Amicizie stressanti...
Gentile dottori, da due mesi circa purtroppo soffro di disturbi dell'atm che mi ha provocato molta sofferenza fisica oltre che stress psichico. Niente di grave, per carità, ma sottolineo che proprio nel mese di giugno ho avuto sintomi davvero invalidanti. Ciononostante, una coppia di amici, a cui mi sono nell'ultimo anno affezionata e al corrente di ciò in quanto mi ero confidata con loro, ha avuto a proposito un atteggiamento poco delicato con me.
Mi spiego meglio. Da premettere che sono sempre stata un tipo attivo e che scoppiava di salute, al contrario di lei che fa non altro che lamentarsi esageratamente anche di un raffreddore.
Inoltre, proprio quest'inverno entrambi mi hanno più volte criticato per il fatto di non raccontare certe mie faccende private e di essere un po' chiusa, invitandomi così ad aprirmi di più con loro ( E DI QUESTO ERO STUFA!!!). Bene, una volta che l'ho fatto raccontando di questa disfunzione, tra l'altra causata da una mano non proprio "riguardosa" di un medico di qualche anno fa( questo è quello che è venuto fuori da tutte le visite recenti), mi ritrovo a sentire certe loro battute per nulla delicate e rispettose del mio stato. Quindi, si può ben comprendere,, come io possa stare a livello psichico...rabbia per una sbagliata terapia mista a dolore che di certo non mi ha fatto bene.
Cominciamo da lei, a cui ho sempre detto di non dire nulla in giro anzi qualora dovessero chiedere dove mi trovassi, di dire che sono partita per un viaggio di piacere. Una volta però mi ha risposto così ."Quante bugie però!!!". Penso invece che UNA VERA AMICA debba fare da scudo ed assecondare la mia volontà di dire nulla proprio perchè non voglio essere commiserata dalla gente di un paese piccolo come il mio.
Lui, tanto per mettere la ciliegina sulla torta, mi telefona qualche giorno fa dicendomi in modo quasi scherzoso e con la moglie accanto " Ciao..ma mi vuoi dire che sei stata male finora?...Non ti fai sentire...dai...mi ha mandato solo un sms per il mio recente compleanno.. mi aspettavo una telefonata...". Non l'ho mandato a quel paese per poco ma con un tono calmo e deciso gli ho detto che queste battute sono decisamente fuori luogo data la mia situazione fisica e psichica assai difficoltosa ( e loro sapevano bene che ero appena tornato da una permanenza distante 1000 km da casa per effettuare delle dovute terapie).
Ma come può pretendere che in uno stato di disagio come il mio pensi pure a fare telefonate??? Non a caso una delle raccomandazioni del mio medico era quella di non parlare troppo ( e questo lei lo sapeva pure in quanto ci messaggiavamo...). Ma evidentemente hanno sottovalutato oppure mi credevano solo stressata...
Sono veramente delusa e stanca di questa amicizia, secondo Voi esagero se li allontano? Devo ammettere che da una settimana che non li sento e non ho nessun desiderio di vederli, non ho bisogno di ulteriore stress al momento. Ma sono al contempo tanto amareggiata e un forte senso di solitudine...
Grazie
Mi spiego meglio. Da premettere che sono sempre stata un tipo attivo e che scoppiava di salute, al contrario di lei che fa non altro che lamentarsi esageratamente anche di un raffreddore.
Inoltre, proprio quest'inverno entrambi mi hanno più volte criticato per il fatto di non raccontare certe mie faccende private e di essere un po' chiusa, invitandomi così ad aprirmi di più con loro ( E DI QUESTO ERO STUFA!!!). Bene, una volta che l'ho fatto raccontando di questa disfunzione, tra l'altra causata da una mano non proprio "riguardosa" di un medico di qualche anno fa( questo è quello che è venuto fuori da tutte le visite recenti), mi ritrovo a sentire certe loro battute per nulla delicate e rispettose del mio stato. Quindi, si può ben comprendere,, come io possa stare a livello psichico...rabbia per una sbagliata terapia mista a dolore che di certo non mi ha fatto bene.
Cominciamo da lei, a cui ho sempre detto di non dire nulla in giro anzi qualora dovessero chiedere dove mi trovassi, di dire che sono partita per un viaggio di piacere. Una volta però mi ha risposto così ."Quante bugie però!!!". Penso invece che UNA VERA AMICA debba fare da scudo ed assecondare la mia volontà di dire nulla proprio perchè non voglio essere commiserata dalla gente di un paese piccolo come il mio.
