Tricotillomania, umore depresso, dubbi sulla terapia
Buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni, soffro di tricotillomania da quando facevo le medie (non ricordo perché avessi cominciato a farlo, ma in breve tempo mi ritrovai con un buco in testa e venni portata da un dermatologo che non intuì la causa del problema, problema che quindi non venne trattato né allora né mai, dato che non ho mai "confessato" questa cosa né ai miei genitori né a nessun altro). Dopo quel primo episodio ho imparato a strappare i capelli in punti diversi della testa, in modo che non si notino chiazze, e nel corso degli anni, pur avendo perseverato in questa attività, specialmente durante lo studio, ci ho sempre convissuto senza viverlo come un problema. Negli ultimi 2 anni circa, tuttavia, probabilmente a causa di una situazione lavorativa insoddisfacente, mi sento molto a disagio con me stessa (mi sento spesso inadeguata, vorrei che le altre persone non mi facessero domande sulla mia vita, mi sento in colpa per non riuscire a dare una piega migliore alla mia esistenza, anche perché la sola idea di intraprendere qualche iniziativa me la fa sembrare irrealizzabile ed eccessivamente faticosa). In generale, conduco una vita sociale e affettiva abbastanza normale - a parte alcuni periodi di "auto-reclusione" che però giustifico con le incombenze lavorative. Negli ultimi mesi sono più stressata del solito e mi sento piuttosto male, vivo con l'impressione costante che il tempo scivoli via ed io non abbia il controllo su nulla, mi sembra di sprecare la vita e la giovinezza, e ho ricominciato a strappare i capelli con maggiore frequenza, tanto che a fine giornata il cuoio capelluto mi duole. So che devo fare qualcosa, penso che vorrei rivolgermi ad uno specialista, ma: (1) come si contatta uno specialista? con quali criteri lo si sceglie? come posso sapere se sarà quello giusto per me? (2) non sono certa di volermi considerare "malata", ho paura che sarebbe come un tentativo di non assumermi la responsabilità della mia vita e della mia persona lasciandomi definire da un'etichetta diagnostica (3) quando sono in vacanza o mi concedo di svolgere attività per me gratificanti, riesco ad allontanare da me tutti questi problemi e a sentirmi felice e vivace: perciò posso supporre che il problema in definitiva non sia io, ma le circostanze che ho intorno (e che però non riesco a mutare...).
Scusate la prolissità ma non riesco a parlare con nessuno di questa situazione, in quanto le persone che mi circondano tendono a ritenermi una persona dotata e fortunata, dunque liquidano ogni mia lamentela come un tentativo di autocommiserazione (atteggiamento al quale, mio malgrado, mi pare spesso di indulgere).
sono una ragazza di 28 anni, soffro di tricotillomania da quando facevo le medie (non ricordo perché avessi cominciato a farlo, ma in breve tempo mi ritrovai con un buco in testa e venni portata da un dermatologo che non intuì la causa del problema, problema che quindi non venne trattato né allora né mai, dato che non ho mai "confessato" questa cosa né ai miei genitori né a nessun altro). Dopo quel primo episodio ho imparato a strappare i capelli in punti diversi della testa, in modo che non si notino chiazze, e nel corso degli anni, pur avendo perseverato in questa attività, specialmente durante lo studio, ci ho sempre convissuto senza viverlo come un problema. Negli ultimi 2 anni circa, tuttavia, probabilmente a causa di una situazione lavorativa insoddisfacente, mi sento molto a disagio con me stessa (mi sento spesso inadeguata, vorrei che le altre persone non mi facessero domande sulla mia vita, mi sento in colpa per non riuscire a dare una piega migliore alla mia esistenza, anche perché la sola idea di intraprendere qualche iniziativa me la fa sembrare irrealizzabile ed eccessivamente faticosa). In generale, conduco una vita sociale e affettiva abbastanza normale - a parte alcuni periodi di "auto-reclusione" che però giustifico con le incombenze lavorative. Negli ultimi mesi sono più stressata del solito e mi sento piuttosto male, vivo con l'impressione costante che il tempo scivoli via ed io non abbia il controllo su nulla, mi sembra di sprecare la vita e la giovinezza, e ho ricominciato a strappare i capelli con maggiore frequenza, tanto che a fine giornata il cuoio capelluto mi duole. So che devo fare qualcosa, penso che vorrei rivolgermi ad uno specialista, ma: (1) come si contatta uno specialista? con quali criteri lo si sceglie? come posso sapere se sarà quello giusto per me? (2) non sono certa di volermi considerare "malata", ho paura che sarebbe come un tentativo di non assumermi la responsabilità della mia vita e della mia persona lasciandomi definire da un'etichetta diagnostica (3) quando sono in vacanza o mi concedo di svolgere attività per me gratificanti, riesco ad allontanare da me tutti questi problemi e a sentirmi felice e vivace: perciò posso supporre che il problema in definitiva non sia io, ma le circostanze che ho intorno (e che però non riesco a mutare...).
