Ansia e attacchi di panico o altro?
Salve sono un ragazzo di 25 anni alto 1.65 m e peso 70 kg. Pratico body building da 9 anni accompagnato da attività aerobiche (anche se poco frequenti) quali corsa, cyclette e ellittica. All'età di 17 anni ho scoperto di avere extrasistoli, il che mi ha procurato un periodo di forte stress accompagnato da paura di morire e (almeno pensavo che fossero quelli) attacchi di panico. Il tutto si è risolto dopo svariati ECG, ecodopler al cuore e ECG sottosforzo che mi hanno rassicurato.
Qualche mese fa, esattamente i primi di maggio ero davanti al PC guardando un video. Erano giorni che sentivo delle piccole punture (non fastidiose quasi impercettibili) sul petto sinistro vicino l'ascella. Improvvisamente ne ho sentita una leggermente più forte (ripeto non era fortissima) Il mio pensiero è stato "e se avessi un infarto?" e subito dopo una vampata di calore mi si è irradiata dal petto verso tutti gli arti del corpo (compresa la testa e le dita delle mano e dei piedi) la mano sinistra si è indolenza e ho avvertito un senso di mancamento ; è stato un brutto spavento e pensavo di morire seriamente... Sono andato all'ospedale e dopo analisi del sangue (mi hanno fatto quella dei marker o come si chiamano per l'infarto), ECG e misurazione della pressione è risultato tutto nella norma. Rassicurato dai medici con un "è stato solo un attacco di panico" me ne sono tornato a casa e tutto è tornato come prima, o quasi. Per i restati due mesi tutto è sembrato andare per il meglio, tranne che per due episodi. Ero a pranzo con i miei e subito dopo mangiato ho avuto un attacco simile, ma meno intenso del primo (la mano non si è indolebzita). In entrambi i casi mi sono addormentato e tutto è tornato normale. Ciò che mi rimaneva era il fiato corto tutto il giorno. Finché il 7 luglio non mi ha ripreso. Stessa cosa del primo attacco. Mi ero appena svegliato e avevo fatto colazione. Mi rimetto a letto nel tentativo di riprendere sonno ed ecco che sento come se ribollisse il sangue e mi risento di nuovo male. Casco in un forte stato d'ansia e depressione, tanto che comincio ad avvertire mal di testa, nausea e stitichezza. Ecocardiogramma e RX al petto negativi. Nel tentativo di riprendermi prendo degli integratori di magnesio e potassio e sembrano avere i loro frutti. Mi sento molto meglio. Ma i dolori al petto rimangono. Una sera esco con degli amici e prendo un cappuccino freddo. La mattina dopo mi sveglia un peso sullo sterno mi agito e mi si ripresenta questo malessere della vampata, ma questa volta accompagnato da una fortissima tachicardia. Mi sento morire. Ultimamente sto cercando di rilassarmi ma ogni giorno ho un sintomo diverso. Dolori alla schiena al collo e il persistente dolore al petto. Ieri sera mi faceva malissimo la mano sinistra. Sto andando da una psicoterapeuta e sembra che gli attacchi siano meno violenti, ma persistono e mi sento sempre un senso di malessere. Cosa mi consigliate? Gli esami bastano per escludere tutto? Grazie.
Qualche mese fa, esattamente i primi di maggio ero davanti al PC guardando un video. Erano giorni che sentivo delle piccole punture (non fastidiose quasi impercettibili) sul petto sinistro vicino l'ascella. Improvvisamente ne ho sentita una leggermente più forte (ripeto non era fortissima) Il mio pensiero è stato "e se avessi un infarto?" e subito dopo una vampata di calore mi si è irradiata dal petto verso tutti gli arti del corpo (compresa la testa e le dita delle mano e dei piedi) la mano sinistra si è indolenza e ho avvertito un senso di mancamento ; è stato un brutto spavento e pensavo di morire seriamente... Sono andato all'ospedale e dopo analisi del sangue (mi hanno fatto quella dei marker o come si chiamano per l'infarto), ECG e misurazione della pressione è risultato tutto nella norma. Rassicurato dai medici con un "è stato solo un attacco di panico" me ne sono tornato a casa e tutto è tornato come prima, o quasi. Per i restati due mesi tutto è sembrato andare per il meglio, tranne che per due episodi. Ero a pranzo con i miei e subito dopo mangiato ho avuto un attacco simile, ma meno intenso del primo (la mano non si è indolebzita). In entrambi i casi mi sono addormentato e tutto è tornato normale. Ciò che mi rimaneva era il fiato corto tutto il giorno. Finché il 7 luglio non mi ha ripreso. Stessa cosa del primo attacco. Mi ero appena svegliato e avevo fatto colazione. Mi rimetto a letto nel tentativo di riprendere sonno ed ecco che sento come se ribollisse il sangue e mi risento di nuovo male. Casco in un forte stato d'ansia e depressione, tanto che comincio ad avvertire mal di testa, nausea e stitichezza. Ecocardiogramma e RX al petto negativi. Nel tentativo di riprendermi prendo degli integratori di magnesio e potassio e sembrano avere i loro frutti. Mi sento molto meglio. Ma i dolori al petto rimangono. Una sera esco con degli amici e prendo un cappuccino freddo. La mattina dopo mi sveglia un peso sullo sterno mi agito e mi si ripresenta questo malessere della vampata, ma questa volta accompagnato da una fortissima tachicardia. Mi sento morire. Ultimamente sto cercando di rilassarmi ma ogni giorno ho un sintomo diverso. Dolori alla schiena al collo e il persistente dolore al petto. Ieri sera mi faceva malissimo la mano sinistra. Sto andando da una psicoterapeuta e sembra che gli attacchi siano meno violenti, ma persistono e mi sento sempre un senso di malessere. Cosa mi consigliate? Gli esami bastano per escludere tutto? Grazie.