Lui, tanto per mettere la ciliegina sulla torta, mi telefona qualche giorno fa dicendomi in modo quasi scherzoso e con la moglie accanto " Ciao..ma mi vuoi dire che sei stata male finora?...Non ti fai sentire...dai...mi ha mandato solo un sms per il mio recente compleanno.. mi aspettavo una telefonata...". Non l'ho mandato a quel paese per poco ma con un tono calmo e deciso gli ho detto che queste battute sono decisamente fuori luogo data la mia situazione fisica e psichica assai difficoltosa ( e loro sapevano bene che ero appena tornato da una permanenza distante 1000 km da casa per effettuare delle dovute terapie).
Ma come può pretendere che in uno stato di disagio come il mio pensi pure a fare telefonate??? Non a caso una delle raccomandazioni del mio medico era quella di non parlare troppo ( e questo lei lo sapeva pure in quanto ci messaggiavamo...). Ma evidentemente hanno sottovalutato oppure mi credevano solo stressata...
Sono veramente delusa e stanca di questa amicizia, secondo Voi esagero se li allontano? Devo ammettere che da una settimana che non li sento e non ho nessun desiderio di vederli, non ho bisogno di ulteriore stress al momento. Ma sono al contempo tanto amareggiata e un forte senso di solitudine...
Grazie
[#1]
Gentile Signora,
E' assolutamente comprensibile la sua delusione nei confronti di questi "amici".
Purtroppo la comprensione vera, non superficiale, e' un sentimento raro e Lei deve cercare, per quanto puo' di accettare questa realta'.
Se puo' essere di aiuto pensi che quella che i suoi amici hanno espresso non e' forza, ma debolezza, paura. Impossibilita' di approcciarsi ad una sofferenza.
Abbia Lei "comprensione" verso di loro! L'esperienza umana che Lei ha maturato l'ha resa piu' forte e capace di comprendere (nel senso etimologico del termine "prendere-con"! )
Auguri!
E' assolutamente comprensibile la sua delusione nei confronti di questi "amici".
Purtroppo la comprensione vera, non superficiale, e' un sentimento raro e Lei deve cercare, per quanto puo' di accettare questa realta'.
Se puo' essere di aiuto pensi che quella che i suoi amici hanno espresso non e' forza, ma debolezza, paura. Impossibilita' di approcciarsi ad una sofferenza.
Abbia Lei "comprensione" verso di loro! L'esperienza umana che Lei ha maturato l'ha resa piu' forte e capace di comprendere (nel senso etimologico del termine "prendere-con"! )
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile signora, concordo con la Collega, non vale neanche la pena di starci male..senza sensibilità senza tatto, questi e' meglio perderli.. Trovera' altri amici.. Legga giornali e fara' amicizia con giornalisti con cui si sentira' in sintonia anche da lontano, legga romanzi..si compri fiori e piantine.. Cerchi ogni giorno di fare una cosa carina, per se'..Restiamo in ascolto con molti auguri di pensieri piu' cinici e sereni..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio, le Vostre risposte sono state di conforto e utile per riflettere sulla situazione..resta il fatto che il loro atteggiamento mi fa pensare e ripensare su cosa ho magari sbagliato io ( sto continuamente a mettermi in discussione)..forse ho risposto in modo seccato e diretto? E come potevo diversamente data la mia situazione fisica e mentale fortemente in difficoltà?
E' da un anno che ci provano nel cambiare e più volte ho fatto capire loro che ciò non mi andava ma alla fine sono stati loro ad allontanarmi...
Grazie per l'attenzione
E' da un anno che ci provano nel cambiare e più volte ho fatto capire loro che ciò non mi andava ma alla fine sono stati loro ad allontanarmi...
Grazie per l'attenzione
[#4]
Cara Signora,
L'amicizia e' il "luogo dell'accettazione" per definizione. Altrimenti non sarebbe amicizia.
E quando una delle parti ha dei problemi l'altra parte deve cercare di accoglierli con interesse e sensibilita' .
Lei ha un problema che porta con se'. Fa parte di Lei e non deve aggravarlo rendendolo anche un ostacolo relazionale.
Se queste persone non erano entrate in quest'ottica, nei suoi confronti, e' bene che si siano allontanate. Lei non ha perso nulla. Hanno perso loro. E tanto!
Auguri cara Signora!
L'amicizia e' il "luogo dell'accettazione" per definizione. Altrimenti non sarebbe amicizia.
E quando una delle parti ha dei problemi l'altra parte deve cercare di accoglierli con interesse e sensibilita' .
Lei ha un problema che porta con se'. Fa parte di Lei e non deve aggravarlo rendendolo anche un ostacolo relazionale.
Se queste persone non erano entrate in quest'ottica, nei suoi confronti, e' bene che si siano allontanate. Lei non ha perso nulla. Hanno perso loro. E tanto!
Auguri cara Signora!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.4k visite dal 05/08/2015.
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