Scusate la prolissità ma non riesco a parlare con nessuno di questa situazione, in quanto le persone che mi circondano tendono a ritenermi una persona dotata e fortunata, dunque liquidano ogni mia lamentela come un tentativo di autocommiserazione (atteggiamento al quale, mio malgrado, mi pare spesso di indulgere).
[#1]
Gentile ragazza,
la decisione di ricorrere ad uno specialista - Psicologo psicoterapeuta è quello giusto per la situazione descritta - è molto saggia, considerato anche che soffre di Tricotillomania già da diversi anni e che nel corso del tempo ha affinato le strategie per non far accorgere i Suoi cari del disturbo; in realtà proteggendolo.
I dubbi sono legittimi, e al contempo non hanno ragion d'essere razionale. Vanno letti come tentativi del sintomo di proteggere la propria esistenza, per così dire.
Cosa ne pensa?
Aggiungo: l'essere sottopeso a cosa è dovuto?
Cordiali saluti.
la decisione di ricorrere ad uno specialista - Psicologo psicoterapeuta è quello giusto per la situazione descritta - è molto saggia, considerato anche che soffre di Tricotillomania già da diversi anni e che nel corso del tempo ha affinato le strategie per non far accorgere i Suoi cari del disturbo; in realtà proteggendolo.
I dubbi sono legittimi, e al contempo non hanno ragion d'essere razionale. Vanno letti come tentativi del sintomo di proteggere la propria esistenza, per così dire.
Cosa ne pensa?
Aggiungo: l'essere sottopeso a cosa è dovuto?
Cordiali saluti.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Utente,
Quello di strappare i capelli è un comportamento che di solito tradisce un pochino di ansia.
Probabilmente correlato a questo crea un certo disagio la sua immagine proposta agli altri che la vedono come una persona forte e senza problemi.
Per questa ragione fa bene a chiedere una consulenza psicologica allo psicologo psicoterapeuta.
Per i disturbi d ' ansia le terapie d ' elezione sono quelle attive e focalizzate come ad es.la cognitivo conportamentale.
Cordiali saluti
Quello di strappare i capelli è un comportamento che di solito tradisce un pochino di ansia.
Probabilmente correlato a questo crea un certo disagio la sua immagine proposta agli altri che la vedono come una persona forte e senza problemi.
Per questa ragione fa bene a chiedere una consulenza psicologica allo psicologo psicoterapeuta.
Per i disturbi d ' ansia le terapie d ' elezione sono quelle attive e focalizzate come ad es.la cognitivo conportamentale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Per scegliere l'orientamento più adatto alla problematica, legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordiali saluti,
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordiali saluti,
[#5]
Gentile Utente,
La tricotillomania viene curata come il disturbo ossessivo compulsivo, perché equivale ad una scarsa modulazione delle emozioni.
La gestualità ha preso il sooravvento e lei non può fare più nulla, da sola, per fermarla.
Si affidi ad una struttura pubblica dove troverà medici e psicologi per una diagnosi certa, non solo dei sintomi, ma della sua personalità per intero.
Li ingerisce anche i capelli strappati?
La tricotillomania viene curata come il disturbo ossessivo compulsivo, perché equivale ad una scarsa modulazione delle emozioni.
La gestualità ha preso il sooravvento e lei non può fare più nulla, da sola, per fermarla.
Si affidi ad una struttura pubblica dove troverà medici e psicologi per una diagnosi certa, non solo dei sintomi, ma della sua personalità per intero.
Li ingerisce anche i capelli strappati?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.9k visite dal 01/08/2015.
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