Suocera e rapporto di coppia
Salve. Sono sposata da pochi mesi, convivo con mio marito da prima del matrimonio, quindi il matrimonio non ha cambiato la nostra vita. Mia suocera, però, ha cambiato atteggiamento nei miei confronti. E' una persona invadente, con un rapporto inesistente col marito e cerca compensazioni, in termini di attenzione (data e ricevuta), dai due figli maschi. L'altro vive all'estero, quindi queste richieste sono rivolte principalmente a mio marito, che ha con la madre un rapporto conflittuale: le vuole molto bene, le è riconoscente, quindi si sforza di sopportare le mille domande, l'insistenza, il fatto che si arroghi il diritto di intervenire in questioni che riguardano la nostra vita privata, ma ad un certo punto (dopo poco, in genere), perde la pazienza e chiude la comunicazione(se è una telefonata, chiude, se sono insieme erige un muro e smette di parlare o se ne va). Mia suocera ora cerca di trovare in me un'alleata: vorrebbe che facessi smettere di fumare suo figlio ("fare", non aiutare o invogliare...), che andassimo a vivere nella loro città (mio marito ha lasciato la città natale da 16 anni, comunque la distanza da casa dei genitori è appena di un'ora), cose che io trovo estremamente irrispettose, soprattutto nei confronti del figlio, che ha 36 anni (io 10 di meno) ed è un adulto indipendente. Il punto centrale della questione è che mentre mio marito è abituato al comportamento di sua madre, (sostiene che ha provato a trovare un rapporto più alla pari con lei ma non c'è verso perchè lei è fatta così, non cambierà mai e quindi lui è rassegnato a questo tipo di rapporto), io non lo sono affatto. Mia suocera infantilisce continuamente suo figlio: se anche solo ha un raffreddore mi telefona angosciatissima come se lui fosse in fin di vita. Nei primi mesi ho sopportato in silenzio, ma ora mi sento come se la misura fosse colma e quando discuto con mio marito perdo completamente la calma, urlo cose orribili su sua madre. Sono perseguitata dall'immagine di lei che mi fissa e poi dà un bacio sulle labbra a mio marito. Mi viene la nausea solo a ripensarci. Abbiamo organizzato da soli il matrimonio e anche adesso, a distanza di mesi, lei mi rinfaccia di non aver fatto nulla, ma non dice apertamente che ci è rimasta male, dice solo "è stato un matrimonio meraviglioso, ne eravamo certi ma non potevamo saperlo visto che non abbiamo fatto niente". Io non vedo onestà in questo modo di comunicare e soprattutto penso manchi il rispetto nei nostri confronti. Non siamo trattati come persone con una loro individualità ma come suoi attributi: il SUO meraviglioso e perfetto figlio, la SUA meravigliosa (in quanto estensione del figlio) nuora, a priori. Io amo mio marito, con i suoi difetti:il fatto che li veda non implica che lo stia svilendo. Vi chiedo aiuto perchè non so come controllarmi, lui mi dice di far finta di assencondarla e poi fare di testa mia;io ho paura per quando avremo dei figli e che mio marito smetta di stare dalla mia parte. Cosa posso fare?Grazie
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Gent.le Sig.ra,
è necessario coinvolgere suo marito nella costruzione di confini chiari e visibili del vostro nucleo familiare che ha bisogno di sviluppare una propria individualità nonostante i legami con le rispettive famiglie di origine.
Sopportare e sbottare nel tempo potrebbe portare al deterioramento delle relazioni con conseguente sofferenza da parte di tutti.
E' fondamentale che non si creino degli schieramenti altrimenti suo marito si sentirà "tra due fuochi" e si potrebbe creare una sorta di "corto circuito".
Un altro aspetto riguarda i pensieri ossessivi che sta sviluppando e che esprimono un disagio che forse meritano una maggiore attenzione a livello individuale.
è necessario coinvolgere suo marito nella costruzione di confini chiari e visibili del vostro nucleo familiare che ha bisogno di sviluppare una propria individualità nonostante i legami con le rispettive famiglie di origine.
Sopportare e sbottare nel tempo potrebbe portare al deterioramento delle relazioni con conseguente sofferenza da parte di tutti.
E' fondamentale che non si creino degli schieramenti altrimenti suo marito si sentirà "tra due fuochi" e si potrebbe creare una sorta di "corto circuito".
Un altro aspetto riguarda i pensieri ossessivi che sta sviluppando e che esprimono un disagio che forse meritano una maggiore attenzione a livello individuale.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Utente,
anche io come la Collge la invito ad un ascolto individuale per evitare la caccia alle streghe che, prima o poi, compromettono il legame tra lei e suo marito.
Quando c'è una suocera invasiva, solitamente c'è un figlio che permette ciò.
La responsabilità non è mai da una parte sola e non è possibile stabilire chi agisce e chi subisce, ma è spesso la relazione diadica che parte da lontano e consente loro di darsi ancora un bacio sulle labbra, come se fosse un bambino ancora piccolo.
Eviti la rabbia, la tensione, le recriminazioni....una consulenza di coppia, luogo simbolico di ascolto profondo, potrebbe essere la soluzione.
