Terapia breve strategica
Buonasera a tutti, mi sono iscritta la vostro sito e vorrei chiedervi un parere. Da diversi anni sto curando un'ossessione che mi aveva causato tristezza, apatia, paura ...Ho preso e sto attualmente assumendo un ssrri. Da circa un anno sto facendo terapia breve strategica, perchè mi ero accorta che il solo farmaco non mi faceva essere al top. C'erano giorni che stavo bene e giorni che stavo male. Cosi l'anno scorso mi sono rivolta ad una terapista della scuola di Nardone. Ad oggi ho fatto 8 sedute. Devo dire che sto migliorando sempre di più...La psicologa mi ha dato da fare degli esercizi che io ho sempre fatto. Dovrò rivederla i primi di settembre. Volevo dirvi che con questo tipo di terapia sto molto molto meglio, le osessioni vengono molto meno alla mente perchè lei mi ha insegnato a bloccarle. Mi ha pure detto che una volta che l'ossessione se ne va anche la paura se ne andrà. Tra l'altro lei mi ha detto che tutti i giorni devo darmi un voto dal 1 al 10 e scriverlo cosi quando riandrò gli farò vedere il diario con tutti i giorni. Di solito il mio voto è 8 , ma ci sono stati i giorni in cui mi sono data un bel 9 e giorni in cui mi do 6. Cmq ho controllato e su un mese il 75 per cento dei giorni il voto è 8....Giorni fa tra l'altro mi sono accorta che quella grande paura se ne era andata , anzi c'era stata una sorta di accettazione...Adesso sono 2 giorni che sto un po con la tristezza. Quando vado dalla psicologa mi dice di continuare il pensiero con le parole che lei mi ha insegnato. Adesso vorrei chiedervi una delucidazione...Cosa ci vado a fare alla visita ogni 3 mesi s emi dice sempre la stessa cosa? Cioàè lo stesso esercizio..Non cambia mai...Ps Inoltre non mi era mai capittao di arrivare a pensare a quel pensiero in maniera cosi tranquilla...Perchè allora sono stata cosi tranquilla per quasi 2 settimane eppoi quel pensiero mi ha riportato tristezza? Credo che se una persona è guarita, anche se ci pensa volontariamente non gli debba più fare paura. Cosa ne pensate? Grazie ps La diagnosi fu dubbio patologico..
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Gentile Utente
Le sue domande potrebbero tradire un pochino d ansia.
La terapeuta le ha spiegato come affrontare il problema?
Le sue domande potrebbero tradire un pochino d ansia.
La terapeuta le ha spiegato come affrontare il problema?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Allora non può risolvere via mail. Ma deve chiedere delucidazioni direttamente in seduta.
Le persone ansiose di solito hanno necessità di ricevere molte rassicurazioni ma questo non va bene perché il problema non si risolve in questo modo.
Inoltre se lei è già in cura e se ha ricevuto precise prescrizioni e se si fida della terapeuta potrebbe aspettare la prossima seduta. Il dubbio patologico non si tratta ricevendo rassicurazioni anche tra una seduta e l altra e da altri professionisti.
Cordiali saluti
Le persone ansiose di solito hanno necessità di ricevere molte rassicurazioni ma questo non va bene perché il problema non si risolve in questo modo.
Inoltre se lei è già in cura e se ha ricevuto precise prescrizioni e se si fida della terapeuta potrebbe aspettare la prossima seduta. Il dubbio patologico non si tratta ricevendo rassicurazioni anche tra una seduta e l altra e da altri professionisti.
Cordiali saluti
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Utente
Cara Signora, mi dispiace ma qui l'unica che non ha capito nulla è lei..E la cosa è abbastanza grave, vista la sua professione :-) Una persona fa una domanda e lei risponde " Dalla sua domanda trapela ansia", non è che ci vuole lo psicologo per capirlo...Se legge bene ( e dubito lo abbia fatto) ho già detto che ho chiesto alla psicologa, la quale mi ha detto di continuare con gli esercizi...Ora lei mi dirà ...Si affidi quello che le dice la terapeuta? Potrei avere una rrisposta da qualche professionista ferrato sulla terapia breve strategica? Non chiedo molto...Grazie
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>>> Di solito il mio voto è 8 , ma ci sono stati i giorni in cui mi sono data un bel 9 e giorni in cui mi do 6
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In tal caso si potrebbe forse dire che il suo livello di benessere è ormai normalizzato, ma ancora non è cessata la sua *preoccupazione* per come si sente. Vorrebbe stare sempre al top, e ciò non è realistico.
Gli alti e bassi sono una cosa normale, ma l'ansioso attribuisce a queste variazioni un significato eccessivo. A differenza del non ansioso che li attraversa senza problemi.
