Sesso - confidarsi con il partner
Salve,
Sono una giovane diciottenne e sto con il mio partner da oltre un anno. Nel tempo tra noi due si è formato un rapporto molto intimo, tanto che vorrei iniziare ad usare dei contraccettivi alternativi al preservativo, come la pillola o l'anello vaginale.
Al momento lui ha un problema al pene, ossia non gli scivola la pelle che lo avvolge. Neanche in erezione si scopre il glande, e quando io o lui tentiamo di tirar giú manualmente questa pelle lui sente dolore e quindi il glande è costantemente coperto. Questo fa si che lui sia costretto sempre ad usare il preservativo, poichè senza di esso la penetrazione gli provoca dolore; l'unica cosa non protetta che riusciamo a fare è il sesso orale. Da cosa è dovuto questo problema che a parer suo ha da sempre? Come la si puó risolvere? E soprattutto, come posso trattare con lui questo argomento cosi delicato? Ogni volta che tento di parlargliene lui sembra sottovalutare il problema, dicendo "se dovessero operarmi mi farebbe male, e tanto ci sono i preservativi". Io vorrei solo il suo bene, credo che la cosa possa procurargli infezioni e anche difficoltà un domani nell'avere figli, e mi piacerebbe avere rapporti sessuali protetti diversamente. Vorrei un aiuto, e saperne di piú.
Grazie in anticipo della vostra attenzione e del tempo dedicatomi
Sono una giovane diciottenne e sto con il mio partner da oltre un anno. Nel tempo tra noi due si è formato un rapporto molto intimo, tanto che vorrei iniziare ad usare dei contraccettivi alternativi al preservativo, come la pillola o l'anello vaginale.
Al momento lui ha un problema al pene, ossia non gli scivola la pelle che lo avvolge. Neanche in erezione si scopre il glande, e quando io o lui tentiamo di tirar giú manualmente questa pelle lui sente dolore e quindi il glande è costantemente coperto. Questo fa si che lui sia costretto sempre ad usare il preservativo, poichè senza di esso la penetrazione gli provoca dolore; l'unica cosa non protetta che riusciamo a fare è il sesso orale. Da cosa è dovuto questo problema che a parer suo ha da sempre? Come la si puó risolvere? E soprattutto, come posso trattare con lui questo argomento cosi delicato? Ogni volta che tento di parlargliene lui sembra sottovalutare il problema, dicendo "se dovessero operarmi mi farebbe male, e tanto ci sono i preservativi". Io vorrei solo il suo bene, credo che la cosa possa procurargli infezioni e anche difficoltà un domani nell'avere figli, e mi piacerebbe avere rapporti sessuali protetti diversamente. Vorrei un aiuto, e saperne di piú.
Grazie in anticipo della vostra attenzione e del tempo dedicatomi
[#1]
Gentile ragazza,
Il preservativo non è curativo, ma nel caso del suo fidanzato riduce la sensibilità e quindi gli fa meno male..
Deve rivolgersi ad un andrologo, per visita specialistica poi sarà il medico se deciderà di fare i meno l'intervento, ma non è nulla di così a allarmante .
La paura è da collegare al significato simbolico del pene per il maschio.
Per quanto riguarda lei/ voi, la contraccezione la stabilisce il ginecologo dopo una valutazione della sua salute,il pat test ed altro...
Il preservativo non è curativo, ma nel caso del suo fidanzato riduce la sensibilità e quindi gli fa meno male..
Deve rivolgersi ad un andrologo, per visita specialistica poi sarà il medico se deciderà di fare i meno l'intervento, ma non è nulla di così a allarmante .
La paura è da collegare al significato simbolico del pene per il maschio.
Per quanto riguarda lei/ voi, la contraccezione la stabilisce il ginecologo dopo una valutazione della sua salute,il pat test ed altro...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
<<Come la si può risolvere? E soprattutto, come posso trattare con lui questo argomento cosi delicato?>>
Gentile Ragazza,
immagino che il suo compagno sia più o meno suo coetaneo, perciò -se come pare non ne ha mai fatte- sarebbe comunque opportuno che lui effettuasse una visita andrologica, così come a quest'età le ragazze vanno dal ginecologo.
A maggior ragione con il problema che Lei ha descritto, perché al di là delle difficoltà durante il rapporto, ha ragione nel ritenere che ci siano indicazioni igienico-sanitarie per occuparsene.
Gli faccia leggere i contenuti di questo sito dedicato proprio ai giovani, perché prenda coscienza che la cosa (pur senza inutili allarmismi) non va trascurata, per lui stesso e per la coppia:
http://www.amicoandrologo.it/web/it/approfondimenti
Saluti.
