Depressione e ripresa...

Gentili Dottori,
dopo alcuni anni che mi hanno portato ad una sindrome ansioso depressiva, ho dovuto far ricorso alla paroxetina ed al consulto psicologico...era una cosa quasi annunciata, in quanto i primi squilli li avevo avuti in passato, senza però dare ascolto al mio disagio, pensando di farcela da solo ed ora eccomi qua a due mesi da quella brutta crisi dalla quale sembra che piano piano (anche se credo sarà ancora lunga) la "riemersione" dall'apnea stia avvenendo .Non sopportavo nemmeno la presenza dei miei genitori, persone a me carissime, non mangiavo e sembravo una "canna al vento", zero voglia di tutto...
oggi: ho il disagio sociale nella "folla" che era presente anche prima ma è più leggero, ansia, anch'essa più leggera, quando in effetti sento delle situazioni stressanti,anche potenzialmente, difficoltà a dormire ed ancora non ho ritrovato l'entusiasmo di prima..
vi chiedo:1)sento di essere una persona diversa rispetto a prima per certi versi, può essere che certe crisi e certe medicine possano effettivamente "modificare" la personalità, ed in genere la nostra vita ?
inoltre, 2)quando sono in giro , passo da certi posti e magari sento degli odori, vedo delle persone conosciute in passato, mi sembra di rivivere alcune situazioni accadute anche 20 anni fa....
questo "refreshing" può essere positivo, inteso come un "ritrovare me stesso" o magari è solo una sorta di nostalgia?
Ringrazio tutti coloro che mi presteranno attenzione.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

quando una persona inizia a soffrire di un disturbo psicopatologico, possono modificarsi alcuni equilibri che fino ad allora avevano funzionato.
Per quanto riguarda la seconda domanda, non darei importanza, si tratta di semplici ricordi o associazioni.

Che tipo di terapia sta seguendo con lo psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
La terapia farmacologica è stata effettuata congiuntamente alla terapia farmacologica?

È stato seguito da uno psichiatra e da uno psicologo?


Lei parla di consulto psicologico, che non equivale a terapia...

É stato seguito da uno psicologo?
Se si per quanto tempo?

Oltre il sintomo non ci dice nulla di se:
Amori, passioni, lavoro, rete sociale, famiglia, vita sessuale..

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Egregio Signore,
Mi complimento anzitutto per il Suo atteggiamento positivo. Nella depressione non e' sempre facile guardare avanti anche se sussistono dei piccoli fastidi.
Questo e' senz'altro dovuto al miglioramento del Suo umore.
Purtroppo gli psicofarmaci hanno degli effetti collaterali, molto individuali peraltro, che con il tempo si attenuano. Lasciando il posto ai soli benefici che apportano.
Parli di questi effetti collaterali che la disturbano con lo psichiatra che La tiene in cura, lui potra' renderla edotta nello specifico.
Riguardo alla possibilita' che tali farmaci possano "cambiare la personalita" puo' stare tranquillo.
Essi apportano sostanze che modulano la Sua percezione delle emozioni e la Sua reazione ad esse. Tutto qui.
Stia tranquillo e si affidi
Ci faccia sapere!
I migliori auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Grazie per l'interesse!
Si ho fatto delle sedute settimanali per circa 2 mesi, dall'inizio del problema fino alla chiusura estiva di agosto, da entrambi, psicologo e psichiatra.
Personalmente, posso dire di non aver condotto per qualche anno una vita molto soddisfacente: a causa dei problemi di mia madre ho dovuto presentare le dimissioni da lavoro ed in pratica non ho avuto una vita sociale e di coppia, essendo alle prese con questo problema ed anche quando sembrava esserci per lei una ripresa, non avevo grandi voglie di uscire o socializzare . Tutto questo fino a 2 mesi fa, quando mi arrivò il salato conto e cominciai a stare molto male.
Con lo psicologo c'erano i soliti colloqui face to face nei quali mi veniva chiesto di parlare dei miei problemi e di descrivere la mia settimana, che a dire il vero non poteva essere molto "piena" stando male...ed i soliti consigli di essere positivo e quant'altro...
Lo psichiatra mi ha detto che per l'ansia ci sono anche delle caratteristiche personali che mi portano a questo problema e mi ha sconsigliato categoricamente di accedere alle benzod. se non nei casi diciamo urgenti...però quando arriva lo stato ansioso è davvero dura...
Quest'ultima cosa è confermata dal fatto che sto assumendo il lendormin e vi assicuro che senza non si dorme...però, spero nella prossimità di cercare lo "sganciamento" da quest'ultimo...
Oggi, inteso come periodo, mi sembra quasi un anno zero dal quale mettere la prima marcia e ricominciare e ci sono dei giorni nei quali sto meglio ed altri che sto peggio ma vorrei riprendere a vivere normalmente, cosciente del fatto che il percorso non sarà breve...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Egregio Signore,
Mi complimento ancora per la consapevolezza che dimostra.
Il percorso non sara' breve ma certamente con le terapie si sentira' meglio e il resto verra' da solo: Intendo una vita sociale che la faccia essere piu' sereno.
Ci mandi Sue notizie se vuole!
I migliori saluti.