Bassa autostima
Gentilissimi medici, sono una ragazza sarda di oltre 30 anni, affetta da diabete mellito insulino-dipendente, che ha sempre avuto un rapporto altalenante con la proprio madre.
Lei mi ha sempre fatto venire sensi di colpa, si è sempre sfogata con me quando qualcosa le andava male, mi ha sempre fatto sentire un'autentica nullità.
Poi, però, dopo qualche giorno veniva da me a dirmi che il mondo è cattivo e che per qualsiasi problema potevo contare su di lei
All'età di 13 anni, senza motivo, è venuta a dirmi che le stavo rovinando la vita.
Questo è solo uno dei tanti torti che mi ha fatto.
Ora mi ritrovo adulta senza un solo amico, con l'autostima sotto i piedi, senza un fidanzato, con le glicemie che vanno dove vogliono, senza un fratello, una sorella o parenti che mi siano d'aiuto, e con mia madre che si sta occupando solo ed esclusivamente di sua madre (mia nonna), una signora di 94 anni.
Lei mi ha lasciato completamente sola, anche se viviamo sotto le stesso tetto, e MIO PADRE la asseconda in tutto e per tutto.
Lo so che a una certa età i figli DEVONO assolutamente SVEGLIARSI e staccarsi dai genitori, ma un atteggiamento così da parte loro non lo meritavo...
Veniamo al dunque: ho messo un annuncio su internet dove dicevo che cercavo lavoro come badante in qualsiasi zona dell'Italia.
Stamattina mi ha chiamato una signora siciliana per farmi sapere che cerca una colf per la madre ultranovantenne.
Mi ha detto inoltre che mi offre vitto e alloggio, io in cambio dovrò pulire la casa, stirare e cucinare.
Il punto è che io non so stirare e non so cucinare, non so amministrare una casa.
Mi limito a lavare per terra, lavare i piatti, passare la scopa, lavare i vetri e preparare un piatto di pasta.
Però l'idea di andarmene lontano dai miei genitori mi affascina, vorrei farlo.
Secondo voi cosa è meglio fare?
Dovrei provare a buttarmi in questa avventura?
Mi sento molto insicura, e l'idea di avere il diabete mi blocca ogni volta.
Vi ringrazio anticipatamente.
Lei mi ha sempre fatto venire sensi di colpa, si è sempre sfogata con me quando qualcosa le andava male, mi ha sempre fatto sentire un'autentica nullità.
Poi, però, dopo qualche giorno veniva da me a dirmi che il mondo è cattivo e che per qualsiasi problema potevo contare su di lei
All'età di 13 anni, senza motivo, è venuta a dirmi che le stavo rovinando la vita.
Questo è solo uno dei tanti torti che mi ha fatto.
Ora mi ritrovo adulta senza un solo amico, con l'autostima sotto i piedi, senza un fidanzato, con le glicemie che vanno dove vogliono, senza un fratello, una sorella o parenti che mi siano d'aiuto, e con mia madre che si sta occupando solo ed esclusivamente di sua madre (mia nonna), una signora di 94 anni.
Lei mi ha lasciato completamente sola, anche se viviamo sotto le stesso tetto, e MIO PADRE la asseconda in tutto e per tutto.
Lo so che a una certa età i figli DEVONO assolutamente SVEGLIARSI e staccarsi dai genitori, ma un atteggiamento così da parte loro non lo meritavo...
Veniamo al dunque: ho messo un annuncio su internet dove dicevo che cercavo lavoro come badante in qualsiasi zona dell'Italia.
Stamattina mi ha chiamato una signora siciliana per farmi sapere che cerca una colf per la madre ultranovantenne.
Mi ha detto inoltre che mi offre vitto e alloggio, io in cambio dovrò pulire la casa, stirare e cucinare.
Il punto è che io non so stirare e non so cucinare, non so amministrare una casa.
Mi limito a lavare per terra, lavare i piatti, passare la scopa, lavare i vetri e preparare un piatto di pasta.
Però l'idea di andarmene lontano dai miei genitori mi affascina, vorrei farlo.
Secondo voi cosa è meglio fare?
Dovrei provare a buttarmi in questa avventura?
Mi sento molto insicura, e l'idea di avere il diabete mi blocca ogni volta.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Cara Signorina,
Penso che fare la badante ad una signora ultra novantenne richieda una competenza specifica sia per la casa che soprattutto per la cura dell'anziana!
Ma, vorrei suggerire di riflettere su questo tentativo di fuga rovinosa che vorrebbe fare.
Faccia un passo alla volta per distaccarsi da una famiglia cosi' respingente!
Purtroppo una famiglia respingente, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non "lascia andare" i suoi figli, proprio perche' non ha fornito loro una vera autonomia.
Quindi magari cerchi un lavoro nella Sua zona e inizi ad affrancarsi con calma.
Poi se vuole faccia un secondo passo.
Perche' non cerca un aiuto psicoterapeutico per elaborare la condizione emotiva che ha riferito?
Penso che fare la badante ad una signora ultra novantenne richieda una competenza specifica sia per la casa che soprattutto per la cura dell'anziana!
Ma, vorrei suggerire di riflettere su questo tentativo di fuga rovinosa che vorrebbe fare.
Faccia un passo alla volta per distaccarsi da una famiglia cosi' respingente!
Purtroppo una famiglia respingente, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non "lascia andare" i suoi figli, proprio perche' non ha fornito loro una vera autonomia.
Quindi magari cerchi un lavoro nella Sua zona e inizi ad affrancarsi con calma.
Poi se vuole faccia un secondo passo.
Perche' non cerca un aiuto psicoterapeutico per elaborare la condizione emotiva che ha riferito?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
Grazie per la sua risposta, dottoressa Esposito.
Per 6 anni sono andata da una psicologa del Centro Di Salute Mentale della mia città, ma sinceramente non mi è servito a niente.
Non ho fatto nessun miglioramento.
Ora ho solo voglia di andarmene lontano dal luogo in cui vivo, e non vedere più i miei genitori.
Ormai non è più possibile un dialogo con loro, e questo mi fa davvero star male.
Per 6 anni sono andata da una psicologa del Centro Di Salute Mentale della mia città, ma sinceramente non mi è servito a niente.
Non ho fatto nessun miglioramento.
Ora ho solo voglia di andarmene lontano dal luogo in cui vivo, e non vedere più i miei genitori.
Ormai non è più possibile un dialogo con loro, e questo mi fa davvero star male.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 10/08/2015.
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