Vittima di un manipolatore affettivo

Chiedo consulto per un'amica che scrive quanto segue: "Credo di essere stata vittima di un manipolatore narcisista per 7 anni.Ho 51 anni,lui 55.Entrambi di famiglia abbiente,io non sono mai riuscita a dare gli ultimi esami universitari,nonostante sia sempre stata una studentessa brillante indirizzata verso la carriera di magistrato.Ho perso il lavoro,la casa e da qualche anno veleggio in un mare di precarietà economica e,purtroppo,sentimentale.Lui è un uomo colto,brillante,affermato,divorziato con un figlio adulto,con un passato da vero libertino e un rapporto secondo me morboso con la madre.Il nostro è stato un amore profondo,caratterizzato da un'intesa perfetta su vari piani,da quello sessuale,a quello intellettuale.Nonostante il fidanzamento,ho iniziato subito ad accorgermi di alcune asperità,silenzi ed assenze strane.Abitando a 200km di distanza,non riuscivo ad avere una completa visione delle cose.Gli anni passano non tranquilli perchè immagino sempre la presenza di altre storie.Questo mi crea insicurezze profonde che non mi fanno sentire degna di essere la sua compagna.Tutto esplode quando le sue condizioni economiche subiscono un tracollo che lo portano secondo me sull'orlo della depressione.Tende a chiudersi,a parlare solo di lavoro.Solo l'aspetto sessuale rimane inalterato.Nei miei confronti diventa sempre più esigente,arriva anche a maltrattamenti verbali e fisici,sottolineando la mia inconcludenza.Comincio ad intuire senza averne le prove che lui si guarda intorno.Devo però precisare,come ho scoperto solo dopo,che x tutto il tempo della nostra storia aveva relazioni sessuali con la sua vicina e con transsessuali.Il gioco al massacro al quale ero sottoposta(non mi lasciava andare via,ma mi trattava con disprezzo e freddezza,facendosi la sua vita)mi ha portato nel 2012 a ricorrere all'uso di farmaci.Finalmente nel 2014 la sua vicina-amante mi racconta tutto:scopro così che aveva almeno 3-4storie in piedi e x una fanciulla trentenne aveva addirittura perso la testa.Decido così di scomparire senza peraltro che lui faccia alcunchè x farmi cambiare idea.Oggi lui vive con la donna che lo ha salvato dal fallimento.Premetto che si tratta di un'amica comune della quale io avevo già in passato sospettato l'intenzione di portarmelo via con la leva del danaro,che lei possiede in abbondanza(lui negava con vigore).Purtoppo non ho ancora avuto il coraggio di mettere la parola fine,quella definitiva che dovrebbe portarmi a riappropriarmi della mia vita:abbiamo cose da riconsegnarci e lui ogni tanto mi invia mail nostalgiche,nelle quali fa riferimento a un personaggio erotico da me creato.Vorrei vedere il sasso che lui è x gettarlo,ma invece continuo a vedere una pietra preziosa.Gli altri uomini che si interessano a me mi sembrano figurine opache e tristi.Sono invidiosa di quella donna che ha rubato il mio posto nel mondo.Consapevole del danno che mi sto facendo,se ne può uscire con l'intelligenza?o sarò x sempre votata alla "solitudine dell'anima"?