Fine di una relazione molto importante
Cari dottori,
esattamente 2 anni fa' ho messo fine alla relazione piu importante della mia vita, l uomo che ho amato da morire e con il quale ho avuto una figlia, ma del quale purtroppo mi stancai relativamente presto e ammetto di esserci rimasta per anni per una sorta di comodita'. Ma nel bene e nel male, eravamo uniti in maniera viscerale.
Da esattamente 2 anni ora sono un'eterna indecisa, non mi piace mai nessuno veramente, tengo in ballo la gente e non smetto di sentirmi in colpa. Sono arrivata a pensare che forse mai nessuno mi piacera quanto mi e'piaciuto lui, era quasi perfetto sotto molti punti di vista, eccetto un paio di cose intollerabili. Gli ultimi tempi furono cruenti e mi fece molto male, fisicamente e moralmente. Lo conobbi che avevo 22 anni e fu subito l amore della mia vita. Non ho mai piu provato quell emozione purtroppo, sono arrivata a pensare che forse solo lui poteva fare x me.
Mi sento molto turbata perche al momento ho un ragazzo ma so di essere estremamente ambivalente, lo voglio ma non troppo, non mi piace poi cosi tanto ma e'il meglio che ci sia in circolazione.
Cio che voglio chiedere e'questo, non riesco nemmeno a dormire la notte con l ansia che mi provocano codesti pensieri: per quanto il trauma possa essere stato grande, l'amore e la sofferenza col mio ex finita nel 2013, cio non puo precludere il fatto che io sia capace a vivere relazioni intime e durature adesso, vero?? Cioe la mia capacita e'sempre li', vero?? Per quanto possa essere cambiata io.
Vi prego di aiutarmi, questo nuovo ragazzo e'speciale anche se non mi sento innamorata in senso letterale, lo tengo in ballo da 3 mesi, e'andato in depressione, voglio riuscire a star bene con lui anche se non e'speciale quanto lo era il mio ex.
Non voglio passare l intera esistenza a rincorrere il fantasma di un uomo ideale che non esiste. Voglio una relazione decente con questo ragazzo che merita, ma sento che percepisce la mia incertezza.
esattamente 2 anni fa' ho messo fine alla relazione piu importante della mia vita, l uomo che ho amato da morire e con il quale ho avuto una figlia, ma del quale purtroppo mi stancai relativamente presto e ammetto di esserci rimasta per anni per una sorta di comodita'. Ma nel bene e nel male, eravamo uniti in maniera viscerale.
Da esattamente 2 anni ora sono un'eterna indecisa, non mi piace mai nessuno veramente, tengo in ballo la gente e non smetto di sentirmi in colpa. Sono arrivata a pensare che forse mai nessuno mi piacera quanto mi e'piaciuto lui, era quasi perfetto sotto molti punti di vista, eccetto un paio di cose intollerabili. Gli ultimi tempi furono cruenti e mi fece molto male, fisicamente e moralmente. Lo conobbi che avevo 22 anni e fu subito l amore della mia vita. Non ho mai piu provato quell emozione purtroppo, sono arrivata a pensare che forse solo lui poteva fare x me.
Mi sento molto turbata perche al momento ho un ragazzo ma so di essere estremamente ambivalente, lo voglio ma non troppo, non mi piace poi cosi tanto ma e'il meglio che ci sia in circolazione.
Cio che voglio chiedere e'questo, non riesco nemmeno a dormire la notte con l ansia che mi provocano codesti pensieri: per quanto il trauma possa essere stato grande, l'amore e la sofferenza col mio ex finita nel 2013, cio non puo precludere il fatto che io sia capace a vivere relazioni intime e durature adesso, vero?? Cioe la mia capacita e'sempre li', vero?? Per quanto possa essere cambiata io.
Vi prego di aiutarmi, questo nuovo ragazzo e'speciale anche se non mi sento innamorata in senso letterale, lo tengo in ballo da 3 mesi, e'andato in depressione, voglio riuscire a star bene con lui anche se non e'speciale quanto lo era il mio ex.
