agente, del resto abbiamo modi di pensare e di vivere molto diversi con caratteri opposti,ma per poter andar d'accordo si trova la soluzione.Ho solo voglia sessuale anche limitata, Sono attratto solo da ragazzi/uomini dai 30 ai 50 portati bene.
Tutto questo mi fa male, perché vivo la mia storia poco felice, per mezzo dei disaccordi. Desidererei avere una donna,al mio fianco che mi capisse ,intanto, mi farebbe troppo male lasciare lei.Riguardo invece a questo tormento erotico passeggero non so come viverlo! la mia voglia è che arrivassi al mio obbiettivo per poi finire tutto ! ma sarebbe per me da pazzi! Sono confuso vivo due personalità. Cosa mi consiglia? Perché mi capita questo ogni tanto?
Grazie mille!
[#3]
Mi sembra ci siano due discorsi distinti su cui bisogna soffermarsi: quello della sua relazione con la sua ragazza e quello dell'attrazione per gli uomini.
Lasciamo in questa occasione tra parentesi le difficoltà con la sua ragazza, per quanto fonte di dolore per lei.
Soffermandoci, invece, sull'orientamento sessuale, dalle sue parole, mi sembra che il problema sia legato alla sua paura e al giudizio su se stesso, quando dice ad esempio che "sarebbe da pazzi" avere un rapporto con un altro uomo. Ne sta sottolineando l'enorme difficoltà per lei, e questo lo posso capire.
Quando chiede: "Perché le capita", le rispondo che se fosse bisessuale è un bene che le capiti, perché altrimenti reprimerebbe una parte di sé.
So che questo discorso da una parte aumenta la sua preoccupazione, immagino che ci sia una parte di lei che vorrebbe essere rassicurata sul fatto di non essere bisessuale.
Ma se io la rassicurassi, non rischierei di farle un torto forse? Dove andrebbe a finire la sua attrazione per gli uomini, sottomessa alla paura e al giudizio?
La domanda sul "perché le capita", quindi, a me suscita un interrogativo: perché se lo chiede e si fa questo problema?
A questo proposito, e relativamente al consiglio che chiede, affronterei questa paura che dice di sentire e il pesante giudizio che dà di sé. Può essere un'impresa, come spostare una montagna gigantesca, ma non è impossibile. Una chiacchierata con uno psicoterapeuta potrebbe essere utile a riguardo.
La vita per me è una ricerca, che non deve essere frenata dalle nostre inibizioni.
Già ci sono enormi ed inevitabili limiti della realtà, se ci aggiungiamo anche del nostro, non viviamo più.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
Lasciamo in questa occasione tra parentesi le difficoltà con la sua ragazza, per quanto fonte di dolore per lei.
Soffermandoci, invece, sull'orientamento sessuale, dalle sue parole, mi sembra che il problema sia legato alla sua paura e al giudizio su se stesso, quando dice ad esempio che "sarebbe da pazzi" avere un rapporto con un altro uomo. Ne sta sottolineando l'enorme difficoltà per lei, e questo lo posso capire.
Quando chiede: "Perché le capita", le rispondo che se fosse bisessuale è un bene che le capiti, perché altrimenti reprimerebbe una parte di sé.
So che questo discorso da una parte aumenta la sua preoccupazione, immagino che ci sia una parte di lei che vorrebbe essere rassicurata sul fatto di non essere bisessuale.
Ma se io la rassicurassi, non rischierei di farle un torto forse? Dove andrebbe a finire la sua attrazione per gli uomini, sottomessa alla paura e al giudizio?
La domanda sul "perché le capita", quindi, a me suscita un interrogativo: perché se lo chiede e si fa questo problema?
A questo proposito, e relativamente al consiglio che chiede, affronterei questa paura che dice di sentire e il pesante giudizio che dà di sé. Può essere un'impresa, come spostare una montagna gigantesca, ma non è impossibile. Una chiacchierata con uno psicoterapeuta potrebbe essere utile a riguardo.
La vita per me è una ricerca, che non deve essere frenata dalle nostre inibizioni.
Già ci sono enormi ed inevitabili limiti della realtà, se ci aggiungiamo anche del nostro, non viviamo più.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
[#4]
Gentile Utente,
leggendola sembra esserci una dicotomica scissione tra affettività e sessualità
Tra eros ed amore
Tra vita relazionale e vita sessuale
Scrive di provare per le donne desidero di vivere una vita affettiva, ma si dice attratto da un possibile rapporto sessuale al maschile.
Credo che un po di chiarezza dovrebbe farla, sia per lenire questo tormento che abita in lei che per trovare armonia, qualunque scelta farà.
La presunta omosessualità andrebbe investiga da un clinico.
Le rassicurazioni non servono a nulla, la chiarezza che manca alla sua psiche in questo momento potrebbe essere un punto da cui partire.
Sarebbe inoltre utile sapere che ruolo occupa nella sua famiglia, quali legami, quale educazione, quale rigore educativo, educazione, quale effettività ... e quali legami con il maschile ed il femminile
Un nostro collega potrà aiutarla davvero.
leggendola sembra esserci una dicotomica scissione tra affettività e sessualità
Tra eros ed amore
Tra vita relazionale e vita sessuale
Scrive di provare per le donne desidero di vivere una vita affettiva, ma si dice attratto da un possibile rapporto sessuale al maschile.
Credo che un po di chiarezza dovrebbe farla, sia per lenire questo tormento che abita in lei che per trovare armonia, qualunque scelta farà.
La presunta omosessualità andrebbe investiga da un clinico.
Le rassicurazioni non servono a nulla, la chiarezza che manca alla sua psiche in questo momento potrebbe essere un punto da cui partire.
Sarebbe inoltre utile sapere che ruolo occupa nella sua famiglia, quali legami, quale educazione, quale rigore educativo, educazione, quale effettività ... e quali legami con il maschile ed il femminile
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 29/08/2015.
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