Riaccendere l'amore
Buonasera a tutti, mi trovo in una situazione molto spiacevole e mi piacerebbe che qualcuno potesse aiutarmi. La storia che sto vivendo con la mia ragazza è molto complicata: noi due siamo molto diversi, stiamo insieme da un anno e 8 mesi circa. Da quando avevamo compiuto il terzo mese insieme io non ero più felice, ma non lo davo a vedere per paura di perderla. A cominciare dal 9 mese mi sono cominciate a comparire delle piccole cottarelle che io non avevo il coraggio di confessare ma inevitabilmente le scoppiavo a piangere in faccia oppresso dal senso di colpa. Quando ho confessato tutto lei mi ha lasciato ma poi ci siamo rimessi insieme, dicendo che ci eravamo goduti poco il nostro rapporto e che avremmo pensato di meno. Una cosa che io non riesco assolutamente a fare, e ogniqualvolta le confidi le mie paure lei mi rasserena dicendomi 'basta che ti fidi di me'. Ora, il nostro rapporto non è stato semplice. Lei ha difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti, l'ha sempre avuta e io ho interpretato questa chiusura come un segno di non volermi amare, e interpretavo i suoi gesti d'affetto come prese in giro. Contando anche il fatto che lei è molto spiritosa, faceva battutine di cui io non riuscivo a cogliere il lato umoristico, ma solo quello deridente. Mi sono chiuso ancor di più quando lei si è allontanata dal mio migliore amico dicendo che non voleva più averne a che fare, e ciò mi ha ferito, perché era come se rifiutasse una parte di me (essendo lei molto razionale, è come se stesse rifiutando la mia parte illogica, che molto spesso prevale).Così accadeva che quando ci vedevamo io non riuscivo a godermi i nostri momenti insieme perché pensavo al fatto che lei non lo volesse vedere e mi sentivo a disagio, oltre che in colpa (periodo delle cottarelle) quando ero a casa da solo non parlavo con nessuno, piangevo ogni giono di pomeriggio pensando ai bei momenti passati con lei, ma appena rievocati questi idilli tornavo a pensare ad altre persone. Ora, sto cercando di attenuare questi pensieri concentrandomi su di lei, ma nonostante tutto ancora brucia che lei non voglia rivedere questo mio amico e fatico ad accettare questa sua chiusura di sentimenti vedendola come ostile. Nonostante ciò, ci sono dei momenti, fastidiosamente brevi, in cui, almeno mentalmente, mi sento come vorrei essere, protettivo nei suoi confronti, appagato sentimentalmente, e non mi viene da pensare ad altro o ad altre, sono semplicemente sereno. Per esempio, due settimane fa stavo pensando a lei mentre mi dice parole dolci, e mi sono addormentato serenamente (unicum da un anno e passa a questa parte).Il fatto è che quando siamo insieme non riesco a godermi le sue attenzioni, registro in mente soltanto le cose negative che mi dice e gliele appunto, quelle positive è come se mi scivolassero addosso, sono quasi insensibile, nonostante io bruci dentro se la immagino con un altro. (nel periodo cottarelle era questo il mio autotest per vedere se tenevo a lei) come fare a essere sereno?
[#1]
Salve, se sente che la sua ragazza è chiusa e derisoria non è strano che lei si allontani. E che faccia fatica ad avere un rapporto di fiducia con lei. Lei stesso la definisce "ostile".
L'esito di un rapporto in cui si vivono questi sentimenti in modo massiccio non può essere buono.
Sembra che lei si senta bene, invece, quando la sua ragazza è dolce, quando la senta aperta.
Provi a riflettere su un fatto: il suo lato più irrazionale potrebbe irrigidire la sua ragazza, rendendola ancora più razionale di quanto, magari, già non sia. La sua ragazza, ad esempio, potrebbe avere paura, se è abituata a essere fondamentalmente razionale. E quindi questo potrebbe generare nella sua ragazza la stessa distanza che sente per lei.
È un vero e proprio circolo vizioso, da cui è necessario uscire se si vuole sbloccare la crescita di una relazione.
Sarebbe molto creativo se riusciste a prendere l'uno dall'altra le caratteristiche che sembrano ai poli opposti tra voi. Sempre prendendo come esempio la razionalità, lei potrebbe diventare un po' più razionale e la sua ragazza un po' più irrazionale e disponibile con lei.