Non voglio passare l intera esistenza a rincorrere il fantasma di un uomo ideale che non esiste. Voglio una relazione decente con questo ragazzo che merita, ma sento che percepisce la mia incertezza.
[#1]
Gentile Utente,
Le sue difficoltà relazionali potrebbero trovare proficuo ascolto in una relazione terapeutica con un esperto psicoterapeuta. Il suo medico di base o uno specialista psichiatra potrebbero consigliarle dei blandi rimedi per favorire il sonno notturno. La situazione va comunque valutata parlandone da vicino con uno specialista del settore. Sposto il suo consulto in area psicologia dove potrà avere il parere qualificato di altri Colleghi.
Cordiali saluti
Le sue difficoltà relazionali potrebbero trovare proficuo ascolto in una relazione terapeutica con un esperto psicoterapeuta. Il suo medico di base o uno specialista psichiatra potrebbero consigliarle dei blandi rimedi per favorire il sonno notturno. La situazione va comunque valutata parlandone da vicino con uno specialista del settore. Sposto il suo consulto in area psicologia dove potrà avere il parere qualificato di altri Colleghi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile Utente,
mi pare di capire che in effetti il fantasma del Suo ex sia proprio lì dove Lei vuol continuare a tenerlo. A che cosa Le serve? Ha detto di aver avuto bisogno per comodità... che cosa intende? Adesso ne ha ancora bisogno?
Secondo Lei che cosa Le impedisce di cominciare una storia con l'altro uomo che sta frequentando? Di solito situazioni del genere sono dettate da un certo perfezionismo... tipico delle persone ansiose.
Ma come Lei stessa ha detto la perfezione non esiste.
Forse dovrebbe affrontare la problematica con uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Cordiali saluti,
mi pare di capire che in effetti il fantasma del Suo ex sia proprio lì dove Lei vuol continuare a tenerlo. A che cosa Le serve? Ha detto di aver avuto bisogno per comodità... che cosa intende? Adesso ne ha ancora bisogno?
Secondo Lei che cosa Le impedisce di cominciare una storia con l'altro uomo che sta frequentando? Di solito situazioni del genere sono dettate da un certo perfezionismo... tipico delle persone ansiose.
Ma come Lei stessa ha detto la perfezione non esiste.
Forse dovrebbe affrontare la problematica con uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le risposte.
Lasciai il mio ex in quanto troppo possessivo e opprimente, ma a distanza di 2 anni mi rendo conto che lui in realta' e'il massimo per i miei canoni, era quasi "l ideale".
Il problema e'che mi ritrovo a paragonare ogni uomo col mio ex e con le emozioni che provavo all epoca e dunque mi sento delusa e poco interessata. Nessuno pare che lo superi.
Ci sono stata per comodita (col mio ex), nel senso che avendo una bambina non avevo voglia di separarmi e vedermela da sola in tutto, dunque per motivi materialistici devo dire....
Ora sono bloccata perennemente in una situazione di stallo, il mio attuale nuovo ragazzo percepisce le mie incertezze e ci soffre tantissimo, anch io soffro devo dire.
Cmq voglio restare con questo ragazzo, seppur cercando di mantenere i miei "spazi", nel senso non vorrei ritrovarmi ancora in una situazione morbosa e opprimente.
Lasciai il mio ex in quanto troppo possessivo e opprimente, ma a distanza di 2 anni mi rendo conto che lui in realta' e'il massimo per i miei canoni, era quasi "l ideale".
Il problema e'che mi ritrovo a paragonare ogni uomo col mio ex e con le emozioni che provavo all epoca e dunque mi sento delusa e poco interessata. Nessuno pare che lo superi.
Ci sono stata per comodita (col mio ex), nel senso che avendo una bambina non avevo voglia di separarmi e vedermela da sola in tutto, dunque per motivi materialistici devo dire....
Ora sono bloccata perennemente in una situazione di stallo, il mio attuale nuovo ragazzo percepisce le mie incertezze e ci soffre tantissimo, anch io soffro devo dire.
