Post rottura

Gentili dottori vi scrivo perché avrei bisogno di un consiglio/aiuto..
Ho passato 1 anno e mezzo della mia vita con un ragazzo magnifico, speciale. Prima di incontrarlo ho sofferto di attacchi di panico e da quando è arrivato a prendersi cura di me e ad amarmi è tutto sparito. Siamo stati in simbiosi, era innamorato follemente di me, faceva di tutto. Non eravamo di quelle coppie "normali" ...eravamo uniti da far paura! Ci sentivamo ogni secondo e ci amavamo come non esistesse nessun altro all'infuori di noi... Morale della favola abbiamo iniziato a litigare di più ma sempre normalmente...(due caratteri diversi prendon fuoco facilmente) e dubito esistano coppie che non lo facciano, anzi secondo me fa bene confrontarsi. E lui verso maggio ha iniziato a cambiare, a essere freddo, a trovare un ogni banale discussione (non accesa) il motivo per lasciarmi e quando io stavo male e piangevo tornava (per pena). Per poi lasciarmi definitivamente a giugno. Ho passato periodi terribili, un incubo, pianti, notti insonni, giornate senza mangiare. Poi una sera, dopo 20 giorni, ci siamo rincontrati, ci siamo baciati ed è scattata la scintilla nuovamente. Ci siamo rimessi e lui mi amava più di prima, veniva da me a tutte le ore e mi trattava come fossi chissà cosa. Dopo due settimane mi lascia di nuovo. È passato più di un mese e io sono a pezzi... Sto male veramente la notte mi sveglio di continuo e dormo male, lui nel frattempo di sta divertendo con altre ragazze e sta facendo la bella vita, io invece sto male, le ho provate tutte per farlo tornare, tutte. Mi sono aggrappata con le unghie e nonostante mi abbia ferita e trattata male lo amo ancora. Mi fa molto male vedere che mi rimpiazza facilmente mentre io neanche dormo più.... Vi chiedo, è normale stare così male dopo più di un mese? Sono a pezzi davvero, basta un niente per farmi scoppiare a piangere, una foto, un messaggio vecchio.... Una sua foto su Facebook...

Ah preciso che lui mi ha lasciata perché vuole stare libero (così dice) quando poi io non gli ho mai impedito nulla, gli ho detto "se stai con me sei libero di fare ciò che vuoi tranne che sentirti con altre o uscirci". Per il resto nulla. Ha detto che fidanzato stava male... Credevo fosse il primo periodo doloroso e che poi passasse invece no, il dolore c'è sempre, solo che si impara a conviverci. Però fa male piangere ogni giorno, stare male... Sorridere e poi ricordarsi i momenti assieme e tornare triste. Vivo in uno stato perenne di tristezza e con un magone allo stomaco. Vorrei solo che passasse tutto...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

Non è molto chiaro come siete arrivati alla crisi e a litigare spesso fino alla rottura.
In ogni caso può essere normale stare male dopo solo un mese dalla separazione dalla persona cui si vuole bene.
Accenni a problemi d ansia e panico che sembrano spariti con l arrivo di questo ragazzo. Prima avevi fatto qualcosa pe trattarli?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Non è chiaro come siamo arrivati ai litigi perché non lo so neanche io, non è chiaro neanche a me. Posso prendermi le mie colpe ma si litiga in due, litigi normali diciamo, come può averli qualsiasi coppia. Ultimamente sembrava litigasse apposta per trovare un pretesto per mollarmi. In breve i miei attacchi li avevo ogni giorno alla stessa ora 21:30 di sera, e a volte si manifestavano anche la notte con sensazione fortissima di due mani che stringevano il collo, evitavo di salire in auto perché mi faceva agitare parecchio ed evitavo di uscire perché mi faceva lo stesso effetto stare in mezzo alla folla. Il mio medico di base mi ha prescritto valpinax per lo stomaco poiché l'ansia mi stava uccidendo coi crampi fortissimi e ignatia (questa omeopatica invece) per rabbia repressa, lutti etc... E c'erano periodi (meglio dire giorni) che stavo anche benino, ma giorni in cui tornavo a stare male. Piangevo per tutto e mi chiudevo al buio in camera... Fino a quando ho conosciuto il mio ex...
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Utente
Utente
Gli attacchi di cui parlo io duravano al massimo mezz'ora, nella quale sentivo come primo sintomo la tachicardia fortissima, poi nodo alla gola, difficoltà a deglutire, tremolio a mani e piedi, sensazione di avere i polmoni pieni e non riuscire a respirare altra aria, giramenti di testa, cedimenti alle gambe, confusione... E quando tutto questo incubo nel giro di mezz'ora spariva rimaneva per mesi e mesi l'ansia generalizzata che ogni giorno mi dava un dolore diverso o un sintomo diverso. Ad esempio un giorno mi svegliavo che non riuscivo a respirare, l'altro giorno ancora con il nodo alla gola non riuscendo a deglutire la saliva... Insomma quando non avevo gli attacchi di panico ero accompagnata dall'ansia che a parer mio era nata senza un motivo preciso perché non ho subito shock nè altro. E ora anche se sembra di essere uscita dal peggio sono rimasta molto fragile, quando capita qualcosa non sono una persona forte. Mio papà ha avuto un incidente non grave e al pronto soccorso ci siamo finiti insieme (io con il Valium in barella dallo spavento per aver saputo che era successo l'incidente), oppure una banale interrogazione, una visita dalla Fisiatra mi rendono ansiosa a 3mila! Dormo malissimo le sere prima e mi si chiude lo stomaco. È brutto vivere con questa paura perenne.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
L'amore è un potente detonatore dell'inconscio, tanto che chi ama si trova a svelare al partner qualcosa di se che neppure lei stessa conosce.

Il suo malessere di adesso, oltre alla sofferenza per la fine di questo amore, è data dal malessere del suo passato.
Dai suoi attacchi di panico non risolti davvero...


Lei aveva adoperato la sua coppia come balsamo per le sue ferite, come anti depressivo, come ansiolitico...

La fusione, simbiosi di cui parla, serve per non reggere la distanza per non stere davvero bene con se stessi.

Consideri che un amore che non guarisce, cosa che spesso accade, quando giunge e termine, riporta in superficie nuove ed antiche ferite.

Ed il dopo è solitamente peggio del prima.

Non ci dice nulla della sua famiglia d'origine, della sua infanzia, degli amori pregressi....dei suoi hobby, passioni...altro.

Spero che adesso suo padre stia meglio.

Si faccia aiutare, sooltanto così può guarire davvero.

Consulti queste due letture potrebbero aiutarla a capire

http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Puo' considerarsi fortunata perche' questo ragazzo, nonostante i tentativi da Lei fatti per farlo tornare sui suoi passi, e' stato molto leale con Lei.
Questo, se inizialmente puo' essere stato un trauma l'aiutera' a non cullarsi in speranze vane. E a stare male, forse nella speranza inconsapevole che il Suo stare male lo riporti da Lei.
Si scrolli di dosso questa speranza. Il ragazzo ha agito e parlato in modo trasparente.
Riguardo al "tempo" per dimenticare, un mese non e' nulla. Occorrera' di piu'. Ma occorrera' soprattutto la Sua volonta' di voltare pagina!
I migliori auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Gentilissime dottoresse, vi ringrazio per le risposte. L'unica cosa di cui ho bisogno adesso e che voglio è dimenticare, dimenticarlo. Sono stanca di stare continuamente male, di piangere e non dormire. Voglio stare bene. Ma non riesco purtroppo... Non so come fare e vi assicuro che lo voglio con tutta me stessa