Marito con disturbo paranoide della personalità

Salve, sono una donna sposata da 5 anni, ho due bambini, sono laureata in scienze della formazione, disoccupata. Ho problemi con mio marito. Dagli esami di psicologia che ho sostenuto all'università riconosco in lui tutti i sintomi del disturbo paranoide della personalità. Non sono una psicologa e so che riconoscere con certezza un tale disturbo non è "ufficialmente" facile, ma visto che io vivo con lui so bene di cosa parlo.
Teme sempre (senza ragione) che gli altri complottino contro di lui, se qualcuno parla tranquillamente di qualsiasi cosa lui ci vede un doppio senso volto a ferire la sua dignità, la sua autorità di padre, insomma qualsiasi cosa riguardi la sua persona.
La cosa peggiore è che il suo nemico numero uno sono io, che secondo lui vivo con l'unico obiettivo di prenderlo in giro, derubarlo, mentirgli. Ho imparato a malincuore a convivere con questi "deliri" perché per fortuna non vengono fuori ogni momento ma quando ha una brutta giornata (spesso), si sveglia male, cose del genere.
A volte mi fa anche paura perché senza motivo si arrabbia al punto da avere l'affanno, sudare e tremare. Una paio di volte mi ha alzato le mani e io, disperata, non so cosa fare.
è come se a un tratto qualcosa si spegnesse nella sua testa e non fosse più lui, dominato da queste paure irrazionali e conseguente rabbia. Purtroppo al momento non posso separarmi da lui perchè sono disoccupata, lavora solo lui. Una volta ho provato ad andare a lavorare però per lui non era il fatto che volevo fare carriera ma volevo dimostrare al mondo che lui non badava a me in maniera soddisfacente, per questo avevo bisogno di soldi. Ci rendiamo conto?
Inoltre mi ha giurato che se provo a lasciarlo, farà di tutto per non farmi tenere i bambini. Io cerco sempre di non dare peso alle sue parole, di lasciarlo parlare, di non rispondere perchè qualsiasi risposta significa farlo arrabbiare di più. Il problema inoltre non è solo questo.
Quando non è vittima di questi "attacchi" è arrogante, non accetta un'opinione diversa dalla sua, solo lui ragiona in maniera corretta e io sbaglio sempre. Sono stupida, sono una bambina, devo crescere.
Mi vessa con insulti alle mie capacità di madre (quando invece ho le competenze di educatrice e i bambini li ho cresciuti completamente io), di moglie (perchè non sto dalla mattina alla sera a strofinare il pavimento??), di persona (perchè sono secondo lui sono bugiarda, stupida).
Io non ce la faccio più a convivere con tutto questo, mi sento distrutta e, per quanto possa sforzarmi per il bene dei bambini, non riesco a essere solare e in forze. Tra l'altro non posso sfogarmi con nessuno di questi problemi, perchè lui mi da della bambina se lo faccio e perchè vedrebbe in questi miei racconti un dichiarato attacco alla sua personalità o qualsiasi altra cosa gli dice la testa, che voglio metterlo in cattiva luce, che tramo qualcosa con gli altri.
Una cosa poi che peggiora il mio umore è che quando siamo in compagnia, lui è solare, spiritoso.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
data la situazione che ha descritto, le consiglio di rivolgersi al più presto al Centro di Ascolto della Croce Rossa della sua città, "L'orecchio di Venere", dove potrà trovare gratuitamente un team di esperti (psicologi, avvocati, assistenti sociali...) che sapranno indirizzarla per il meglio.

Cari auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Le auguro che le dispute con Suo marito siano di tutt'altro ordine rispetto al Disturbo di Personalita' Paranoide, perche' in questo sfortunato caso Lei non potrebbe fare altro che separarsi o tollerare la situazione.
Si tratta infatti di un disturbo difficilmente curabile sia a livello psichiatrico (non ci sono deficit organici) sia, ancor di piu', psicologico.
Si tratta infatti, sempre che la Sua ipotesi sia fondata, di un disturbo ego-sintonico che non viene riconosciuto penoso per il soggetto interessato.
Ma prima di parlare di questo ci vorrebbe una diagnosi psichiatrica rilasciata da uno specialista.
Mi dispiace Signora.
Ma, una domanda Cara Signora, durante il fidanzamento e gli anni di matrimonio il rapporto con Suo marito era sereno? Quando ha iniziato ad avere dei dubbi?
Potrebbero esserci state delle cause scatenanti di coppia?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
anch'io le suggerisco di rivolgersi a un nostro collega o meglio al Centro Ascolto consigliato in replica #1 data la dolorosa situazione descritta che a quanto dice rende penosa la convivenza con suo marito.
Oltre al resto, alzare le mani su una donna è un gesto di violenza inaccettabile, immagino poi che il clima familiare che respirano i vostri figli non sia dei migliori.
Non si lasci intimidire dalle minacce di suo marito e dai problemi economici, può ottenere assistenza gratuita nel modo suggerito.