Cmq voglio restare con questo ragazzo, seppur cercando di mantenere i miei "spazi", nel senso non vorrei ritrovarmi ancora in una situazione morbosa e opprimente.
[#4]
Gentile Utente,
Quanta sofferenza nelle sue parole, sembra incatenata in un passato ingombrante e, forse, scarsamente elaborato ed irrisolto, ed un presente che non riesce a decollare.
Se non ho capito male il suo ex era perfetto da tanti punti di vista, se non per la possessività che le rendeva la coppia invivibile.
Giusto?
Spesso da legami di questo genere si tenta la fuga...perché "mantener la giusta distanza" in amore è la strategia vincente per far diventare gli amori longevi.
Legga, a tal proposito, Questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5888-per-sempre-o-ti-odio-la-giusta-distanza-per-fare-funzionare-un-rapporto-di-coppia.html
Poi mi sembra esserci un conflitto tra "idealità e realtà"
È possibile che lei nel tempo abbia idealizzato questo partner...ricordando adesso soltanto le cose buone e paragonandolo ai nuovi pretendenti....
Contro l'idelizzazione nessun principe azzurro sarà mai all'altezza del ruolo....se prima non fa chiarezza dentro di se, come diceva il dr. Martiadis, con l'aiuto di un clinico competente ed empatico.
Consideri, gentile Utente, che siamo davvero pronti per un nuovo amore se riusciamo a fare a meno dei "luoghi della memoria", scenari della relazione già conclusa, luogo dove abbiamo vissuto emozioni che ancora ci condizionano ..
Lei lo è davvero?
Provi a rispondere a queste domande e mentre risponde, mi dica a chi associa la risposta:
Desidera ancora i suoi baci?
Desidera ancora dormire tra le sue braccia?
È oggetto del suo desiderio?
Desidera fare l'amore con lui?
Desidera ancora parlare e fantasticare sul vostro futuro?
Fesidera fare mille cose pazze, insolite, magiche ....o almeno dieci?
La voce del suo partner le accende le giornate?
Le fa scoppiare il cuore?
La sua presenza la completa?
La appaga?
La sua assenza la strazia?
Spero di averle offerto degli spunti di riflessione, un caro augurio per tutto.
Quanta sofferenza nelle sue parole, sembra incatenata in un passato ingombrante e, forse, scarsamente elaborato ed irrisolto, ed un presente che non riesce a decollare.
Se non ho capito male il suo ex era perfetto da tanti punti di vista, se non per la possessività che le rendeva la coppia invivibile.
Giusto?
Spesso da legami di questo genere si tenta la fuga...perché "mantener la giusta distanza" in amore è la strategia vincente per far diventare gli amori longevi.
Legga, a tal proposito, Questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5888-per-sempre-o-ti-odio-la-giusta-distanza-per-fare-funzionare-un-rapporto-di-coppia.html
Poi mi sembra esserci un conflitto tra "idealità e realtà"
È possibile che lei nel tempo abbia idealizzato questo partner...ricordando adesso soltanto le cose buone e paragonandolo ai nuovi pretendenti....
Contro l'idelizzazione nessun principe azzurro sarà mai all'altezza del ruolo....se prima non fa chiarezza dentro di se, come diceva il dr. Martiadis, con l'aiuto di un clinico competente ed empatico.
Consideri, gentile Utente, che siamo davvero pronti per un nuovo amore se riusciamo a fare a meno dei "luoghi della memoria", scenari della relazione già conclusa, luogo dove abbiamo vissuto emozioni che ancora ci condizionano ..
Lei lo è davvero?
Provi a rispondere a queste domande e mentre risponde, mi dica a chi associa la risposta:
Desidera ancora i suoi baci?
Desidera ancora dormire tra le sue braccia?
È oggetto del suo desiderio?
Desidera fare l'amore con lui?
Desidera ancora parlare e fantasticare sul vostro futuro?
Fesidera fare mille cose pazze, insolite, magiche ....o almeno dieci?
La voce del suo partner le accende le giornate?