Gentile Ragazza,
immagino che il suo compagno sia più o meno suo coetaneo, perciò -se come pare non ne ha mai fatte- sarebbe comunque opportuno che lui effettuasse una visita andrologica, così come a quest'età le ragazze vanno dal ginecologo.
A maggior ragione con il problema che Lei ha descritto, perché al di là delle difficoltà durante il rapporto, ha ragione nel ritenere che ci siano indicazioni igienico-sanitarie per occuparsene.
Gli faccia leggere i contenuti di questo sito dedicato proprio ai giovani, perché prenda coscienza che la cosa (pur senza inutili allarmismi) non va trascurata, per lui stesso e per la coppia:
http://www.amicoandrologo.it/web/it/approfondimenti
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Cara ragazza,
Vorrei aggiungere un parere puramente psicologico ai pareri anche tecnici delle colleghe che mi hanno preceduto:
Ritiene opportuno, rispettoso dell'intimita' cosi' assoluta del Suo ragazzo? spronarlo ad agire nonostante abbia gia' espresso chiaramente un rifiuto, sul suo pene (una parte estremamente simbolica per un individuo di sesso maschile) anche operandosi?
E questo senza che il desiderio parta da lui? Tutt'altro mi sembra..
Non Le sembra di "oggettivare" troppo il pene del Suo ragazzo, scindendolo dalla sua persona e interezza di uomo?
Ci sono altre aree della vita e della persona del Suo ragazzo che Lei cerca di "gestire" con lo stesso impegno?
La Sua famiglia come e' composta? Ha i genitori, fratelli, sorelle? Come sono i Vostri rapporti?
Vorrei aggiungere un parere puramente psicologico ai pareri anche tecnici delle colleghe che mi hanno preceduto:
Ritiene opportuno, rispettoso dell'intimita' cosi' assoluta del Suo ragazzo? spronarlo ad agire nonostante abbia gia' espresso chiaramente un rifiuto, sul suo pene (una parte estremamente simbolica per un individuo di sesso maschile) anche operandosi?
E questo senza che il desiderio parta da lui? Tutt'altro mi sembra..
Non Le sembra di "oggettivare" troppo il pene del Suo ragazzo, scindendolo dalla sua persona e interezza di uomo?
Ci sono altre aree della vita e della persona del Suo ragazzo che Lei cerca di "gestire" con lo stesso impegno?
La Sua famiglia come e' composta? Ha i genitori, fratelli, sorelle? Come sono i Vostri rapporti?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
![Attivo dal 2015 al 2015 Attivo dal 2015 al 2015](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/donna.webp)
Ex utente
Gentile dottoressa Esposito,
I miei genitori sono separati, vivo con mia madre e mio fratello di 14 anni; nonostante io non viva con mio padre, sto in buoni rapporti con lui e lo stesso vale tra lui e mia madre. Ritengo comunque che mio padre non sia una presenza essenziale quanto quella di mia madre nella vita, molto probabilmente per il suo modo di essere padre. Con mia madre ho un bellissimo rapporto, e lo stesso si puó dire con mio fratello. Con mio padre semplicemente non sento quello stesso affetto, tutto qua.
Ora,tornando a noi, mi rivolgo a tutti i dottori in generale.
Io ho visto mio fratello che intorno agli otto anni ha sofferto della stessa cosa, cosi con una pomata e vari sforzi ha risolto il problema. Ricordo che i miei genitori gli dicevano che doveva impegnarsi a risolvere il problema per i motivi sopra elencati, e forse proprio perchè come esperienza già l'ho vista vorrei che anche il mio ragazzo ne prendesse atto. Ha diciotto anni, e l'ultima volta che è andato dall'andrologo questi gli ha detto di cercare di risolvere manualmente il problema con l'aiuto di una pomata, e che se non l'avesse fatto sarebbe dovuto ricorrere a intervento chirurgico. Sono preoccupata perchè lui non ha preso atto di niente!
Sono piú preoccupata sia per un fattore igenico e sanitario, e poi penso anche al fattore sessuale di cui sopra ho parlato.
Grazie dell'attenzione
I miei genitori sono separati, vivo con mia madre e mio fratello di 14 anni; nonostante io non viva con mio padre, sto in buoni rapporti con lui e lo stesso vale tra lui e mia madre. Ritengo comunque che mio padre non sia una presenza essenziale quanto quella di mia madre nella vita, molto probabilmente per il suo modo di essere padre. Con mia madre ho un bellissimo rapporto, e lo stesso si puó dire con mio fratello. Con mio padre semplicemente non sento quello stesso affetto, tutto qua.
Ora,tornando a noi, mi rivolgo a tutti i dottori in generale.