Dal mio punto di vista, questa è una caratteristica unica della coppia: due mondi, con un loro passato e una propria storia, si incontrano e danno vita a una nuova entità unica, il noi.
Se ci sono interesse e amore, come sembra dalle sue parole, bisogna capire se avete voglia di mettervi in gioco e cambiare. Questo può generare disorientamento e paura, ma dal mio punto di vista è l'unica strada per ritrovarsi in un modo nuovo.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
L'esito di un rapporto in cui si vivono questi sentimenti in modo massiccio non può essere buono.
Sembra che lei si senta bene, invece, quando la sua ragazza è dolce, quando la senta aperta.
Provi a riflettere su un fatto: il suo lato più irrazionale potrebbe irrigidire la sua ragazza, rendendola ancora più razionale di quanto, magari, già non sia. La sua ragazza, ad esempio, potrebbe avere paura, se è abituata a essere fondamentalmente razionale. E quindi questo potrebbe generare nella sua ragazza la stessa distanza che sente per lei.
È un vero e proprio circolo vizioso, da cui è necessario uscire se si vuole sbloccare la crescita di una relazione.
Sarebbe molto creativo se riusciste a prendere l'uno dall'altra le caratteristiche che sembrano ai poli opposti tra voi. Sempre prendendo come esempio la razionalità, lei potrebbe diventare un po' più razionale e la sua ragazza un po' più irrazionale e disponibile con lei.
Dal mio punto di vista, questa è una caratteristica unica della coppia: due mondi, con un loro passato e una propria storia, si incontrano e danno vita a una nuova entità unica, il noi.
Se ci sono interesse e amore, come sembra dalle sue parole, bisogna capire se avete voglia di mettervi in gioco e cambiare. Questo può generare disorientamento e paura, ma dal mio punto di vista è l'unica strada per ritrovarsi in un modo nuovo.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Caro ragazzo,
Il collega che mi ha preceduto nella consulenza Le ha dato un ottimo schema per affrontare la situazione.
Io invece percepisco dalle Sue parole che c'e' qualcosa che non va nel rapporto.
Questo segnale, al di la' dei propositi,conta piu' di tutto.
Lei non "si fida" e non "si affida" alla ragazza. Come si puo' costruire una relazione sentimentale su queste basi? Come si potrebbe costruire qualsiasi relazione? Anche un'amicizia, o un rapporto di lavoro?
Rifletta su tale tema, poi se vuole ci risentiamo!
I migliori saluti
Il collega che mi ha preceduto nella consulenza Le ha dato un ottimo schema per affrontare la situazione.
Io invece percepisco dalle Sue parole che c'e' qualcosa che non va nel rapporto.
Questo segnale, al di la' dei propositi,conta piu' di tutto.
Lei non "si fida" e non "si affida" alla ragazza. Come si puo' costruire una relazione sentimentale su queste basi? Come si potrebbe costruire qualsiasi relazione? Anche un'amicizia, o un rapporto di lavoro?
Rifletta su tale tema, poi se vuole ci risentiamo!
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Gentile Utente,
Leggendo oltre la sua domanda, e di concerto con quanto detto dalla collega, le chiedo :
Lei è davvero capace di amare?
Un legame va nutrito, concimato, deve fondarsi sulla fiducia, sulla stima, sulla dimensione ludica....di scambio, di generosità e di tantissimo altro...
Considero che le emozioni passano da un partner all'altro...
Consulti queste letture potrebbero aiutarla a riflettere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
Leggendo oltre la sua domanda, e di concerto con quanto detto dalla collega, le chiedo :
Lei è davvero capace di amare?
Un legame va nutrito, concimato, deve fondarsi sulla fiducia, sulla stima, sulla dimensione ludica....di scambio, di generosità e di tantissimo altro...
Considero che le emozioni passano da un partner all'altro...
Consulti queste letture potrebbero aiutarla a riflettere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Cara dottoressa, personalmente non mi ritengo capace di amare. Sono parecchio egoista e non riesco a vedere niente oltre me. Da mesi sto cercando disperatamente un metodo su come imparare ad amare, sarebbe meglio per tutti... So che la mia ragazza potrebbe trarre beneficio da me per aprirsi un po', ma io ci provo sempre troppo forte, e lei si chiude come se si sentisse attaccata. Queste chiusure le interpreto come non voglia di stare con me e sentimentalmente mi allontano da lei... Non so proprio come fare.