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Utente
Ho fatto la prima seduta giovedì. Adesso dovrei avere il secondo incontro giovedì prossimo. È una psicoterapeuta di tipo cognitivo comportamentalemi ha detto che il suo lavoro consiste nell'analizzare il presente. Ma quello che mi preme sapere di più è se questo senso di malessere che mi porto dietro e tutti questi dolori possono realmente essere attribuit all'ansia...dopo la mia esperienza con l'extrasistole sono cresciuto senza spaventarmi mai di nulla...la mia ragazza ha sofferto di attacchi di panico e l'ho aiutata ad uscirne grazie alla mia esperienza passata...Ma ora non riesco più a capire se quello che ho è ansia oppure qualche cosa Che i medici non sono riusciti a scoprire. Sto diventando ipocondriaco. Ho un miliardo di sintomi diversi. All'inizio mi fornicolava la testa, poi è passata e ho avuto gastrite e stipsi. Ora ho dolori al petto quasi per la maggioranza della giornata e dolori alla schiena e alla mano. Mi sembra di vivere in un incubo. Durante la notte ho degli episodi di sudorazione intensa mi sveglio in un bagno di sudore. E oggi ho dormito praticamente tutto il giorno e continuo ad avere sonno. Sto pensando seriamente di farmi fare un check-up completo per mettermi in testa che sono solo fobie della mia testa. Ma vale veramente la pena spendere tutti quei soldi alla mia età? Grazie ancora
[#3]
Se al ps hanno già posto diagnosi non ha nessun senso fare altri approfondimenti. Ha senso seguire una psicoterapia.
Certamente corpo e mente sono collegati e certamente le nostre emozioni si esprimono sul corpo. Soltanto che la persona ansiosa non sa fare una lettura accurata e si spaventa.
La terapia cognitivo-cognitivo-comportamentale non consiste nell ' analizzare il presente ma semmai nel capire quali sono le strategie disfunzionali che il pz mette in atto per fronteggiare il sintomo e correggerle con altre più funzionali.
In questo modo si modificano anche le convinzioni che sostengono il problema e le emozioni di allerta.
Cordiali saluti
Certamente corpo e mente sono collegati e certamente le nostre emozioni si esprimono sul corpo. Soltanto che la persona ansiosa non sa fare una lettura accurata e si spaventa.
La terapia cognitivo-cognitivo-comportamentale non consiste nell ' analizzare il presente ma semmai nel capire quali sono le strategie disfunzionali che il pz mette in atto per fronteggiare il sintomo e correggerle con altre più funzionali.
In questo modo si modificano anche le convinzioni che sostengono il problema e le emozioni di allerta.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
La e ringrazio per la pronta risposta.
Quindi è giusto seguire una terapia di questo tipo...ho capito bene?
Ciò che mi affligge è che queste vampate di calore arrivano in momenti in cui o non sto pensando a nulla o sono tranquillissimo. per quello mi spavento a morte e penso che sia qualcos'altro invece che attacchi di panico. È possibile che un accumulo di stress senza un episodio fulcro scatenante degli attacchi di panico, possa avermi ridotto così male? La ringrazio ancora per lad disponibilità
Quindi è giusto seguire una terapia di questo tipo...ho capito bene?
Ciò che mi affligge è che queste vampate di calore arrivano in momenti in cui o non sto pensando a nulla o sono tranquillissimo. per quello mi spavento a morte e penso che sia qualcos'altro invece che attacchi di panico. È possibile che un accumulo di stress senza un episodio fulcro scatenante degli attacchi di panico, possa avermi ridotto così male? La ringrazio ancora per lad disponibilità
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Se l ' ansia è patologica insorge proprio nel momento in cui apparentemente non ha senso e non è leggibile.
Continui la terapia ma tenga presente che la tcc deve fornire prescrizioni comportamentali chiare su come affrontare il problema. Non analizzare.
Cordiali saluti
Continui la terapia ma tenga presente che la tcc deve fornire prescrizioni comportamentali chiare su come affrontare il problema. Non analizzare.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 02/08/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.