Ansia e nausea pre-università
Salve,
vi scrivo perché non riesco a risolvere il mio incubo: l'ansia. Ho iniziato ad andare in terapia circa 4 anni fa. La mia paura più grande è quella di allontanarmi da casa. Ho deciso di iscrivermi all’università per realizzare il sogno di una vita (malgrado mia madre non mostri entusiasmo nella mia scelta). Purtroppo andando nella città dove ha sede l'università, inaspettatamente ho avuto un attacco di panico e da allora l'ansia non mi lascia più. Cosa mi consigliate di fare?
vi scrivo perché non riesco a risolvere il mio incubo: l'ansia. Ho iniziato ad andare in terapia circa 4 anni fa. La mia paura più grande è quella di allontanarmi da casa. Ho deciso di iscrivermi all’università per realizzare il sogno di una vita (malgrado mia madre non mostri entusiasmo nella mia scelta). Purtroppo andando nella città dove ha sede l'università, inaspettatamente ho avuto un attacco di panico e da allora l'ansia non mi lascia più. Cosa mi consigliate di fare?
[#1]
Cara ragazza,
Io Le consiglierei di non perdersi d'animo.
La Sua reazione e' conseguente all'abituazione e alla paura che possa accadere di nuovo. Dovrebbe interrompere tale circolo vizioso.
Chieda al Suo medico se puo' consigliare un farmaco utile. Ne esistono diversi. E soprattutto abbia pazienza.
E' una bella iniziativa quella che ha intrapreso! Merita di essere realizzata!
Auguri!
Io Le consiglierei di non perdersi d'animo.
La Sua reazione e' conseguente all'abituazione e alla paura che possa accadere di nuovo. Dovrebbe interrompere tale circolo vizioso.
Chieda al Suo medico se puo' consigliare un farmaco utile. Ne esistono diversi. E soprattutto abbia pazienza.
E' una bella iniziativa quella che ha intrapreso! Merita di essere realizzata!
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Grazie della sua disponibilità. :)
Dovrei trasferirmi tra circa due mesi, sperando passi il test d'ammissione. Ma ho paura! È normale dopo tutti questi anni di terapia? Non oso immaginare cosa possa succedermi andando a vivere fuori. Tra l'altro ho paura che mi si chiuda lo stomaco.
Del resto non voglio mandare tutto a monte anche quest'anno, sarebbe un ennesimo fallimento. I farmaci mi fanno un po' paura, temo di diventarne dipendente.
Dovrei trasferirmi tra circa due mesi, sperando passi il test d'ammissione. Ma ho paura! È normale dopo tutti questi anni di terapia? Non oso immaginare cosa possa succedermi andando a vivere fuori. Tra l'altro ho paura che mi si chiuda lo stomaco.
Del resto non voglio mandare tutto a monte anche quest'anno, sarebbe un ennesimo fallimento. I farmaci mi fanno un po' paura, temo di diventarne dipendente.
[#3]
Cara signorina,
I farmaci che le ho consigliato sono per lo stomaco, per evitare che l'innervazione autonoma dello stomaco faccia scherzi spiacevoli!
Per il resto non ci pensi! Magari mangi poco, in compagnia, chiacchierando rilassata, e senza pensare che sta mangiando!
Purtroppo questi riflessi restano attivi fino a quando "si bada a loro". Quando li si ignora si tacitano!
Provi con una pizzetta, uno snack digeribile e senza pensarci!
Ci faccia sapere!
I farmaci che le ho consigliato sono per lo stomaco, per evitare che l'innervazione autonoma dello stomaco faccia scherzi spiacevoli!
Per il resto non ci pensi! Magari mangi poco, in compagnia, chiacchierando rilassata, e senza pensare che sta mangiando!
Purtroppo questi riflessi restano attivi fino a quando "si bada a loro". Quando li si ignora si tacitano!
Provi con una pizzetta, uno snack digeribile e senza pensarci!
Ci faccia sapere!
[#4]
Gentile ragazza,
Quattro anni di psicoterapia senza risultati e per la problematica che riporta sono troppi.
Di solito la psicoterapia deve portare dei cambiamenti e se in tempi ragionevoli (qualche mese) tali cambiamenti non Ci sono, è piu che sensato fare il punto della situazione col curante e capire che cosa non sta funzionando.