Molte persone ansioso-ossessive, quando stanno migliorando e imparando a non lasciarsi sopraffare dall'ansia, hanno qualche resistenza finale nel lasciarsi alle spalle il disturbo. È la tendenza a preoccuparsi e a farsi domande - percepibile chiaramente dal suo racconto - che ancora non cessa.
>>> Perchè allora sono stata cosi tranquilla per quasi 2 settimane eppoi quel pensiero mi ha riportato tristezza? Credo che se una persona è guarita, anche se ci pensa volontariamente non gli debba più fare paura.
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Lo stesso fatto di farsi domande come queste la mantiene attaccata a una modalità ossessiva di percepire le cose. Deve, piuttosto, ricordare a se stessa che è normale ogni tanto essere tristi o di malumore.
Ecco perché la terapeuta, correttamente a mio parere, insiste nel dirle le stesse cose: non c'è altro da dire, c'è solo da perseverare e tenere duro con i compiti che ha ricevuto che, se hanno funzionato, adesso dovrebbero essere stati trasformati in strumenti da usare al bisogno.
Se invece la tristezza diventasse un problema a se stante, ricorrente e troppo disturbante, allora andrebbe affrontata in maniera specifica.
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In tal caso si potrebbe forse dire che il suo livello di benessere è ormai normalizzato, ma ancora non è cessata la sua *preoccupazione* per come si sente. Vorrebbe stare sempre al top, e ciò non è realistico.
Gli alti e bassi sono una cosa normale, ma l'ansioso attribuisce a queste variazioni un significato eccessivo. A differenza del non ansioso che li attraversa senza problemi.
Molte persone ansioso-ossessive, quando stanno migliorando e imparando a non lasciarsi sopraffare dall'ansia, hanno qualche resistenza finale nel lasciarsi alle spalle il disturbo. È la tendenza a preoccuparsi e a farsi domande - percepibile chiaramente dal suo racconto - che ancora non cessa.
>>> Perchè allora sono stata cosi tranquilla per quasi 2 settimane eppoi quel pensiero mi ha riportato tristezza? Credo che se una persona è guarita, anche se ci pensa volontariamente non gli debba più fare paura.
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Lo stesso fatto di farsi domande come queste la mantiene attaccata a una modalità ossessiva di percepire le cose. Deve, piuttosto, ricordare a se stessa che è normale ogni tanto essere tristi o di malumore.
Ecco perché la terapeuta, correttamente a mio parere, insiste nel dirle le stesse cose: non c'è altro da dire, c'è solo da perseverare e tenere duro con i compiti che ha ricevuto che, se hanno funzionato, adesso dovrebbero essere stati trasformati in strumenti da usare al bisogno.
Se invece la tristezza diventasse un problema a se stante, ricorrente e troppo disturbante, allora andrebbe affrontata in maniera specifica.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Utente
Dottor Santocito, la ringrazio tantissimo, perchè dalle sue risposte si evince una vera professionalità ...Psicologi ce ne sono tanti, ma molti dovrebbero cambiare professione...Detto ciò , le dico che la psicologa ha detto che continueremo con le sedute fino a che non riuscirò a darmi un bel 10! Anche la terapeuta cosi come lei , mi ha detto che i momenti tristi nella vita ci sono per tutti...La vita è fatta di alti e bassi, però non devo stare a controllarmi ma in quei momenti quando sono triste cerare di fare qualcosa che mi piace...Il problema dottore che vorrei sottoporli è il seguente: Se quel pensiero non arrivasse alla mia mente è chiaro che non ci penserei! Il fatto è che ancora durante il giorno anche se mi do un bel voto arriva ma io lo blocco...Quello che vorrei chiederle è se secondo lei potro migliorare ancora di più , cioè se come dice la psicologa arriverò ad un punto che il pensiero non arriverà più ...E se arrivera non mi fara più paura...Le chiedo solo questa ultima delucidazione ..La ringrazio infinitamente ps E' vero che la terapia strategica prevede un max di 20 sedute?
[#10]
In TBS la media è sulle 10 sedute. Ma ce ne possono volere 3 o 4 oppure 20 o più, a seconda del caso.
Le ossessioni possono essere un disturbo particolarmente resistente e subdolo, perciò di solito ci vuole un po' più di tempo. Magari sedute distanziate, come state facendo voi, per verificare che il lavoro proceda nella direzione voluta.
Quanto alla sua domanda, oltre a essere essa stessa come dicevo un residuo di ossessività, le cose stanno in questo modo: i pensieri negativi vengono a chiunque. E sottolineo *chiunque*. Ma l'ossessivo, che è perfezionista, non può tollerarli. Perciò ci si attacca e inizia a rimuginarci. E perché mi è venuto? E quanto mi sta dando fastidio? E se stessi bene, non dovrebbe venirmi più? E cosi via. E più ci pensa, più sta *alimentando* l'ossessione. Questa è la trappola del dubbio ossessivo.
