Dipendere da qualcuno
Salve,
ho 25 anni,un buon lavoro e vari amici ed un fidanzato da due anni che vive a 600 km da me.
Ultimamente mi vengono crisi di pianto e mi sento sempre triste e non ho voglia di fare nulla.Questo mi succede soprattutto ora che sento il mio fidanzato distante perchè credo non mi dia abbastanza attenzioni.Da premettere che da quando avevo 15 anni sono sempre stata fidanzata appena mi lasciavo con un ragazzo mi fidanzavo con uno nuovo.Il problema èche io voglio essere sempre al centro delle attenzioni del mio fidanzato,anche se mi risponde al telefono in maniera fredda io ci sto male e mi vengono le paranoie sul fatto che non mi ami più.Circa un anno fa lui mi ha lasciato ma dopo un mese e mezzo è tornato da me e io l'ho perdonato per questo momento di crisi che ha avuto.Tra l'altro non riesco più a vivere bene a casa, con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale e ogni volta che mi dice qualcosa io le rispondo in malo modo.Credo di avercela con lei perchè alla fine ho sempre fatto io la parte della madre..Credo di non amare abbastanza me stessa e cerco nella persona con cui sto la sicurezza di essere amata..come faccio ad uscire da questo circolo vizioso?ci provo a prendermi cura di me stessa ma proprio non ci riesco..non riesco a mettermi al centro della mia vita...cosa dovrei fare?
grazie e saluti
ho 25 anni,un buon lavoro e vari amici ed un fidanzato da due anni che vive a 600 km da me.
Ultimamente mi vengono crisi di pianto e mi sento sempre triste e non ho voglia di fare nulla.Questo mi succede soprattutto ora che sento il mio fidanzato distante perchè credo non mi dia abbastanza attenzioni.Da premettere che da quando avevo 15 anni sono sempre stata fidanzata appena mi lasciavo con un ragazzo mi fidanzavo con uno nuovo.Il problema èche io voglio essere sempre al centro delle attenzioni del mio fidanzato,anche se mi risponde al telefono in maniera fredda io ci sto male e mi vengono le paranoie sul fatto che non mi ami più.Circa un anno fa lui mi ha lasciato ma dopo un mese e mezzo è tornato da me e io l'ho perdonato per questo momento di crisi che ha avuto.Tra l'altro non riesco più a vivere bene a casa, con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale e ogni volta che mi dice qualcosa io le rispondo in malo modo.Credo di avercela con lei perchè alla fine ho sempre fatto io la parte della madre..Credo di non amare abbastanza me stessa e cerco nella persona con cui sto la sicurezza di essere amata..come faccio ad uscire da questo circolo vizioso?ci provo a prendermi cura di me stessa ma proprio non ci riesco..non riesco a mettermi al centro della mia vita...cosa dovrei fare?
grazie e saluti
[#1]
Psicologo
Prova a rileggere la tua richiesta:
"Il problema è che io voglio essere sempre al centro delle attenzioni del mio fidanzato"
"Con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale"
"Credo di avercela con lei perchè alla fine ho sempre fatto io la parte della madre"
"Credo di non amare abbastanza me stessa e cerco nella persona con cui sto la sicurezza di essere amata"
"Non riesco a mettermi al centro della mia vita"
Nella tua richiesta ci sono già le risposte al tuo problema, o per meglio dire, ci sono elencati i punti che dovresti trovare il coraggio di analizzare ed affrontare, ovviamente con l'aiuto di un esperto, per diventare finalmente indipendente dagli altri a livello emotivo e vivere i rapporti in maniera sana e libera da recriminazioni e paranoie.
Spero di esserti stata di aiuto.
"Il problema è che io voglio essere sempre al centro delle attenzioni del mio fidanzato"
"Con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale"
"Credo di avercela con lei perchè alla fine ho sempre fatto io la parte della madre"
"Credo di non amare abbastanza me stessa e cerco nella persona con cui sto la sicurezza di essere amata"
"Non riesco a mettermi al centro della mia vita"
Nella tua richiesta ci sono già le risposte al tuo problema, o per meglio dire, ci sono elencati i punti che dovresti trovare il coraggio di analizzare ed affrontare, ovviamente con l'aiuto di un esperto, per diventare finalmente indipendente dagli altri a livello emotivo e vivere i rapporti in maniera sana e libera da recriminazioni e paranoie.
