Presunto caso di narcisismo

Salve dottori, vorrei un parere tecnico su una storia che mi "tormenta" da ormai due anni e mezzo. Ho problemi ad esprimermi a pieno conta qualcuno su questa faccenda, la considero fin troppo intima quindi cerco consulto on line anche perchè confido nella vostra disponibilità. Due estati fa ho conosciuto un ragazzo che mi ha colpito da subito, lui fin da subito si è mostrato dolce, adorabile, premuroso, protettivo, il classico principe azzurro. La storia era perfetta ma questo è durato pochi giorni, già dopo circa dieci giorni di frequentazione lui inizia a "cambiare ", diventa freddo, dice che non può venire a trovarmi perchè deve uscire con i suoi amici. Premetto che io non ho mai fatto pressioni,anzi lo assecondavo su tutto (forse avrò anche sbagliato) perchè sentivo fosse l'uomo della mia vita. Abbiamo così deciso di sentirci solamente da amici perchè lui era indeciso e non avendo un lavoro non riusciva a pensare ad una eventuale fidanzata. Dopo un paio di mesi abbiamo chiuso perchè io mi facevo solo del male. Al suo compleanno riprendiamo a sentirci dopo che io ho deciso di fargli gli auguri ma da semplici amici, non ci siamo più visti. Da lì a poco ho preso a frequentare un altro ragazzo, lui si accorge di ciò e dice di non potermi più sentire per questo motivo. Dopo mesi lo rivedo e ricado nella sua trappola, mi faccio coraggio e lo cerco,lui mi dice che non stava aspettando altri e ci vediamo. Siamo già all'estate dell'anno dopo quando nuovamente lui mi trascura per i suoi amici e litighiamo. Da lì decido di non sentirlo più. Già dopo venti giorni ne risento il bisogno e lo cerco così riprendiamo a sentirci e a vederci. Intanto lui ha trovato lavoro ma lontano dalla nostra città quindi le nostre uscite si riducevano a una o due ma erano sufficienti a farmi stare bene. Quando lui ritorna le cose vanno bene.. e questa volta io faccio per la prima volta l'amore con lui. Quando torna dopo alcuni mesi lui mi trascura nuovamente e io decido di lasciarlo stare definitivamente. Questa è la mia storia. In due anni non siamo mai stati fidanzati, perchè lui definiva sempre la nostra "storia" come una frequentazione perchè non voleva legami però poi in alcuni momenti (quando stavamo insieme dal vivo) è come se fosse totalmente un'altra persona, dolce e affettuosa. Ancora penso a lui anche se non ci sentiamo ne vediamo da quando, 4 mesi fa, l'ho deciso io. Sono decisa a non cercarlo più. Ma come si fa a voler tanto una persona che non ti ha mai messo al primo posto? Che non ha mai voluto concretizzare le cose? Che cosa mi manca così tanto di uno così ?non mi capisco. Ho letto girovagando su vari siti Internet che personalità del genere possono classificarsi come narcisisti. Cosa ne pensate? Gentili dottori, ho parlato ,mi sono sfogata con amiche, con mia mamma ma non abbiamo trovato soluzione. Mi sento vuota e delusa. È come se andassi avanti a stento. Mi scuso x essermi dilungata così tanto. Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Lasci stare internet e le diagnosi che le erogano soltanto i clinici e con il paziente in studio.

Comprendo che la farebbe stare meglio immaginarlo disturbato piuttosto che non innamorato....ma non possiamo sapere nulla di questo ragazzo.

Io, invece, rifletterei su di lei, suo suo sentire, sul suo volere è sul suo accontentarsi....

Mi chiedo perché?

Perché gli ha permesso questo?

Non crede di meritare di più?


Solitamente storie o le persone sbagliate terminano di raggiungerci quando smettiamo noi di essere sbagliati.

Lei come si vede?
Si piace?
Si stima?

Solitamente, inoltre, possiamo avere solo l'amore che possiamo meritare.