Le fa scoppiare il cuore?
La sua presenza la completa?
La appaga?
La sua assenza la strazia?
Spero di averle offerto degli spunti di riflessione, un caro augurio per tutto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
>>> per quanto il trauma possa essere stato grande, l'amore e la sofferenza col mio ex finita nel 2013, cio non puo precludere il fatto che io sia capace a vivere relazioni intime e durature adesso, vero??
>>>
Rilegga i titoli che ha dato ad alcuni suoi consulti passati:
- Bisogno di distanza nella coppia
- Comunicazione nella coppia
- Paura delle relazioni sentimentali
- Terrore di essere dominata e perdere la libertà
Pensa che la sua difficoltà a vivere l'intimità della relazione sia stata minata dalla fine della relazione a cui si riferisce?
Oppure tale difficoltà è sempre stata una costante, nella sua vita?
>>>
Rilegga i titoli che ha dato ad alcuni suoi consulti passati:
- Bisogno di distanza nella coppia
- Comunicazione nella coppia
- Paura delle relazioni sentimentali
- Terrore di essere dominata e perdere la libertà
Pensa che la sua difficoltà a vivere l'intimità della relazione sia stata minata dalla fine della relazione a cui si riferisce?
Oppure tale difficoltà è sempre stata una costante, nella sua vita?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Utente
Gentile dott. Santonocito,
ottima domanda la sua. Devo dire che la costante nella mia vita, fino all eta'di 24 anni (ora ne ho 30), e'stato un forte sentimento di abbandono che mi costringeva a "mettermi con chiunque" per non stare da sola, non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto senza il mio ragazzo dell epoca. Vinta la paura, ci sono rimasta cmq col mio ex "per comodita", ma la mia voglia di liberta e'stata incontenibile. Dal 2013 dunque scappo da qualunque relazione perche mi sento in trappola.
Ma inizio a stancarmi e ovviamente mi piace l affetto, la vicinanza, la relazione, senza pero dover rinunciare ad autodeterminarmi.
Ne verro fuori da queste perenni incertezze?? Non trovo pace ne equilibrio.
ottima domanda la sua. Devo dire che la costante nella mia vita, fino all eta'di 24 anni (ora ne ho 30), e'stato un forte sentimento di abbandono che mi costringeva a "mettermi con chiunque" per non stare da sola, non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto senza il mio ragazzo dell epoca. Vinta la paura, ci sono rimasta cmq col mio ex "per comodita", ma la mia voglia di liberta e'stata incontenibile. Dal 2013 dunque scappo da qualunque relazione perche mi sento in trappola.
Ma inizio a stancarmi e ovviamente mi piace l affetto, la vicinanza, la relazione, senza pero dover rinunciare ad autodeterminarmi.
Ne verro fuori da queste perenni incertezze?? Non trovo pace ne equilibrio.
[#7]
Utente
Gentile dottoressa Randone,
il mio ex storico era di una rara bellezza e aveva tante qualita, anche se era eccessivamente geloso e piuttosto autoritario. La verita e'che a un certo punto mi sono stancata di lui, nonostante cmq si stesse abbastanza bene insieme.
Lo lasciai per potermi finalmente la liberta e l autodeterminazione che non avevo mai avuto (a 28 anni) e convinta che ne avrei trovati tanti di meglio, se mai mi fosse tornata la voglia di avere una storia seria.
Ora e'da 2 anni che vivo in uno strano limbo, nessuno mi piace poi cosi tanto quanto il mio ex all epoca, tendo a sentirmi in trappola e a mettere paletti, il mio attuale ragazzo e'molto infelice e non vorrei perderlo.
Vorrei una famiglia un giorno, in cui pero ci sia un po'di spazio, non so spiegarlo ne quantificarlo pero.
il mio ex storico era di una rara bellezza e aveva tante qualita, anche se era eccessivamente geloso e piuttosto autoritario. La verita e'che a un certo punto mi sono stancata di lui, nonostante cmq si stesse abbastanza bene insieme.
