D.o.c da relazione?

Salve gentili dottori, vi scrivo in merito ad un problema che mi sta prosciugando le energie da diversi mesi e chiedo gentilmente un vostro parere.Inizierò con un mio breve profilo.Sono un soggetto periodicamente ansioso, ipocondriaco, ed ho sofferto a periodi sin dall'età di 18 anni di crisi depressive(che ho sempre superato da solo e,ahimè, mai richiedendo un consulto specialistico) della durata di 2 o 3 mesi.Preciso che in particolare nella prima crisi depressiva nn vi era alcun motivo scatenante apparente, mentre nelle successive hanno giocato un ruolo cruciale alcune vicissitudini sentimentali.Circa un anno fa mi sono deciso ad effettuare una visita psichiatrica per dare un nome alla mia condizione: la diagnosi è stata di distimia.Mi è stato prescritto l'uso di un antidepressivo(sintopram) ma per mia scelta non ne ho mai fatto uso, avendo paura di poterne diventare dipendente. Veniamo all'oggetto del mio consulto.Nel maggio dello scorso anno ho conosciuto una ragazza...abbiamo iniziato a frequentarci, ci siamo innamorati e a settembre ci siamo messi insieme.Poi a maggio di quest'anno crisi nera...crisi nera e repentina,non venuta a galla piano piano(apparentemente) ma presentatasi nel momento in cui la salutavo mentre era sul pullman e tornava al suo paese(lei è studentessa fuori sede). Ciò che pensavo era insicurezza nel voler condividere un percorso con lei lungo una vita,voglia di evasione..sensazioni presentatesi così di punto in bianco,senza un filo logico...sensazioni che mi distruggono e mi gettano in depressione..crisi di pianto frequentissime,insonnia.Finchè,incapace di gestire la situazione,circa 20 giorni dopo la lascio.Non ci sentiamo per circa una settimana...poi mi faccio risentire,le dico che mi manca...e dopo sforzi immani da parte mia per farle capire quanto ci tengo e circa 3 mesi di tempo,una settimana fa ci siamo rimessi insieme.Ma qui ulteriori problemi. Di colpo la depressione dettata dal fatto che avrei potuto perderla per sempre(in questi 3 mesi i sintomi depressivi non erano mai scomparsi), si trasforma...e al raggiungimento dell'obbiettivo di esserci messi nuovamente insieme, ritornano i vecchi dubbi..starò facendo la cosa giusta? voglio veramente stare con lei? sarà mica doc da relazione? ed ancora crisi di pianto...questa volta di matrice diversa,come all'inizio della crisi. Tengo a precisare che nei 9 mesi che siamo stati insieme la prima volta ho finito con l'allontanarmi dagli amici,che ora sto ritrovando a fatica..e vorrei sottolineare anche il fatto che in passato si era ripetuto lo stesso copione con un'altra ragazza,ma da lei non ritornai mai più dopo averla lasciata. La domanda che più vorrei porvi è la seguente: ha importanza capire se sia nato prima l'uovo o la gallina? cioè se la depressione mi provochi una distorsione del mio sentire oppure se sia la fine dei miei sentimenti a provocarmi questo stato depressivo? Inoltre pensate che la farmacologia mi possa aiutare?vi Ringrazio infinitamente in anticipo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ha importanza curarsi perché porsi tanti interrogativi potrebbe far parte del problema stesso.
Sulla terapia f armacologica deve chiedere al medico e non allo psicologo. Attualmente fa anche psicoterapia con lo psichiatra?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Se lei ha una personalita' distimica e' molto sensibile all'affettivita'.
Non si tratta di una vera patologia ma il suo "star male" si manifestera' purtroppo spesso quando entreranno in ballo i sentimenti, che Lei controlla poco. Anzi, sono loro a controllare Lei.
Questa personalita' purtroppo non "guarisce" con i farmaci, essi possono ammorbidire i picchi quando gli eventi della Sua vita la porteranno a soffrire per qualcosa.
C'e un lato positivo relativamente a questa struttura: la gioia che Lei ricavera' dai momenti belli sara' intensissima. Indimenticabile. E spero che questo la ricompensera' dei momenti "no".
I miei auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie della risposta dottoressa. In che senso crede che potrebbe far parte del problema stesso? crede che sia insano il fatto stesso di porsi interrogativi? in ogni caso no, sono stato purtroppo una sola volta dallo psichiatra, in occasione della diagnosi...
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentile dottoressa Esposito, grazie anche a Lei della risposta. Ma nel caso specifico, crede che io possa fare qualcosa per prendere le redini della situazione? non ho mai avuto relazioni che durassero oltre gli 8 mesi e vorrei realmente costruire qualcosa di serio con questa ragazza,a lei ci tengo in particolar modo ma i miei picchi depressivi faticano a farmi vivere la situazione in modo sereno....è come se ad un certo punto, nel momento di massima felicità,qualcosa dovesse per forza andare male...quasi una tendenza al masochismo psicologico. Pensa che non ci sia proprio modo di uscire da questo status mentale?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non e' il "porsi interrogativi" insano, e' la risonanza che gli interrogativi hanno dentro di Lei ad essere elevata.
E a farLe percepire emozioni intense.
Cio' accadra' quando si trovera' davanti a eventi significativi per Lei.
Forse non soltanto quelli sentimentali.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Questa sensazione "masochistica" potrebbe essere da Lei inconsciamente cercata proprio perché cessi il Suo tormento.
Cosa fare?
Certamente un sostegno psicologico Le potrebbe essere di aiuto per depotenziare i picchi che la fanno tanto soffrire.
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