Mi sento in colpa per non aver potuto fare niente per tenerla con me e come se mi avessero
Salve ho 24 anni e ho perso da sette mesi mia madre per mieloma multiplo.dopo aver combattuto un anno con questa malattia e aver fatto tanti sacrifici l'ho persa è venuta a mancare sette mesi fa.mi sento in colpa per non aver potuto fare niente per tenerla con me e come se mi avessero strappato il cuore.ora mi sento vuota sola è come se fossi morta anche io.sono insoddisfatta della mia vita non trovo più ol motivo per alzarmi dal letto e iniziare la giornata non ho più voglia di fare niente anche avendo il mio compagno e il i miei familiari mi sento sola non so come combattere questa solitudine che sento e non riesco ad andare a trovare mia madre al cimitero non accetto il fatto di non averla più con me e forse nego a me stessa che non c'è più.
[#1]
Gentile Utente,
La perdita di un genitore e per di più con queste modalità lascia uno strazio ed un vuoto assoluto....
Oltre che la paura di rimanere da soli nella vita
I sensi di colpa per non avere fatto abbastanza
E mille sfaccettature del dolore e della disperazione
La rabbia, con il tempo, lascerà il posto al dolore , e solo allora potrà avvenire la vera elaborazione del lutto
Vedrà che sua mamma diventerà un oggetto interno, vivrà nei suoi ricordi e le scalderà il cuore sempre
Provi a leggere questa lettura, si ritroverà in parecchi punti ...
http://www.valeriarandone.it/articoli/1297-congresso-nazionale-sia-2015/
Sua madre vivrà ancora e per sempre nei suoi ricordi, vivrà con lei e farà da guida al suo mondo interno.
La lascio con questa frase, simbolica ed intensa
“Il richiamo della morte è anche un richiamo d’amore. La morte è dolce se le facciamo buon viso, se l’accettiamo come una delle grandi, eterne forme dell’amore e della trasformazione”
Hermann Hesse.
La perdita di un genitore e per di più con queste modalità lascia uno strazio ed un vuoto assoluto....
Oltre che la paura di rimanere da soli nella vita
I sensi di colpa per non avere fatto abbastanza
E mille sfaccettature del dolore e della disperazione
La rabbia, con il tempo, lascerà il posto al dolore , e solo allora potrà avvenire la vera elaborazione del lutto
Vedrà che sua mamma diventerà un oggetto interno, vivrà nei suoi ricordi e le scalderà il cuore sempre
Provi a leggere questa lettura, si ritroverà in parecchi punti ...
http://www.valeriarandone.it/articoli/1297-congresso-nazionale-sia-2015/
Sua madre vivrà ancora e per sempre nei suoi ricordi, vivrà con lei e farà da guida al suo mondo interno.
La lascio con questa frase, simbolica ed intensa
“Il richiamo della morte è anche un richiamo d’amore. La morte è dolce se le facciamo buon viso, se l’accettiamo come una delle grandi, eterne forme dell’amore e della trasformazione”
Hermann Hesse.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente
Perché non chiede aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta direttamente per elaborare il lutto?
Soffrire è fisiologico ma emozioni quali la colpa non hanno senso. Non poteva fare nulla per evitare la malattia e la morte della mamma.e nessuno di noi è mai pronto per dire addio al primo legame d amore.
Perché non chiede aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta direttamente per elaborare il lutto?
Soffrire è fisiologico ma emozioni quali la colpa non hanno senso. Non poteva fare nulla per evitare la malattia e la morte della mamma.e nessuno di noi è mai pronto per dire addio al primo legame d amore.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 02/08/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.