Non tardi a prendersi cura del suo benessere e di quello dei suoi figli.

Ci faccia sapere in futuro se crede.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie Dr. Scalco
Dr. Esposito, siamo stati fidanzati tre anni durante i quali non ho notato nulla di così rilevante, a parte un paio di episodi di gelosia eccessiva. Non potevo immaginare come si sarebbe evoluta la situazione. Essa di fatto è peggiorata dopo il matrimonio, nel momento in cui lui si è elevato a "capofamiglia", quindi ansioso di dimostrare sempre di essere perfetto e irreprensibile
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Da lì ha cominciato a temere cose assurde, tipo che mi ero sposata con lui per soldi (quando è solo un operaio!) e che io prendessi cose da casa nostra per regalarle ai miei (che di certo non vogliono la sua carità). Quando sono arrivati i figli poi la cosa è peggiorata, perchè qualsiasi cosa non va con i bambini è colpa mia.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Per esempio: hanno la tosse? è perchè io non li ho coperti come si deve, o li ho coperti troppo, o non gli ho dato le medicine. Se li porto dal dottore senza che lui stesso abbia appurato i sintomi che hanno (non capisce niente di medicina!) vuol dire che io li ho portati dal dottore soltanto perchè voglio che questi mi prescriva integratori e così io faccio spendere soldi inutili alla famiglia...
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Insomma, cose che non stanno nè in cielo e nè in terra. All'inizio io cercavo di farlo ragionare e ci rimanevo molto male di fronte ai suoi atteggiamenti. Dopo un po' ho capito che c'era qualcosa che non andava perchè una persona normale non penserebbe cose così astruse su questioni semplici e volute dal caso, per esempio. Ora che sono sicura che lui abbia questo disturbo cerco di limitare tutto
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Da quanto Lei riferisce potrebbe trattarsi di una dinamica conflittuale della vostra coppia che si e' esacerbata nel tempo.
Prima di ipotizzare certe patologie occorrono diagnosi psichiatriche puntuali.
Le sconsiglierei in ogni caso di ipotizzare patologie e di "scagliarle" contro Suo marito nei momenti di tensione.
Cio' porterebbe sia Lei che Suo marito ad una escalation di conflitto sempre piu' difficile.
Auguri cara Signora!
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie Dr. Esposito, ma non credo che si tratti semplicemente di dinamiche conflittuali, perchè io col tempo sono diventata remissiva e accomodante, cerco di non rispondere più, ma non cambia niente.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Dr. Rinella, temo di rivolgermi a un avvocato perchè dato che lui lavora e possiede la casa, ho paura che i figli potrebbero essere affidati a lui. Se si potesse dimostrare che ha questo disturbo forse sarebbero per certo affidati a me. L'unica cosa che mi interessa sono loro. Come si fa a riconoscere in maniera ufficiale questo disturbo al fine di una causa di separazione?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Non diamo per scontate diagnosi che non sono state fatte direttamente da uno specialista, per quanto lei abbia potuto studiare e osservare.

Se lei ritiene di vivere in una situazione di disagio e sofferenza la prima cosa da fare è rivolgersi al centro indicato dove sapranno valutare accuratamente la sua richiesta e assisterla nel modo dovuto, diversamente da qui dove non abbiamo ogni elemento necessario, rilevabile solo direttamente.

Poi non è l'avvocato che decide, è compito della magistratura.
L'affidamento dei figli non viene valutato solo in base alle risorse economiche ma anche ad altri fattori.

Riuscirebbe ad attivarsi intanto in qualche modo per avere una sua autonomia economica?
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie.
Sto cercando lavoro.
Comunque, se dovessi fare una causa per separazione potrei chiedere la perizia psichiatrica? E questo disturbo potrebbe essere riconosciuto ufficialmente oppure no?
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