Spero di esserti stata di aiuto.
[#2]
Gentile ragazza,
al centro della sua vita a me sembra lei ci stia, eccome.
Perchè crede di non riuscire a prendersi cura di se stessa?
Provi intanto a migliorare i rapporti affettivi con la persona che le sta vicino (sua madre) prima di addolorarsi per chi crede gli stia lontano (il fidanzato) anche perchè mi sembra abbia molta facilità a cambiarli, mentre di madre ne resterà solo una e sebbene lei esponga un rapporto invertito credo sia da qui lei debba iniziare a interrompere questo circuito buio.
al centro della sua vita a me sembra lei ci stia, eccome.
Perchè crede di non riuscire a prendersi cura di se stessa?
Provi intanto a migliorare i rapporti affettivi con la persona che le sta vicino (sua madre) prima di addolorarsi per chi crede gli stia lontano (il fidanzato) anche perchè mi sembra abbia molta facilità a cambiarli, mentre di madre ne resterà solo una e sebbene lei esponga un rapporto invertito credo sia da qui lei debba iniziare a interrompere questo circuito buio.
Cordialità
Dr. Andrea Antonelli
[#3]
Gentile utente,
come spiegatole dalla dr.ssa Magno, all'interno della sua stessa richiesta ci sono dei punti focali molto interessanti.
Aggiungerei che mi pare una persona che soffra di una evidente incapacità di gestire la solitudine e questo potrei azzardare che possa dipendere da uno stile di attacamento patologico con le sue figure di riferimento. Per esserne certi è però necessario approfondire:
"Il problema è che io voglio essere sempre al centro delle attenzioni del mio fidanzato"
"Con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale"
"Credo di avercela con lei perchè alla fine ho sempre fatto io la parte della madre"
"Credo di non amare abbastanza me stessa e cerco nella persona con cui sto la sicurezza di essere amata"
"Non riesco a mettermi al centro della mia vita"
La cosa che in assoluto mi ha colpito della tua e-mail è stata: da quando avevo 15 anni sono sempre stata fidanzata e quando finivo una storia ne iniziavo subito un altra.
Credo che si debba soffermare e riflettere lei per prima su questo fatto.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi con molta tranquillità ad uno psicologo o uno psicoterapeuta e iniziare insieme un percorso di conoscenza della propria persona. Capirsi e capire i motivi di alcuni comportamenti, possono aiutarci a ragionare su scelte future più valide.
Cordialmente,
come spiegatole dalla dr.ssa Magno, all'interno della sua stessa richiesta ci sono dei punti focali molto interessanti.
Aggiungerei che mi pare una persona che soffra di una evidente incapacità di gestire la solitudine e questo potrei azzardare che possa dipendere da uno stile di attacamento patologico con le sue figure di riferimento. Per esserne certi è però necessario approfondire:
"Il problema è che io voglio essere sempre al centro delle attenzioni del mio fidanzato"
"Con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale"
"Credo di avercela con lei perchè alla fine ho sempre fatto io la parte della madre"
"Credo di non amare abbastanza me stessa e cerco nella persona con cui sto la sicurezza di essere amata"
"Non riesco a mettermi al centro della mia vita"
La cosa che in assoluto mi ha colpito della tua e-mail è stata: da quando avevo 15 anni sono sempre stata fidanzata e quando finivo una storia ne iniziavo subito un altra.
Credo che si debba soffermare e riflettere lei per prima su questo fatto.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi con molta tranquillità ad uno psicologo o uno psicoterapeuta e iniziare insieme un percorso di conoscenza della propria persona. Capirsi e capire i motivi di alcuni comportamenti, possono aiutarci a ragionare su scelte future più valide.
Cordialmente,
Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971
[#4]
Gentile utente
Se le cose stessero davvero come lei le descrive, il suo problema non starebbe nel fatto che lei "non riesce a mettersi al centro della sua vita". Semmai il contrario, perché al centro ci starebbe pure troppo.
E siccome la maggior parte degli esseri umani rischia, in ogni dato momento, di cadere preda dello stesso problema, se continua su questa china potrebbe un giorno ritrovarsi un po' isolata, anche avendo avuto tanti fidanzati.
