Ansia che non passa
Salve, sono una ragazza di 23 anni e da circa 3 anni soffro di ansia.
Non so dare un perché o un avvenimento traumatico che ha scaturito in me questa ansia ma nonostante io stia bene di salute,abbia una bella famiglia, comunque ne soffro.
Inizialmente era terribile, vertigini,nodo alla gola,stanchezza e paura di uscire....dopo quache tempo ne ho parlato con il mio medico di base che mi aveva prescritto semplicemente della valeriana e un integratore ma io davvero non riuscivo a vivere, non potevo parlare con una persona che tutto cominciava a girare...un incubo. Quindi ho provato con l'omeopatia ed ho assunto inizialmente i granuli argenum nitricum e poi il ccculus per le vertigini. Diciamo che nel giro di un paio di anni la situazione era migliorata ma ora (non so se complice il gran caldo) sono tornate le vertigini anche se più lievi e quella paura di uscire o di fare le cose più banali (come andare al mare) per paura di stare male. La sensazione è inizialmente un senso di vuoto alla testa soprattutto se sono in un l'uovo aperto e affollato, vertigini, caldo e senso di svenire. Mi capita all'improvviso, soprattutto se guardo dall'alto verso il basso. Quindi ora sto riprendendo i granuli argenum nitricum con la speranza che mi aiuti di nuovo r l'integratore vitaminico carnifast plus con la speranza di non sentirew più così tanta stanchezza.
Premetto che non ne ho mai parlato con uno psicologo perché sento che posso farcela da sola e non ho mai assunto psicofarmaci...vorrei evitarli.
Mi può aiutare a capire cosa è meglio da fare? Vorrei ricominciare a vivere come una ragazza della mia età....uscire,andare a ballare...ma l'ansia mi blocca.
Non so dare un perché o un avvenimento traumatico che ha scaturito in me questa ansia ma nonostante io stia bene di salute,abbia una bella famiglia, comunque ne soffro.
Inizialmente era terribile, vertigini,nodo alla gola,stanchezza e paura di uscire....dopo quache tempo ne ho parlato con il mio medico di base che mi aveva prescritto semplicemente della valeriana e un integratore ma io davvero non riuscivo a vivere, non potevo parlare con una persona che tutto cominciava a girare...un incubo. Quindi ho provato con l'omeopatia ed ho assunto inizialmente i granuli argenum nitricum e poi il ccculus per le vertigini. Diciamo che nel giro di un paio di anni la situazione era migliorata ma ora (non so se complice il gran caldo) sono tornate le vertigini anche se più lievi e quella paura di uscire o di fare le cose più banali (come andare al mare) per paura di stare male. La sensazione è inizialmente un senso di vuoto alla testa soprattutto se sono in un l'uovo aperto e affollato, vertigini, caldo e senso di svenire. Mi capita all'improvviso, soprattutto se guardo dall'alto verso il basso. Quindi ora sto riprendendo i granuli argenum nitricum con la speranza che mi aiuti di nuovo r l'integratore vitaminico carnifast plus con la speranza di non sentirew più così tanta stanchezza.
Premetto che non ne ho mai parlato con uno psicologo perché sento che posso farcela da sola e non ho mai assunto psicofarmaci...vorrei evitarli.
Mi può aiutare a capire cosa è meglio da fare? Vorrei ricominciare a vivere come una ragazza della mia età....uscire,andare a ballare...ma l'ansia mi blocca.
[#1]
cara ragazza,
ci dica di più su di lei: cosa fa nella vita? In che modo si relaziona con la sua famiglia? Come va la vita con e tra i suoi familiari? Ha un fidanzato? Amici? Hobby?
L'ansia è una risposta normale, a volte eccessiva, a eventi della vita o a vissuti interiori - in senso psicoanalitico l'ansia può essere associata a fantasie o vissuti inconsci conflittuali, dei quali può divenire più consapevole grazie a un percorso di psicoterapia.
Detto questo l'ansia è anche e soprattutto un sintomo molto comune e per poter intervenire efficacemente, non sempre basta intervenire puntualmente sull'ansia, ma occorre intervenire sul tipo di personalità o di struttura sottostante. Lei dice di sentirsi spesso stanca? Può dire di più su questo? Si sente triste?
Come mai non ha mai consultato uno psicoterapeuta? Perchè poi pensa di voler evitare i farmaci? Cosa immagina rispetto a un trattamento anche farmacologico?
Cordiali saluti
ci dica di più su di lei: cosa fa nella vita? In che modo si relaziona con la sua famiglia? Come va la vita con e tra i suoi familiari? Ha un fidanzato? Amici? Hobby?