Un amore full time non le piacerebbe?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Salve dott.ssa. La ringrazio per la celerità della sua risposta. Io sono una ragazza con un'alta autostima di me stessa anche se a ricordare la mia storia non si direbbe. Anche all'università le cose vanno bene, le soddisfazioni non mi mancano. Ma evidentemente ho lasciato che lui avesse questo "potere" su di me. Ho sbagliato dal principio a lasciarlo fare, me ne rendo conto. Devo dire che ora sono veramente decisa a non sentirlo, né vederlo più. Quattro mesi fa mi sono sentita messa da parte per l'ennesima volta e mi sono decisa a troncare il tutto. Per me però è difficile, lei crede che il problema sia il fatto di non aver trovato ancora un altro ragazzo che mi faccia (ri)perdere la testa e dimenticarlo del tutto? Per rispondere alla sua domanda, no, non voglio accontentarmi di qualcosa di "mai definito" e soprattutto a "spezzoni" , vorrei un amore full time certamente e sono proprio queste considerazioni che mi hanno portata a troncare nuovamente tutto. Questa volta mi sono decisa a non tornare più indietro, non ho intenzioni di cercarlo in futuro ma in un certo senso è come se il non sentirlo mi passasse. Non sempre, ma a volte, penso ai nostri (seppur contati momenti insieme). Il problema è che oltre a essere consapevole di tutto ancora non so spiegarle il motivo per cui gli ho permesso questo per ben due anno, lo vedevo perfetto, forse nei primi dieci giorni lo avevo idealizzato troppo. Forse il problema qui è mio, non riuscivo a contraddirlo. Di sicuro mi prendo anche le mie responsabilità. Ha tutta la ragione del mondo ad affermare che non si possono fare diagnosi su terze persone senza effettivamente conoscerle o aver parlato con loro. Come ha ragione quando dice che ci sarebbe anche la possibilità che lui non fosse mai stato innamorato. Però io non capisco nemmeno me stessa. Perchè nonostante tutto questa sua assenza mi pesi, davvero non lo capisco. Ora comunque le chiedo una cosa, approfittando del fatto che lei è anche sessuologa. Come ho detto nella mia prima mail, la mia "prima volta" in assoluto è stata con lui ca. 7 mesi fa. Mi succede delle volte che (nell'autoerotismo) rivedo immagini vere eproprie di quella sera. Immagini nitide che sfrecciano nella mia mente. Al ricordo di ciò mi blocco e sbotto nel pianto. Com'è possibile questo? Grazie ancora per l'attenzione gentile dotto.ssa. Mi scusi per essermi dilungata. Buona giornata.
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Utente
Utente
Mi scuso per qualche "parolina" non scritta correttamente per colpa della modalità di scrittura del mio Tablet.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Vorrei dirle qualcosa anche io in attesa che la collega Dott.a Randone risponda alla Sua domanda specifica.
Questo "amore" che Lei non smette di provare e per cui non smette di soffrire forse non lo dimentichera' mai.
Anche se spesso, per difendersi dalle emozioni, le giovani donne evitano di dare importanza coscientemente alla loro "prima volta", questa importanza essa ce l'ha.
Ed e' bellissimo che c'e l'abbia.
Sarebbe squallido che fosse posta alla pari di una pratica autoerotica.
Per una donna, di qualunque eta', e' simbolo dell'amore completo, dell'unione con l'uomo che, ripeto, a livello simbolico e profondo potrebbe diventare il futuro padre dei proprii figli.
Quindi non si stupisca dell'importanza che ha. Specie se questa "prima volta" e' stata desiderata e vissuta con amore.
Si consideri fortunata che per Lei sia stata cosi'!
I miei auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Gentile dott.ssa Esposito, ringrazio anche lei per l'interessamento ed il rassicurante intervento. Io per fortuna non mi pento di nulla, e le do perfettamente ragione, è qualcosa che quando è successa mi ha reso la più felice del mondo. Per questo da allora non ci ho più rimuginato sopra. L'importanza della prima volta è risaputa soprattutto per noi donne e per me è stata fantastica. È però nostalgico pensare che era la persona sbagliata ma mi rendo conto che tutti vorremmo averla con l'uomo che poi sposeremo ma non sempre è così anzi anche raro quindi pazienza, per fortuna non ci penso di frequente. Il problema "più grande" però nasce proprio durante la pratica dell'autoerotismo, vengo tormentta da immagini, scene, è un susseguirsi di momenti di quella sera nella mia mente. Delle volte queste scene sono nell'ordine delle cose che abbiamo fatto, altre invece disordinate, però rivedo tutto. Alla fine mi prende a pianto. Ora ho ridotto per questo motivo questa pratica perchè mi capita sempre questa cosa. Non posso più vivere la mia intimità in tranquillità come un tempo. Questa cosa mi disturba. Vorrei tanto allontanare quelle "visioni" se così è possibile chiamarle. Forse è perchè sono passati solo 7 mesi, o forse è perchè è stato solo quell'episodio isolato (lo abbiamo fatto una sola volta) o per via di nostalgia di quel momento per me magico. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Mi succede delle volte che (nell'autoerotismo) rivedo immagini vere eproprie di quella sera."

Mi trovo in sintonia con quanto scritto dalla Dott.Esposito.

Consideri che l'amore è il più potente degli afrodisiaci…quindi lei ripesca queste immagini ad alto impatto erotico, simbolico ed affettivo….proprio per questo motivo.


Consideri poi che il desiderio sessuale femminile è "oggettuale", dipende cioè dall'oggetto d'amore, quello maschile è "pulsionale" può anche esserci senza oggetto d'amore.

Piano piano, grazie ai balsami del tempo, il suo immaginario ed autoerotismo verranno abitati da altro…..






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Utente
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La sua risposta mi rassicura, sarà questione di tempo, cercherò di essere paziente il più possibile. Mi sforzerò di pensare ad altro in quei momenti nel limite del possibile in quanto mi rendo conto che tale pratica dovrebbe essere fonte di piacere e non di sofferenza. Sperò di riuscirci è di superare questo spiacevole inconveniente. Per il resto ho preso la mia decisione 4 mesi fa. Confido nel tempo per sanare le ferite.
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