Moltissime storie d'amore finiscono perché ci si dimentica di prendersi cura dell'altro e si pensa più che altro a se stessi. Una delle grandi leggi della vita, come insegnava il grande Francesco Bacone, è che la tendenza naturale delle cose è peggiorare, se non ci s'impegna attivamente nel migliorarle.
Quindi, se ritiene di aver già provato abbastanza da sola a risolvere il suo problema, senza però riuscirci, potrebbe essere giunto il momento di rivolgersi a uno specialista. Non solo e non tanto per una terapia, ma proprio per insegnarle a riallineare e a rimettere in ordine alcune cose. Sono abilità che si possono imparare.
Può rivolgersi anche al servizio sanitario pubblico, presso la sua ASL di residenza, dove lavorano molti bravi colleghi psicologi che potranno darle una mano. Anche la spesa dovrebbe essere del tutto accessibile e potrà richiedere un primo colloquio anche da sola, senza bisogno di parlarne prima con nessun altro, in tutta riservatezza.
Cordiali saluti
Se le cose stessero davvero come lei le descrive, il suo problema non starebbe nel fatto che lei "non riesce a mettersi al centro della sua vita". Semmai il contrario, perché al centro ci starebbe pure troppo.
E siccome la maggior parte degli esseri umani rischia, in ogni dato momento, di cadere preda dello stesso problema, se continua su questa china potrebbe un giorno ritrovarsi un po' isolata, anche avendo avuto tanti fidanzati.
Moltissime storie d'amore finiscono perché ci si dimentica di prendersi cura dell'altro e si pensa più che altro a se stessi. Una delle grandi leggi della vita, come insegnava il grande Francesco Bacone, è che la tendenza naturale delle cose è peggiorare, se non ci s'impegna attivamente nel migliorarle.
Quindi, se ritiene di aver già provato abbastanza da sola a risolvere il suo problema, senza però riuscirci, potrebbe essere giunto il momento di rivolgersi a uno specialista. Non solo e non tanto per una terapia, ma proprio per insegnarle a riallineare e a rimettere in ordine alcune cose. Sono abilità che si possono imparare.
Può rivolgersi anche al servizio sanitario pubblico, presso la sua ASL di residenza, dove lavorano molti bravi colleghi psicologi che potranno darle una mano. Anche la spesa dovrebbe essere del tutto accessibile e potrà richiedere un primo colloquio anche da sola, senza bisogno di parlarne prima con nessun altro, in tutta riservatezza.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Gentile Utente,
la cosa che invece mi ha colpito maggiormente della tua richiesta sono i sintomi da te lamentati: ti vengono crisi di pianto, ti senti sempre triste e svogliata.
Probabilmente la tua situazione relazionale (dentro e fuori casa) sta incidendo significativamente sul tuo umore. Magari ultimamente anche dormire è diventato difficile, oppure ti svegli talmente stanca da non avere le forze per iniziare la tua giornata
Stare così non ti permetterà di affrontare lucidamente nulla. E'come chiedere ad un ubriaco di risolvere un'equazione. Per questo il mio consiglio è quello di chiedere una consulenza psichiatrica, giusto per essere sicuri che la situazione del tuo umore non si aggravi.
Puoi rivolgerti ad un CPS della tua zona, gratuitamente, oppure ad un consultorio familiare, oppure seguendo la via privata
Vedrai che dopo il primo incontro ti sentirai già meglio
la cosa che invece mi ha colpito maggiormente della tua richiesta sono i sintomi da te lamentati: ti vengono crisi di pianto, ti senti sempre triste e svogliata.
Probabilmente la tua situazione relazionale (dentro e fuori casa) sta incidendo significativamente sul tuo umore. Magari ultimamente anche dormire è diventato difficile, oppure ti svegli talmente stanca da non avere le forze per iniziare la tua giornata
Stare così non ti permetterà di affrontare lucidamente nulla. E'come chiedere ad un ubriaco di risolvere un'equazione. Per questo il mio consiglio è quello di chiedere una consulenza psichiatrica, giusto per essere sicuri che la situazione del tuo umore non si aggravi.
Puoi rivolgerti ad un CPS della tua zona, gratuitamente, oppure ad un consultorio familiare, oppure seguendo la via privata
Vedrai che dopo il primo incontro ti sentirai già meglio
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 24/09/2008.
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