[#5]
Avevo colto bene.
L'amore non si impara come se fosse uno sport e non risalgono strategie pratiche per corteggiare o fare innamorare, l'amore correla con il sentire più che il fare.
Solitamente la capacità o meno di amare, parte da terre lontane: dalle terre d'infanzia.
Legge le letture e l'intervista capita molto di quello che sto cercando di dirle ..
L'amore non si impara come se fosse uno sport e non risalgono strategie pratiche per corteggiare o fare innamorare, l'amore correla con il sentire più che il fare.
Solitamente la capacità o meno di amare, parte da terre lontane: dalle terre d'infanzia.
Legge le letture e l'intervista capita molto di quello che sto cercando di dirle ..
[#7]
Caro ragazzo,
E' inquietante questa Sua domanda!
Se Lei ha dei problemi non c'e' una bacchetta magica che li faccia svanire!
Deve porsi al lavoro su se stesso per capire il perche' delle Sue difficolta'.
E da quanto dice il lavoro dovra' essere fatto in profondita'.
Imparare ad amare e' un'impresa che coinvolge profondamente se' stessi prima di rivolgersi ad altri. E puo' impegnare una vita.
La grande 'ingenuita' della sua domanda indica che e' necessario partire dal mettere delle basi.
Ci rifletta con calma e soprattutto chieda aiuto ad uno psicoterapeuta per iniziare almeno ad orientarsi nell'ambito delle relazioni umane.
In bocca al lupo!
E' inquietante questa Sua domanda!
Se Lei ha dei problemi non c'e' una bacchetta magica che li faccia svanire!
Deve porsi al lavoro su se stesso per capire il perche' delle Sue difficolta'.
E da quanto dice il lavoro dovra' essere fatto in profondita'.
Imparare ad amare e' un'impresa che coinvolge profondamente se' stessi prima di rivolgersi ad altri. E puo' impegnare una vita.
La grande 'ingenuita' della sua domanda indica che e' necessario partire dal mettere delle basi.
Ci rifletta con calma e soprattutto chieda aiuto ad uno psicoterapeuta per iniziare almeno ad orientarsi nell'ambito delle relazioni umane.
In bocca al lupo!
[#9]
Utente
Si... Mi sono ritrovato nel senso che ho capito che ho trattato i miei sentimenti e questa relazione in modo molto infantile ed egoistico, cosa che mi ha allontanato in modo spaventoso dalla mia ragazza, esigendo sempre di più e donando sempre meno... Sono convinto che dovrò lavorare dall'interno. Molto all'interno.
[#10]
Lo faccia, soprattutto per se stesso e per evitare di ripetere copioni relazionali disfunzionali ancora ed ancora nel tempo....
Speriamo che possa recuperare e che questa ragazza sia capace di offrirle la possibilità di un risarcimento affettivo.
Auguri per tutto.
Speriamo che possa recuperare e che questa ragazza sia capace di offrirle la possibilità di un risarcimento affettivo.
Auguri per tutto.
[#11]
Utente
Sento come un grande vuoto dentro... Non riesco a essere sereno, a essere completo. Non riesco a accettare il suo amore, e nella convinzione che prima o poi l'avrei perso l'ho allontanato sempre di più... E ora vorrei tanto che lei potesse stare sempre nei miei pensieri... Sarei così contento e sereno... Ma sento che non posso. È una sensazione devastante.
[#12]
Avere consapevolezza di ciò che si desidera equivale a capire cosa si vuole davvero.... ma attuarlo non è sempre facile.
Ed amare significa varcare il confine fra due vie:
fra l'appartenersi ed il rifiutarsi.
Esiste anche una terza strada possibile:
spingersi nell'altro con dolcezza, lasciando "spazio ma non distanza".
Ma le ripeto sono parole che per essere vissute, sentire ed attuate... ci vuole un lungo lavoro interiore di introspezione.
Ed amare significa varcare il confine fra due vie:
fra l'appartenersi ed il rifiutarsi.
Esiste anche una terza strada possibile:
spingersi nell'altro con dolcezza, lasciando "spazio ma non distanza".
Ma le ripeto sono parole che per essere vissute, sentire ed attuate... ci vuole un lungo lavoro interiore di introspezione.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 8.4k visite dal 10/08/2015.
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