In altre parole: il suo problema non sono i gli alti e i bassi o i pensieri negativi o la tristezza: è che si *attacca* a queste sensazioni perché è convinta che non dovrebbero esserci *mai*. Per questo ne soffre.
Non tutto ciò che pensiamo, sentiamo o crediamo ha un reale valore.
Le ossessioni possono essere un disturbo particolarmente resistente e subdolo, perciò di solito ci vuole un po' più di tempo. Magari sedute distanziate, come state facendo voi, per verificare che il lavoro proceda nella direzione voluta.
Quanto alla sua domanda, oltre a essere essa stessa come dicevo un residuo di ossessività, le cose stanno in questo modo: i pensieri negativi vengono a chiunque. E sottolineo *chiunque*. Ma l'ossessivo, che è perfezionista, non può tollerarli. Perciò ci si attacca e inizia a rimuginarci. E perché mi è venuto? E quanto mi sta dando fastidio? E se stessi bene, non dovrebbe venirmi più? E cosi via. E più ci pensa, più sta *alimentando* l'ossessione. Questa è la trappola del dubbio ossessivo.
In altre parole: il suo problema non sono i gli alti e i bassi o i pensieri negativi o la tristezza: è che si *attacca* a queste sensazioni perché è convinta che non dovrebbero esserci *mai*. Per questo ne soffre.
Non tutto ciò che pensiamo, sentiamo o crediamo ha un reale valore.
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Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio della spiegazione che mi ha dato...
E' vero io vorrei la perfezione ma come dice lei la perfezione non esiste per nessuno...Questo voleva dirmi..E' corretto?
Continuerò la terapia che sto facendo e continuerò a bloccare la domanda che mi viene in mente come mi ha insegnato la mia psicologa...In fondo se mi sono data un voto medio di 8 significa che la terapia sta avendo successo...E le dico una cosa...Io sono in cura per una fortissima ipocondria che mi stava portando ad avere una grandissima paura della morte...Purtroppo ho un mio parente stretto a cui hanno diagnosticato un carcinoma polmonare e un tumore al fegato...Lo sto aiutando tantissimo, lo porto in oncologia dove ci sono moltissimi malati e sento di me una forza che in passato solo a vedere quel reparto mi prendevano gli attacchi di panico...Anche quseto credo sia un buon segnale....
E' vero io vorrei la perfezione ma come dice lei la perfezione non esiste per nessuno...Questo voleva dirmi..E' corretto?
Continuerò la terapia che sto facendo e continuerò a bloccare la domanda che mi viene in mente come mi ha insegnato la mia psicologa...In fondo se mi sono data un voto medio di 8 significa che la terapia sta avendo successo...E le dico una cosa...Io sono in cura per una fortissima ipocondria che mi stava portando ad avere una grandissima paura della morte...Purtroppo ho un mio parente stretto a cui hanno diagnosticato un carcinoma polmonare e un tumore al fegato...Lo sto aiutando tantissimo, lo porto in oncologia dove ci sono moltissimi malati e sento di me una forza che in passato solo a vedere quel reparto mi prendevano gli attacchi di panico...Anche quseto credo sia un buon segnale....
[#12]
Utente
Dottor Santocito buongiorno...Volevo dirle che sono ritornata per la nona seduta dalla psicologa , la quale ha guardato i voti e mi ha detto di continuare cosi...Le dico che i miei voti di agosto erano quasi tutti i giorni 9...Le dico che se mi veniva alla mente quel pensiero , cioè ci pensavo volontariamente ho notato che non mi faceva più paura ...Anzi lo accettavo come un evento della vita. Settembre è iniziato in maniera non perfetta, anche se il mio voto è 8....Le spiego...Sono dei giorni che mi sento apatica ( nel cambio di stagione ho sempre quseto problema) e se penso a quel pensiero mi ritorna un pò la paura...Lo so che non devo farmi domande, ma pensare come dice lei che è normale non essere sempre allegri, perchè ciò non è possibile. Ma la mia paura è che tutto ciò che ho raggiunto fino ad adesso ( cioè pensare a quella cosa che mi creava timore con tranquillità) possa andare a ricrollare...Cioè ho paura di ritornare al punto di partenza....Lei dottore mi dice che secondo lei ho raggiunto un equilibrio, ma se cosi fosse anche se una persona si sente triste o apatica, non dovrebbe più pensare a quello che in passato gli ha creato ansia e paura, perchè quella paura con la terapia dovrebbe essere stata superata...Potrebbe dirmi qualcosa? Mi scusi se la disturbo, ma lei da sempre delle risposte esaustive. Grazie grazie
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 7.3k visite dal 29/07/2015.
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