Mi sono innamorato di un amico...
Gentile Utente,
come mai era accaduto questo?
La sua condizione di "sostanziale solitudine" perdura ancora o adesso è riuscito ad intessere altri legami con altre persone al di fuori di questo amico?
Cosa fa nella vita? Come occupa le sue giornate? E i momenti liberi? Quali sono i suoi interessi?
<<Non ho mai avuto una relazione stabile con una donna, solo qualche infatuazione platonica in passato>>
Questo per quali motivi?
Come giudica attualmente lo stato del suo umore?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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D'altronde non ha torto, se il suo amico non prova la stessa attrazione per lei senz'altro non c'è granchè da fare purtroppo. Può scegliere se parlargliene, questo dipenderà da quanto lei voglia esporsi, tenendo presente che la sua autenticità potrebbe destabilizzare il vostro equilibrio, se lui non prova lo stesso sentimento.
La cosa che credo fondamentale è riflettere sulla sua omosessualità, in modo che possa integrarla in sè è vivere il suo presente potendo essere se stesso.
Questo non risolverà la sofferenza degli amori non ricambiati, che piano piano passerà a volte in modo più indolore a volte lasciando qualche cicatrice.
Ma accettarsi sarà indispensabile per essere libero. Sarà il modo per farsi nuovi amici e non sentirsi più solo. Sarà il modo per cercare la persona che potrà finalmente ricambiarla, con la quale vivere la sua passionalità carnale e non più solo platonica.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Info@enricodesanctis.it
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
La "vicinanza" emozionale fra due persone, unita alla solitudine, puo' portare a formulare dei desideri che il rapporto possa diventare quel qualcosa di "totalizzante" che si desidera.
Ma non e' detto che ampliare una amicizia verso qualcosa di fisico sia una buona strada, ne' per Lei e ne' per l'amicizia.
Si consulti con qualche esperto e soprattutto ci rifletta.
Potrebbe essere un "salto nel vuoto" o una "banalizzazione" di qualcosa che sembra nato su altre basi.
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
D'altra parte potrebbe essere che lei sia sempre stato omosessuale, ma che, per problemi nella socializzazione, nel venire allo scoperto o di altro tipo lei si sia sempre negato questo lato di sé.
Perciò nello specifico io cercherei di non dare più di tanta importanza all'infatuazione che sta attraversando. Il problema non è quello, perché di solito le cotte (adolescenziali) servono per crescere e imparare a conoscersi, non per trovare l'amore della propria vita.
Piuttosto, mi guarderei d'attorno e mi darei da fare per allargare la cerchia di frequentazioni.
Come mai ha accettato di avere una vita affettiva per niente soddisfacente, finora?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
la solitudine è un tratto distintivo che mi accompagna sin dall'infanzia. Anche da piccolo, non sono mai riuscito ad avere più di uno o due amichetti e tendevo ad avere con loro un rapporto totalizzante. Ricordo, pure da bambino, di esser stato geloso se uno dei miei amichetti si concentrava su altre amicizie e, com'è accaduto spesso, finiva per snobbarmi. L'adoloscenza è stata molto brutta dal punto di vista delle amicizie, lì ho veramente sperimentato la solitudine totale e sentimenti di diffidenza, per esempio, verso i miei compagni di scuola. Purtroppo, tale diffidenza era giustificata da atteggiamenti di cattiveria nei miei confronti da parte loro, di umiliazione, in particolare da parte di un compagno, che mi sono portato dietro dalle elementari sino a metà delle scuole superiori. Questi, che era geloso di me perché ero bravo a scuola, mentre lui, nonostante le forti aspettative dei genitori, era un pessimo studente, non perdeva occasione per mettermi in cattiva luce con gli altri e sovente ci riusciva... Negli anni dell'università, ho avuto una vita sociale un po' più intensa, con maggiori frequentazioni, ma non sono riuscito a costruire nessun rapporto solido. L'unica amicizia di quel periodo, con cui condividevo tutto, l'ho sostanzialmente persa quando si è trasferito molto lontano per lavoro; non abbiamo mai smesso di sentirci, ma non ci siamo potuti più frequentare come prima... e lì sono rimasto di nuovo solo, con tanti conoscenti, ma nessun vero amico vicino. Fin quando non ho conosciuto questo ragazzo, per cui sento di provare sentimenti ben superiori all'amicizia.
anch'io sono convinto di non aver raggiunto un'adeguata maturazione affettiva e sessuale. In effetti, non ho mai vissuto le esperienze significative di tanti adolescenti e poi su su. Non mi sono mai confrontato con i coetanei sulle misure del pene, non mi sono mai masturbato con un compagno o più, poi non ho avuto l'esperienza del primo bacio, dei primi petting con una donna, del primo rapporto sessuale completo... Ho scoperto la masturbazione a 18 anni, tutt'ora la pratico. Ho avuto recentemente rapporti fisici con ragazzi, ma evitando il coito fatto o ricevuto.
Ci aveva mai pensato?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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