Posso chiederle quale tipo di percorso terapeutico sta seguendo e con quali obiettivi terapeutici?
Quattro anni di psicoterapia senza risultati e per la problematica che riporta sono troppi.
Di solito la psicoterapia deve portare dei cambiamenti e se in tempi ragionevoli (qualche mese) tali cambiamenti non Ci sono, è piu che sensato fare il punto della situazione col curante e capire che cosa non sta funzionando.
Posso chiederle quale tipo di percorso terapeutico sta seguendo e con quali obiettivi terapeutici?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Proverò a non pensarci, anche se è una vita che combatto contro questo problema. Sto seguendo una terapia cognitivo comportamentale, gli obiettivi prefissati sono quelli di poter andare fuori senza problemi e di migliorare il rapporto con la mia famiglia. Ne avevo già parlato col mio terapeuta e mi aveva detto che attualmente il mio malessere è un capriccio, perché ho visto più volte che me la so cavare da sola, ma ho paura di crescere. Sarà vero?
Grazie ancora.
Grazie ancora.
[#6]
Utente
Aggiungo inoltre che da diversi mesi mi sento sempre stanca e senza voglia di fare nulla. Prima studiavo, leggevo romanzi, disegnavo; adesso vorrei stare tutto il giorno coricata a letto. Mi sento senza stimoli!
Le analisi del sangue sono ok, in più prendo integratori ma senza ottenere grossi risultati.
Le analisi del sangue sono ok, in più prendo integratori ma senza ottenere grossi risultati.
[#8]
Gentile Utente,
Un padre con cui non ha avuto un buon rapporto, una madre che non l'appoggia.....deve essere difficile farcela da sola e, soprattutto, avere la grinta e la forza di allontanarsi davvero.
La " paura di crescere" di cui parla il suo terapeuta, spesso non può essere risolta o curata con la bacchetta magica, ci vuole tempo, allontanamenti ed avvicinamenti da casa e dalle figure parentali, ansia e riparazione, desiderio di autonomia e di appartenenza, bisogno di cure e di carezze e di fare esperienze.....
Se le sue problematiche sono ataviche deve avere pazienza e non pretendere da se stessa e dalla terapia guarigioni immediate, la guarigione avverrà quando avverrà la "cicatrizzazione profonda" della sua psiche....
Auguri per tutto.
Un padre con cui non ha avuto un buon rapporto, una madre che non l'appoggia.....deve essere difficile farcela da sola e, soprattutto, avere la grinta e la forza di allontanarsi davvero.
La " paura di crescere" di cui parla il suo terapeuta, spesso non può essere risolta o curata con la bacchetta magica, ci vuole tempo, allontanamenti ed avvicinamenti da casa e dalle figure parentali, ansia e riparazione, desiderio di autonomia e di appartenenza, bisogno di cure e di carezze e di fare esperienze.....
Se le sue problematiche sono ataviche deve avere pazienza e non pretendere da se stessa e dalla terapia guarigioni immediate, la guarigione avverrà quando avverrà la "cicatrizzazione profonda" della sua psiche....
Auguri per tutto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#10]
Mi pare stranissimo perché la terapia cognitivo conportamentale soprattutto per le problematiche ansiose si basa sulle prescrizioni comportamentali. ..
Faccia il punto della situazione ed eventualmente valuti di cambiare terapeuta.
Cordiali saluti
Faccia il punto della situazione ed eventualmente valuti di cambiare terapeuta.
Cordiali saluti
[#13]
Gentile ragazza,
Non è mica detto che tu debba perdere un anno ma dal momento che hai queste difficoltà io ti consiglierei di lasciarti aiutare da un terapeuta.
Se con questo terapeuta non ti trovi bene, viene giudicato il tuo problema (capricci...) e non ci sono risultati a distanza di quattro anni, allora è sensato cambiare senza rinunciare alle cure.
Cordiali saluti
Non è mica detto che tu debba perdere un anno ma dal momento che hai queste difficoltà io ti consiglierei di lasciarti aiutare da un terapeuta.
Se con questo terapeuta non ti trovi bene, viene giudicato il tuo problema (capricci...) e non ci sono risultati a distanza di quattro anni, allora è sensato cambiare senza rinunciare alle cure.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.9k visite dal 01/08/2015.
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Approfondimento su Ansia
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