Momento difficile per più motivi. umore basso

Buonasera,
sto attraversando un momento difficile. Il rientro dalle ferie è davvero molto duro. In vacanza sento di avere avuto un assaggio di libertà. Ho visto posti nuovi, immersi nella natura, mi sono riconciliato con il mio tanto amato mare, la sera ho conosciuto persone nuove, riso e scherzato fino all'alba. Sì, mi piace lasciarmi andare la sera, lo ammetto, e trasgredire un po' (Senza esagerare), e conoscere persone nuove (cosa che qui in città accade assai di rado).
Poi, il rientro: tutto qui è quieto e sciapo, e mi sta stretto.
Oggi è stato il primo giorno di lavoro. Oltre alla difficoltà di riadattamento, ho ricevuto la pessima notizia di non essere stato promosso, a differenza di una mia "pari". Non sono uno che si dà senza limiti nel lavoro. Mi impegno, anche tanto, ma quando arriva l'orario di uscita, spengo e preferisco far altro (anche solo farmi un giro per il centro). Inoltre, non sono accondiscendente e leccapiedi, ed in passato ci sono stati screzi con i superiori (senza che mai io abbia trasceso nel comportamento e nel linguaggio, però). Insomma, sgomito sempre per salvaguardare la mia libertà.
Con questa mancata promozione, ho avuto la conferma di non essere desiderato a lavoro. Anche se da una parte la mancata promozione mi da più libertà (meno responsabilità), dall'altra me ne dà di meno. Nel mio posto di lavoro, se ad un certo punto ti reputano poco proficuo, cercano il modo di allontanarti. Sento che la mia posizione lavorativa è labile, e non mi offre adeguate sicurezze per il passo che da tempo vorrei fare, ossia andare via di casa, preferibilmente comprando un piccolo appartamento.
Sono davvero demotivato in tutto. Mi sento inscatoltao in un presente monotono e poco appagante, e frenato da pessime prospettive future.
Cosa mi sta succedendo?
Vi ringrazio molto in anticipo.

[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Capisco che ora sia abbattuto per la delusione e per tutte le considerazioni che sta facendo, ma secondo lei che cosa è accaduto nel gruppo di lavoro davvero?
Che cosa conta di fare?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Il comportamento nell'ambito lavorativo e' molto importante e viene considerato un indice delle possibilita' di avanzamento: tensione al risultato, capacita' di lavorare in team, collaborativita'.
Sono indici importanti per una persona giovane e desiderosa di evolvere nella carriera.
Purtroppo la societa' 'ante lavoro" non sembra mettere in evidenza queste esigenze che si "scoprono" nel mondo del lavoro.
Ora si rifaccia da se' un controllo personale di questi atteggiamenti e abilita', spietato, senza concedersi sconti. Se ha una persona di cui ha stima, un collega piu' anziano ed esperto ad esempio, chieda di potersi confrontare.
Le servira' per la prossima stagione, per lavorare con un altra energia psichica magari.
Buon lavoro!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Secondo me è accaduto che i superiori hanno individuato e assunto persone più conformi (e proficue per loro) al loro ideale: lavoratori instancabili, che mettono il lavoro prima di tutto, non hanno altre (pre)occupazioni al di fuori del lavoro, e hanno una vita sociale molto tranquilla (o quanto meno questo danno a vedere). Persone che non fanno mai questioni e polemiche e, pertanto, non mettono in discussione l'operato dei superiori.
Inoltre, fra queste persone "conformi" ci sono malelingue che deviano il pensiero o rinforzano il pensiero negativo dei superiori verso noi pecore nere.

Cosa conto di fare? Boh, il desiderabile sarebbe almeno sfruttare l'anzianità che ho raggiunto qui per facilitare la concessione di un mutuo, e trovare una casa che abbia tutto sommato un costo che io percepisca come sostenibile a lungo termine, sempre dal momento che questa situazione lavorativa non mi dà sicurezze. Non so se riesco a spiegare bene il concetto di sensazione di fragilità, incertezza, labilità della mia posizione a lavoro, che si scontra invece con la solidità che richiede un impegno a vita. Io questa discrasia in realtà l'ho sempre vissuta, ed è per questo che non ho mai fatto il passo, ma nemmeno mi ci avvicino (ad esempio, contattando un'agenzia).

Sono un disastro....

[#4]
Utente
Utente
Per la dott.ssa Esposito,
ho l'impressione che ci sia un equivoco sulla mia età. Ho 33 anni. Aldilà di questo, lei gustamente menziona "tensione al risultato, capacita' di lavorare in team, collaborativita'". Io spietatemente ho riflettuto si questi atteggiamenti/comportamenti/abilità, ma le devo rispondere che dopo tre anni in quel posto io sono STANCO. Non ho le forze per raggiungere nessun nuovo obiettivo. Collaborativo cerco di esserlo, ma se non sento di avere le forze, quando, come sempre arriva il sovraccarico (o ne intravedo la minaccio), la mia collaboratività finisce, perchè subentro il mio istinti di difesa.
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
A 33 anni, mi scusi, ma non penso possa dichiararsi o sentirsi "stanco"!
Se questo stato d'animo viene percepito dai Suoi responsabili certo non riporranno in Lei fiducia e stima.
Ci rifletta con calma e tragga le Sue conclusioni.
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Aggiungo che se attualmente, alla sua giovane età, si sente così stanco dovrebbe capire che cosa è davvero questa stanchezza. Perché non ne parla col medico di base in prima battuta?
Poi certamente potrebbero esserci questioni relazionali, psicologici, ecc....

Cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
Non mi fraintendiate. Non penso di essere vecchio, e che la mia età giustifichi la mia stanchezza a lavoro. Però sono stanco e stufo, è un dato di fatto. Non penso che questa stanchezza sia fisiologica, perchè in vacanza, nonostante i ritmi sfrenati, non ne soffrivo.
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Utente
Utente
e comunque io capisco il punto di vista dei capi.... non ho la presunzioni di dire "mi dovevano promuovere".
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Si e' ripreso in corner!
"Domani e' un altro giorno" (diceva la protagonista di "Via col vento" quando aveva delle difficolta!)
Coraggio su.. il rientro dalle ferie non e' mai piacevole!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Proprio per queste ragioni bisogna capire meglio e contestualizzare bene, escludendo cause organiche e procedendo poi per capire le dinamiche relazionali ma anche il modo in cui lei soggettivamente vive e affronta le situazioni.
Tale problematica sintomatologia si verifica solo al lavoro, dico bene?
[#11]
Utente
Utente
Grazie dott.ssa Esposito per l'incoraggiamento. Sì si presenta solo a lavoro. Mi capita di avere periodi in cui nei week end dormo molto, ma è legato alla tristezza e alla noia dettata dal non avere programmi, secondo me. Questo svanisce quando ho programmi, da cui derivano motivazioni. Per esempio, quando ho prenotato le ferie di quest'anno mesi fa, ho riempito i week end con tutta una serie di attività sportive che, sapevo, avrebbero rimesso in sesto il mio aspetto fisico in vista dell'estate...
Anche nei wek end mi alzavo prestissimo e mi fiondavo in palestra o in sella alla mia bici...
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Proprio per evitare che questa tristezza e stanchezza possa trasformarsi in qualcosa di più serio e complicato, è utile sentire il medico e in seconda battuta lo psicologo psicoterapeuta per una valutazione diretta.
Aver bisogno di dormire tanto nel week end non va bene se questo è frequente e non legato ad un carico di stanchezza.

Cordiali saluti
[#13]
Utente
Utente
La ringrazio per l'avvertimento.

saluti