Una suocera così "presente" se ben arginata e canalizzata potrebbe anche essere una risorsa.
anche io come la Collge la invito ad un ascolto individuale per evitare la caccia alle streghe che, prima o poi, compromettono il legame tra lei e suo marito.
Quando c'è una suocera invasiva, solitamente c'è un figlio che permette ciò.
La responsabilità non è mai da una parte sola e non è possibile stabilire chi agisce e chi subisce, ma è spesso la relazione diadica che parte da lontano e consente loro di darsi ancora un bacio sulle labbra, come se fosse un bambino ancora piccolo.
Eviti la rabbia, la tensione, le recriminazioni....una consulenza di coppia, luogo simbolico di ascolto profondo, potrebbe essere la soluzione.
Una suocera così "presente" se ben arginata e canalizzata potrebbe anche essere una risorsa.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile utente,
forse conviene considerare non la relazione della suocera con la coppia, bensì separatamente con i due singoli membri: Lei e lui.
Lui ha già le proprie strategie, consolidate nel tempo, che prevedono la chiusura e il distanziamento anche geografico.
Lei deve trovarsene una propria, che non permetta l'invasione del suo mondo interiore. Quale potrebbe essere?
Quelle attuali non funzionano, se danno come risultato una maggiore conflittualità nella coppia.
forse conviene considerare non la relazione della suocera con la coppia, bensì separatamente con i due singoli membri: Lei e lui.
Lui ha già le proprie strategie, consolidate nel tempo, che prevedono la chiusura e il distanziamento anche geografico.
Lei deve trovarsene una propria, che non permetta l'invasione del suo mondo interiore. Quale potrebbe essere?
Quelle attuali non funzionano, se danno come risultato una maggiore conflittualità nella coppia.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Gentile signora, concordo con le Colleghe, una chiusura e successiva guerra non è consigliabile, mettere un uomo tra due fuochi rovina il rapporto , lui si scoccia certo ,ma alla fine è sua madre.. Forse è meglio cercare di percepire questa suocera invasiva , come una possibile risorsa come dice la Collega Randone e coinvolgerla un pò di più , nelle cose non fondamentali, qualche punto di vista si può chiedere, tenga anche presente che ogni relazione è circolare , in un rapporto di fed-back.
Non si irrigidisca, cerchiamo di essere moderne davvero, è una questione di strumenti culturali, e sicuramente Lei è più attrezzata, li usi questi strumenti , con garbo e flessiblità.
Il che non vuol dire trasferirsi lì.
Lei che rapporto ha con sua madre ?
Molti auguri per la vostra vita
Non si irrigidisca, cerchiamo di essere moderne davvero, è una questione di strumenti culturali, e sicuramente Lei è più attrezzata, li usi questi strumenti , con garbo e flessiblità.
Il che non vuol dire trasferirsi lì.
Lei che rapporto ha con sua madre ?
Molti auguri per la vostra vita
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#5]
Utente
Ringrazio tutte voi Dottoresse per i preziosi consigli; cercherò di convincere mio marito che una consulenza psicologica, magari di coppia, non implica l'ammissione del fallimento del rapporto come lui crede. Per quanto riguarda il rapporto che ho con mia madre, a parte litigi quando ero adolescente, penso sia sereno; siamo diverse caratterialmente, io sono meno aperta e affettuosa di lei, ma andiamo d'accordo e lei mi ha sempre dato la sensazione di sostenermi a prescindere da ciò che avrei deciso di fare, di condividere le mie gioie e i miei successi e di essere un appoggio se le mie decisioni si fossero rivelate sbagliate. Tra i miei genitori c'è un rapporto sereno, non i ho mai visti litigare; forse anche per questo mi angoscio moltissimo quando mia suocera, maltrattando suo marito davanti a noi, pretende che io prenda le sue parti.
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Sicuramente questi sono tentativi di manipolazione che vanno identificati e respinti.
La consulenza di coppia puo offrirvi l ' opportunita di identificare insieme le modalita relazionali utili alla costruzione di confini chiari e visibili alle rispettivefamiglie di origine non solo a sua suocera, altrimenti passerebbe come una"punizione".
Per quanto riguarda il chiedere aiuto non si tratta di delegare allo psicologo la soluzione del problema, ma di essere attivamente coinvolti nella creazione di condizioni favorevoli all'avvio di un processo di cambiamento.
La consulenza di coppia puo offrirvi l ' opportunita di identificare insieme le modalita relazionali utili alla costruzione di confini chiari e visibili alle rispettivefamiglie di origine non solo a sua suocera, altrimenti passerebbe come una"punizione".
Per quanto riguarda il chiedere aiuto non si tratta di delegare allo psicologo la soluzione del problema, ma di essere attivamente coinvolti nella creazione di condizioni favorevoli all'avvio di un processo di cambiamento.
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Bene, speriamo che possa essere utile ad un confronto più sereno con suo marito in modo da non permettere ai tentativi di interferenza di sua suocera di "avvelenare" il vostro rapporto.
Tuttavia la costruzione dei confini chiari e visibili non deve diventare una "punizione" ma una realtà concreta per le rispettive famiglie di origine.
Tuttavia la costruzione dei confini chiari e visibili non deve diventare una "punizione" ma una realtà concreta per le rispettive famiglie di origine.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.7k visite dal 28/08/2015.
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