Ex fumatore di cannabis

Gentilissimi dottori,
sono un ragazzo di 19 anni, che sta passando un periodo un po difficile della sua vita, ora mi spiego:
ho iniziato a fare uso di cannabis all'età di 14 anni; verso i 16 ho smesso perchè non provavo piu' interesse per quella sostanza, anzi ho notato che mi sentivo peggio; Purtroppo, ho rincominciato a 17 su "consiglio" di un amico, fino a che a 18 anni, fumando ho avuto un attacco d'ansia e mi sono spaventato molto,(tachicardia, abbassamento della pressione ecc.) e l'effetto non mi passava. Da allora ho smesso di fumare, perchè ho capito che non era la mia strada. Questa situazione comunque mi ha portato ad avere avere (solo quando ci penso) una visione distorta della realtà, come se fossi sempre sotto l'effetto di cannabis. Parlando di questi sintomi col medico di base (non ho detto il motivo che ha scaturito questi problemi) le ricerche effettuate hanno diagnosticato una labirintite. Devo dire che pian piano mi sto riprendendo, avendo sempre piu' fiducia in me, ma la mia condizione psicosomatica diciamo non mi lascia vivere serenamente i momenti difficili, non permettendomi di tirar fuori la "grinta" che una volta avevo.
Vorrei sapere come superare questa crisi che si è formata per l'utilizzo di tale sostanza e Ringrazio anticipatamente per l'ascolto che mi presterete, distinti saluti.
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Dr. Andrea Antonelli Psicologo, Psicoterapeuta 89 2
Gentile ragazzo,

quello racconta rappresenta un pò l'andamento medio di tanti giovanissimi che già in età adolescenziale iniziano un percorso di tossicodipendenza senza saperlo raggiungendone la consapevolezza solo a distanza di 2-3 anni quando gli effetti (generalmente nel sistema nervoso centrale) hanno iniziato ad essere cronici e dannosi; però da quanto racconta ha avuto la volontà di interrompere il suo viaggio in questo tunnel senza uscita. Complimenti e ne faccia tesoro tra i suoi coetanei che potrebbe trovare in difficoltà.

Posso consigliarle di parlarne più apertamente col suo medico, in quanto potrebbe indirizzarlo verso ulteriori approfondimenti e correlare i risultati con questa sua passata esperienza. Esistono degli efficaci programmi pdi riabilitazione cognitiva, ma dovrebbe valutarne la necessità, però eviterei farmaci per riacquistare velocemente la "grinta" che sembra abbia perduto.
Le consiglio infine di rivolgersi ad un SERT di competenza della sua zona dove troverà consulenza gratuita

http://www.cestep.it/centriaiuto_SerT_frame.htm#lombardia

Mi tenga pure informato se crede.

Cordialità

Dr. Andrea Antonelli

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Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentile utente,

le vorrei postulare una domanda. Ma la voglia di utilizzare queste sostanze è veramente così forte e incontrollabile o è il semplice "brivido e desiderio adolescenziale"? Si dia una risposta e nel caso positivo segua il consiglio del Dr. Antonelli. All'interno dei SERT troverà personale medico e psicologi specializzati in questo genere di problematiche. Le verrà effettuato un primo colloquio ed eventualmente verrà inserito all'interno di un percorso terapeutico che in genere è di natura comportamentale.

Cordialmente,

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile ragazzo,
molto spesso l'utilizzo di sostanze si associa a manifestazioni di tipo ansiogeno, unite a sbalzi d'umore. Questo succede soprattutto in persone "già predisposte" a sviluppare questi pattern sintomatologici (ci sono infatti soggetti che ne fanno uso da anni senza aver mai sperimentato nulla di simile)

Se poi aggiungiamo la labirintite, un disturbo che può provocare giramenti di testa ed altre spiacevoli reazioni, probabilmente oggi la tua "predisposizione" a provare ansia ha raggiunto un livello disturbante. Forse è per tutte queste cose messe insieme che ti senti così a disagio

Rivolgerti al SERT mi sembra un buon consiglio: probabilmente non sei un "tossicodipendente" (altrimenti non te la saresti cavata così facilmente, smettendo d solo), però al SERT potrai trovare personale specializzato anche nelle reazioni di tipo psicosomatico legate ad un passato uso di sostanze.

Tu prova ad andare, senti cosa ti dicono, e poi rifletti serenamente sul da farsi

In alternativa puoi sempre chiedere una consulenza privata ad uno psichiatra, senza per questo dover parlare al tuo medico del tuo passato. Però solo in prima battuta, nel senso che prima o poi dovrai parlarne al tuo medico

Pensaci

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio nuovamente tutti i dottori che mi hanno prestato un po' del loro tempo, e per gli utilissimi consigli che hanno postato;
Spero ad ogni modo, che la mia situazione sia guaribile (anche se dentro di me non mi sento malato, ma solo un po' debilitato), e che questo stress (labirintite, esami maturità,perdita di "grinta", ecc.) mi ha portato dei problemi solo di natura psicologic. Vorrei precisare oltretutto che sono un soggetto piuttosto timido nelle scelte importanti, faccio fatica a buttarmi in nuove esperienze, non sono sicuro di me stesso; Comunque, nonostante questi problemi, ho ancora la forza per andare avanti, anche se con moltissima fatica, subendo delle reazioni al mio nervosismo sul mio corpo strane, (come se svenissi, abbassamento di pressione,sudorazione ecc.) in situazioni dove l'ansia tempo fà al massimo mi faceva battere un po piu' forte il cuore;
Nonostante tutto, sono motivato per uscirne,e deciso a seguire i Vostri preziosissimi consigli;
Distinti saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Vedrai che riuscirai a farcela, perchè l'atteggiamento è quello giusto

Tanti auguri