Pausa estiva

Gentili dottori, può sembrare una richiesta "banale" ma per oltre un mese non vedrò la mia terapeuta e spesso piango perché vorrei questa pausa estiva non esistesse perché mi sento sola,abbandonata.
È una situazione normale?! È come se mi mancasse.
Non pensavo un percorso terapeutico potesse portare anche a questo tipo di sofferenza (se così la possiamo chiamare).
Come posso fare per non pensarci?!
Grazie mille a chiunque risponderà.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In realtà è piuttosto comune ma posso chieder da quanto tempo è in terapia e per quale problema?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
La percezione dell'assenza è segno dell'attaccamento nei confronti della terapeuta, e rappresenta anche uno strumento di lavoro.

Un mese passa velocemente e La fa rendere più consapevoli di quanto il percorso sia importante per Lei.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,

Posso vederle per cosa è in terapia?

Problematiche con l'affettivita?
Dipendenze?

Fame d'amore?

Può capitare, ma un'amplificazione così importante spesso correla con il motivo della cura.

Cosa intende fare per le vacanze?
Mare?
Viaggi?

Ha un amore, degli amici, una famiglia?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Utente
Utente
gentili dottoresse,grazie per la risposta.
Sono in cura da un anno per un problema che è iniziato come attacchi di panico(mi sono chiusa in casa per un mese intero),ansia generalizzata e somatizzazioni varie.
In realtà l'estate é sempre stato un periodo stressante per me perché odio il caldo poi da quando è iniziato questo problema( caso ha voluto iniziasse proprio d'estate),la vivo anche peggio.
Ho una famiglia,mi sono lasciata per scelta con il ragazzo dopo due anni e mezzo ed ho parecchi amici che mi stanno vicina. Credevo di non essere così "presa" da questo percorso ma evidentemente mi sbagliavo. (Non ho comunque mai saltato alcuna seduta. Faccio un percorso psicodinamico).
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
È possibile che abbia amplificato il malessere che prova d'estate con la dipendenza dall'analista ....

[#6]
Utente
Utente
Ma non si dovrebbe diventar dipendenti dal terapeuta, o sbaglio?!
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
In una prima fase è possibile ... ma non è nulla di grave.
Anzi.
Ne discuta con lui/ lei al vostro rientro, diventerà uno spunto ulteriore per lavorare sui suoi processi psichici.

[#8]
Utente
Utente
Si, penso ne parleremo insieme anche perché già qualcosa gliel'avevo accennata.
Speriamo passi in fretta questo mese.
Grazie mille dott.ssa

Buone vacanze anche a lei.
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Passerà di certo, ma ne approfitti per impegnarlo in qualcosa che le da davvero piacere.

Anche cose semplici, una chiacchierata con amici, un buon libro, una passeggiata, sport, altro..

Altrimenti penserá alla meta, la terapia, ma si perde il percorso..... La sua estate!

[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente

Ha ragione, non si deve diventare dipendenti dal terapeuta perché semmai bisogna imparare a fare a meno del terapeuta.
Diverso è il caso di attaccamento proprio a quel terapeuta ma anche questa modalità deve essere funzionale al benessere del paziente . Ad esempio lei potrebbe pensare a che cosa le direbbe il terapeuta se fosse in seduta.
Teme di non saper gestire l ' ansia durante la pausa estiva?
Quali strumenti ritiene di avere ora dopo un anno di terapia per affrontare la pausa e le problematiche che l ' avevano portata in terapia?
[#11]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Pileci,
non mi sento guarita (questo é scontato) ma sicuramente so gestire un pó meglio l'ansia e tutto quello che comporta. Indubbiamente riesco a fare molte più cose però il mio corpo si ribella di continuo.
Non ho paura di affrontare da sola alcune situazioni anche perché normalmente qualunque paziente le affronta da solo in quanto il terapeuta non é con noi h24.
Non saprei dirle perché ho questa sensazione , non so neanche io come definirla : mancanza, abbandono.
Attenderò il rientro del terapeuta e affronteremo insieme questo aspetto.
Mi chiedevo soltanto come mai dopo un anno di terapia , avvertissi questa mancanza.

[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Può capitare anche quando si conclude una psicoterapia perché come già detto si tratta di attaccamento a quel terapeuta. Spesso il pz ha un dubbio prima della chiusura estiva "come faccio se sto male in vacanza?" Ma talvolta tradisce l ' ansia per il distacco.
Viva serena le vacanze a maggior ragione se ora è più consapevole e capace di affrontare ciò che un anno fa l ' aveva portata in terapia.

Cordiali saluti
[#13]
Utente
Utente
Sapevo di questo problema di fine terapia ma credo sia una cosa abbastanza normale nel senso che un minimo ci si affeziona (almeno noi pazienti intendo) perché raccontiamo qualsiasi cosa della nostra vita a quella persona e poi "lasciarla" dispiace. Ma penso sia un dispiacere fine a se stesso insomma.
Chi inizia un percorso , è consapevole che finirà e che quella persona rimarrà sempre a disposizione per qualunque altro problema ma non starà mai un amica/amico.
Comunque la ringrazio per i suoi suggerimenti/incoraggiamenti.
Un ultima domanda però: che differenza c'è tra attaccamento a quel terapeuta e dipendenza?! Questa cosa non l'ho molto capita.

[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
L attaccamento è un modulo innato biologicamente determinato che nei momenti di difficoltà ci suggerisce di rivolgerci a persone sagge e forti (da bambini i genitori).
Questo dura dalla culla alla tomba :anche gli anziani ne hanno bisogno.
La dipendenza può rimandare ad aspetti patologici che il pz potrebbe mettere in atto ma che il terapeuta sa intercettare e spezzare. Non credo sia il suo caso.

Cordiali saluti
[#15]
Utente
Utente
Ah perfetto. Allora il mio potrebbe essere il primo caso nel senso che avendo un forte attaccamento nei confronti di mia madre , può essere che stia facendo lo stesso con il terapeuta.
Comunque se fa parte del percorso terapeutico, aspetterò il momento per discuterne e per risolvere anche questo limite.
Grazie ancora dott.ssa

Buone vacanze anche a lei.
[#16]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Prego.
Buone vacanze