Ansia e dolori articolari
Buongiorno, ho 31 anni e ammetto di essere sempre stato un tipo ansioso (durante l'università sentivo perfino lo sfarfallio nel petto prima di un esame). Da un anno a questa parte però il problema è peggiorato. Tutto è iniziato un anno fa, organizzo un viaggio/escursione in Tanzania.... in giugno/luglio 2014 faccio le vaccinazioni previste (epatite A, tetano, febbre gialla...) e subito inizio a stare male...non mi sento in forma come se avessi la febbre, questo fa aumentare l'ansia di aver fatto una cavolata fino ad arrivare allo sfarfallio nel petto. Ovviamente mi agito e penso ci sia un problema anche al cuore. In due settimane però i sintomi passano ed ecco che decido di prendere il primo antibiotico per la profilassi antimalarica (Lariam). Non lo avessi mai fatto, ho subito pensato che sarei stato male e mi è crollato il mondo addosso: tutto inizia con un fortissimo nodo alla gola che, seppur attenuato, ancora non è passato, rigidità muscolare, formicolio, vertigini, fortissimo mal di stomaco, incubi...fino ad arrivare a forti stati d'ansia e insonnia. Per farla breve da un anno sono in cura da uno psicoterapeuta che mi ha aiutato a capire e sempre da un anno assumo delorazepam (4g la mattina 4g il pomeriggio e 8g la sera). La notte riesco a dormire bene ma in modo alterno mi viene addosso una forte stanchezza che non mi lascia in piedi, oppure mi vengono forti dolori agli arti soprattutto alle cosce come se fossero piene di acido lattico. Ho una gran paura di stare male, di avere problemi al cuore.
Scusate se sono stato cosi prolisso ma voi cosa ne pensate? io ho una gran paura...volevo sentire un'altro parere.
Grazie Mille per ogni risposta/suggerimento
Scusate se sono stato cosi prolisso ma voi cosa ne pensate? io ho una gran paura...volevo sentire un'altro parere.
Grazie Mille per ogni risposta/suggerimento
[#1]
Gentile Utente,
da qui e senza conoscerla direttamente non ci è possibile porre alcuna diagnosi, ma dal momento che è già seguito da un anno da un nostro collega ha già ricevuto un inquadramento diagnostico e una valutazione complessiva della sua situazione.
Come mai chiede anche a noi di cosa si può trattare?
E' importante che si fidi e si affidi al collega che la sta seguendo, che esprima a lui i suoi dubbi e anche che gli riferisca che sente la necessità di cercare altrove delle conferme.
Che tipo di psicoterapia sta effettuando?
Per quanto riguarda il farmaco che assume, le è stato prescritto da uno psichiatra?
da qui e senza conoscerla direttamente non ci è possibile porre alcuna diagnosi, ma dal momento che è già seguito da un anno da un nostro collega ha già ricevuto un inquadramento diagnostico e una valutazione complessiva della sua situazione.
Come mai chiede anche a noi di cosa si può trattare?
E' importante che si fidi e si affidi al collega che la sta seguendo, che esprima a lui i suoi dubbi e anche che gli riferisca che sente la necessità di cercare altrove delle conferme.
Che tipo di psicoterapia sta effettuando?
Per quanto riguarda il farmaco che assume, le è stato prescritto da uno psichiatra?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Utente
Gentile Dr.ssa Massaro,
grazie per avermi risposto. Si, il farmaco mi è stato pescritto dallo psichiatra che mi segue. So che è strano essermi rivolto a voi solo che lui mi dice poco niente dei miei sintomi fisici e si focalizza più sull'aspetto psicologico. Credo sia anche giusta come strada da seguire ma volevo sentire un parere da parte vostra perchè alcune volte sto proprio male.
Grazie ancora!
grazie per avermi risposto. Si, il farmaco mi è stato pescritto dallo psichiatra che mi segue. So che è strano essermi rivolto a voi solo che lui mi dice poco niente dei miei sintomi fisici e si focalizza più sull'aspetto psicologico. Credo sia anche giusta come strada da seguire ma volevo sentire un parere da parte vostra perchè alcune volte sto proprio male.
Grazie ancora!
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Le consiglio sicuramente di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la possa sottoporre ad una psicoterapia con orientamento chiaro e frequenza sufficiente a effettuare un lavoro efficace, frequenza come minimo settimanale e non certo mensile.
Le do questo suggerimento anche perchè è preferibile (e avviene perfino nelle strutture pubbliche, che non dispongono di molte risorse) che il professionista che prescrive i farmaci sia distinto da quello che eroga la psicoterapia, per evitare confusione fra i due piani.
Le do questo suggerimento anche perchè è preferibile (e avviene perfino nelle strutture pubbliche, che non dispongono di molte risorse) che il professionista che prescrive i farmaci sia distinto da quello che eroga la psicoterapia, per evitare confusione fra i due piani.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 24/08/2015.
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