L'ansia è una risposta normale, a volte eccessiva, a eventi della vita o a vissuti interiori - in senso psicoanalitico l'ansia può essere associata a fantasie o vissuti inconsci conflittuali, dei quali può divenire più consapevole grazie a un percorso di psicoterapia.
Detto questo l'ansia è anche e soprattutto un sintomo molto comune e per poter intervenire efficacemente, non sempre basta intervenire puntualmente sull'ansia, ma occorre intervenire sul tipo di personalità o di struttura sottostante. Lei dice di sentirsi spesso stanca? Può dire di più su questo? Si sente triste?
Come mai non ha mai consultato uno psicoterapeuta? Perchè poi pensa di voler evitare i farmaci? Cosa immagina rispetto a un trattamento anche farmacologico?
Cordiali saluti
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
[#2]
Gentile Utente
C ' è una bella contraddizione in quello che ha scritto: se ritiene di potercela fare da sola come mai non lo ha ancora fatto e scrive proprio agli psicologi?
Come sta sperimentando le problematiche ansiose non passano col tempo da sole ma si tratta di disturbi che devono essere affrontati seriamente.
Cordiali saluti
C ' è una bella contraddizione in quello che ha scritto: se ritiene di potercela fare da sola come mai non lo ha ancora fatto e scrive proprio agli psicologi?
Come sta sperimentando le problematiche ansiose non passano col tempo da sole ma si tratta di disturbi che devono essere affrontati seriamente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie millle delle risposte.... Nella vita ora faccio dei lavoretti saltuari, la mia famiglia è molto tranquilla ma mia madre soffre anche lei di ansia, infatti è molto apprensiva....riguardo hobby non ne ho, sono fidanzata e grazie a lu esco spesso ma non gli ho mai parlato dei moei problemi...infatti è capitato spesso che mi tirassi indietro quando mi proponeva una passeggiata o di andare al mare nelle ore più calde....comunque credo che i miei problemi siano nati nel periodo in cui ero con il mio ex....lui aveva una situazione familiare molto complicata e spesso mi parlava di soffrire di attacchi di panico....io fino a quel momento non sapevo neache cosa fossero....poi man mano che il tempo passava e lui mi ripeteva sempre di soffrirne ho iniziato ad avere problemi...so di essere deboleed ho fatto mie le sue paure...da quando l'ho lasciato però non è passato il mio disagio....anzi,il fatto di non averlo capito perché in quel momento non sapevo cosa stava affrontando mi rende triste....perché pensò di essere stata egoista. Poi il momento cruciale in cui è iniziato tutto è stato un giorno a lavoro quando non mo sono sentita bene e credo di aver avuto un attacco di panico, dopo quell'avvenimento ho lasciato il lavoro ed anche la professione di parrucchiera....anzi pensare di lavorare di nuovo come parrucchiera mi fa paura....però cè stato un periodo in cui lavoravo sempre e i sintomi si erano molto alleviati..penso che sia questa mia disoccupazione a farmi pensare ai miei problemi di ansia e quindi farmi star male.....ma possibile che a 23 anni debba stare così?/riguardo il fatto dei psicofarmaci ho paura a prenderlo perché ho il timore di diventarne schiava....vedo mia madre che ha avuto problemi anche lei di questo genere ma non rieso a parlarne per paura di farla star male....cosa devo fare....
[#4]
Gentile ragazza
Dal momento che la situazione sta diventando invalidante è importante ora lasciarsi aiutare direttamente da uno psicologo psicoterapeuta perché da qui è possibile orientarla e dare qualche indicazione ma non è possibile porre diagnosi nè tanto meno una terapia.
Cordiali saluti
Dal momento che la situazione sta diventando invalidante è importante ora lasciarsi aiutare direttamente da uno psicologo psicoterapeuta perché da qui è possibile orientarla e dare qualche indicazione ma non è possibile porre diagnosi nè tanto meno una terapia.
Cordiali saluti
[#5]
<<ma possibile che a 23 anni debba stare così?>>
purtroppo se non ci si cura si può stare anche molto peggio e non importa che lei abbia 15, 23 o 50 anni, anzi la giovane età da un lato può essere un fattore prognostico favorevole - nel caso di patologie non gravi come probabilmente è il suo caso - qualora si arrivi in tempo a trattare il caso.
Si affidi a un terapeuta come già suggerito dalla collega e si faccia dare una mano.
Cordiali saluti
purtroppo se non ci si cura si può stare anche molto peggio e non importa che lei abbia 15, 23 o 50 anni, anzi la giovane età da un lato può essere un fattore prognostico favorevole - nel caso di patologie non gravi come probabilmente è il suo caso - qualora si arrivi in tempo a trattare il caso.
Si affidi a un terapeuta come già suggerito dalla collega e si faccia dare una mano.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.4k visite dal 02/08/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.