Io ho visto mio fratello che intorno agli otto anni ha sofferto della stessa cosa, cosi con una pomata e vari sforzi ha risolto il problema. Ricordo che i miei genitori gli dicevano che doveva impegnarsi a risolvere il problema per i motivi sopra elencati, e forse proprio perchè come esperienza già l'ho vista vorrei che anche il mio ragazzo ne prendesse atto. Ha diciotto anni, e l'ultima volta che è andato dall'andrologo questi gli ha detto di cercare di risolvere manualmente il problema con l'aiuto di una pomata, e che se non l'avesse fatto sarebbe dovuto ricorrere a intervento chirurgico. Sono preoccupata perchè lui non ha preso atto di niente!
Sono piú preoccupata sia per un fattore igenico e sanitario, e poi penso anche al fattore sessuale di cui sopra ho parlato.
Grazie dell'attenzione
[#5]
Cara ragazza,
Avevo immaginato che nella Sua vita ci fosse un problema con il sesso maschile.
E' eclatante dalla modalita' con cui ha espresso le sue valutazioni verso il ragazzo.
Lasci a lui la gestione del "suo" pene!.
Ma la invito a prendersi cura del SUO pene simbolico. Di Lei che ci scrive!
Si, ha capito bene. Nel sesso femminile, specie nelle ragazze che non hanno purtroppo una rappresentazione "valida" del sesso maschile si puo' creare la fantasia inconscia di avere anch'esse un pene.
E' una fantasia molto negativa se non viene risolta presto perche' rovina la loro femminilita' e, nel caso abbiano figli, si trasporta su un figlio maschio che diventa simbolicamente il "loro pene", con guai inenarrabili per madre e sfortunato figlio.
Spero di averle dato un'idea della sua situazione.
Ci pensi.. molto piu' seriamente che al pene del Suo ragazzo! E, se crede, si rivolga ad uno psicoterapeuta per elaborare le Sue rappresentazioni del "potere" maschile!
I migliori saluti
Avevo immaginato che nella Sua vita ci fosse un problema con il sesso maschile.
E' eclatante dalla modalita' con cui ha espresso le sue valutazioni verso il ragazzo.
Lasci a lui la gestione del "suo" pene!.
Ma la invito a prendersi cura del SUO pene simbolico. Di Lei che ci scrive!
Si, ha capito bene. Nel sesso femminile, specie nelle ragazze che non hanno purtroppo una rappresentazione "valida" del sesso maschile si puo' creare la fantasia inconscia di avere anch'esse un pene.
E' una fantasia molto negativa se non viene risolta presto perche' rovina la loro femminilita' e, nel caso abbiano figli, si trasporta su un figlio maschio che diventa simbolicamente il "loro pene", con guai inenarrabili per madre e sfortunato figlio.
Spero di averle dato un'idea della sua situazione.
Ci pensi.. molto piu' seriamente che al pene del Suo ragazzo! E, se crede, si rivolga ad uno psicoterapeuta per elaborare le Sue rappresentazioni del "potere" maschile!
I migliori saluti
[#6]
"Sono piú preoccupata sia per un fattore igenico e sanitario, e poi penso anche al fattore sessuale di cui sopra ho parlato."
Infatti le problematiche sono duplici:
Igienico sanitarie
E sessuali
Alla lunga, il dolore sessuale, detto dispareunia, provocherà un deficit erettivo e l'igiene non sarà mantenuta
La pomata e la ginnastica prepuziale va fatta, sempre dopo visita androligica, quando si è piccoli
Consultate il medico, non ci sono altre strade
[#7]
Gentile Ragazza,
al di la delle questioni interpretative, credo che il Suo interesse e impegno a risolvere un problema così delicato rappresenti un atteggiamento molto maturo da parte sua.
Le colleghe Randone e Scalco Le hanno dato delle indicazioni chiare e molto valide, potrebbe provare anche a consultare il medico di base.
Le faccio un grosso in bocca al lupo.
al di la delle questioni interpretative, credo che il Suo interesse e impegno a risolvere un problema così delicato rappresenti un atteggiamento molto maturo da parte sua.
Le colleghe Randone e Scalco Le hanno dato delle indicazioni chiare e molto valide, potrebbe provare anche a consultare il medico di base.
Le faccio un grosso in bocca al lupo.
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#8]
Gentile Utente,
stavo leggendo questo consulto e anche io penso che sia un'ottima idea occuparsi di un aspetto così importante della salute della coppia.
Ci faccia sapere in futuro, se Le fa piacere.
Cordiali saluti,
stavo leggendo questo consulto e anche io penso che sia un'ottima idea occuparsi di un aspetto così importante della salute della coppia.
Ci faccia sapere in futuro, se Le fa piacere.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.7k visite dal 14/08/2015.
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