Lo lasciai per potermi finalmente la liberta e l autodeterminazione che non avevo mai avuto (a 28 anni) e convinta che ne avrei trovati tanti di meglio, se mai mi fosse tornata la voglia di avere una storia seria.
Ora e'da 2 anni che vivo in uno strano limbo, nessuno mi piace poi cosi tanto quanto il mio ex all epoca, tendo a sentirmi in trappola e a mettere paletti, il mio attuale ragazzo e'molto infelice e non vorrei perderlo.
Vorrei una famiglia un giorno, in cui pero ci sia un po'di spazio, non so spiegarlo ne quantificarlo pero.
[#8]
>>> Ne verro fuori da queste perenni incertezze?? Non trovo pace ne equilibrio.
>>>
Certamente non attraverso consigli ricevuti online. Né risposte tipo: "Stia tranquilla, ne verrà fuori" le sarebbero parimenti utili.
Il suo sembra un problema strutturale, più tipico dell'età adolescenziale che di quella adulta, segno che una parte di lei ancora non è riuscita a maturare o a superare antiche paure. Sempre in balia del dilemma fra estremo bisogno di dipendenza ed estrema paura di affidarsi.
Come le è già stato fatto presente, il suo problema andrebbe trattato in sede psicoterapeutica.
>>>
Certamente non attraverso consigli ricevuti online. Né risposte tipo: "Stia tranquilla, ne verrà fuori" le sarebbero parimenti utili.
Il suo sembra un problema strutturale, più tipico dell'età adolescenziale che di quella adulta, segno che una parte di lei ancora non è riuscita a maturare o a superare antiche paure. Sempre in balia del dilemma fra estremo bisogno di dipendenza ed estrema paura di affidarsi.
Come le è già stato fatto presente, il suo problema andrebbe trattato in sede psicoterapeutica.
[#10]
Purtroppo per problemi oltre una certa importanza, come sembra essere il suo, si tratta di un'illusione. L'autocura psicologica attraverso internet è un po' come tentare di arricchirsi giocando nei siti di poker.
Del resto se lei ha difficoltà ad affidarsi, è ipotizzabile che la sua non sia tanto una difficoltà di tipo economico (le risorse si possono trovare, quando si è convinti che una cosa sia imprescindibile), ma piuttosto una manifestazione del suo problema, che la porta a tentare di controllarsi e quindi a non fidarsi nel cedere tale controllo ad altri (il terapeuta).
Qui potrà trovare un tipo opposto di spunti, che le spiegano il perché di quanto le sto dicendo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3551-psicologo-devo-proprio-andarci-di-persona-perche-non-potete-aiutarmi-online.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5622-the-google-university-ricerche-online-e-falso-senso-di-conoscenza.html
D'altra parte non deve disperare: occorre sfatare il mito secondo cui la psicoterapia debba necessariamente essere dispendiosa. Esistono forme di terapia breve adatte alla maggior parte delle tasche. Ma occorre essere convinti, altrimenti meglio aspettare.
Le faccio molti auguri
Del resto se lei ha difficoltà ad affidarsi, è ipotizzabile che la sua non sia tanto una difficoltà di tipo economico (le risorse si possono trovare, quando si è convinti che una cosa sia imprescindibile), ma piuttosto una manifestazione del suo problema, che la porta a tentare di controllarsi e quindi a non fidarsi nel cedere tale controllo ad altri (il terapeuta).
Qui potrà trovare un tipo opposto di spunti, che le spiegano il perché di quanto le sto dicendo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3551-psicologo-devo-proprio-andarci-di-persona-perche-non-potete-aiutarmi-online.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5622-the-google-university-ricerche-online-e-falso-senso-di-conoscenza.html
D'altra parte non deve disperare: occorre sfatare il mito secondo cui la psicoterapia debba necessariamente essere dispendiosa. Esistono forme di terapia breve adatte alla maggior parte delle tasche. Ma occorre essere convinti, altrimenti meglio aspettare.
Le faccio molti auguri
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.8k visite dal 19/08/2015.
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