Attacchi di panico e aggravamento dopo trauma ago-canula
Gentilissimi Dottori,
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e crisi d'ansia all'età di 18 anni come conseguenza del forte stress indotto dagli esami di maturità.
Tuttavia ho avuto il mio primissimo attacco di panico in concomitanza con il mio primo prelievo di sangue a 17 anni, e ho sempre avuto una fortissima fobia degli aghi.
Ultimamente avendo scoperto di essere affetta da PCOS sono stata costretta effettuare una serie di analisi del sangue, corredate da orribili attacchi di panico che mi hanno lasciata sconvolta e catatonica per il resto della giornata, a letto.
I miei attacchi di panico (sia relativi alle analisi del sangue che non) sono caratterizzati da una sensazione nella quale mi sento senza via di scampo, con una sensazione di terrore profondo e inevitabile. Questo è accompagnato da disperato pianto isterico, iperventilazione e difficoltà a respirare.
Il trauma più terribile è stata la costrizione di dovermi sottoporre a metodo di contrasto in una risonanza magnetica con iniezione endovenosa. E' stato tremendo e hanno dovuto bucarmi due volte perchè la vena si è rotta.
Conseguentemente a questo episodio i miei attacchi di panico sono peggiorati, e si manifestano anche quando qualche amico parla di argomenti inerenti alla medicina, non riesco a tollerarne una conversazione per più di 3 minuti senza avere un attacco di panico poichè mi torna in mente quella giornata e gli altri esami che dovrei fare.
Dovrei effettuare altri controlli relativi al mio problema di PCOS per avere una terapia ma la sola idea di dover avere di nuovo aghi in vena di qualunque tipo mi causa attacchi di panico e terrore. E questo mi sta creando problemi nelle relazioni interpersonali e scatti d'ira nelle persone che non riescono a comprendere la mia fobia e i miei attacchi.
Ho bisogno di curarmi dalla PCOS in quanto mi causa irsutismo e forti difficoltà a dimagrire che hanno un effetto psicologico devastante per quanto riguarda la mia immagine, ma ovviamente tutti i medici come prima cosa richiedono esami del sangue e mie è stata prescritta una curva della prolattina con una serie di prelievi e una flebo (sono scappata in lacrime)
Io capisco questa necessità, ma i traumi psicologici e fisici che hanno sul paziente non vengono presi in considerazione?
C'è qualche modo in cui io posso gestire questa fobia? Riesco a gestirla se la causa degli attacchi è stress (relazioni, univeristà ecc), ma se si tratta dell'area medica sono incontrollabili e veramente debilitanti.
Non ho mai assunto farmaci relativi a questo problema ne interpellato psicologi perchè fino ad ora sono riuscita a gestirli abbastanza bene in quanti non inerenti a procedure mediche.
Pensate si possa fare qualcosa? Ho appena 23 anni e ho bisogno di curarmi dalla PCOS e gestire questi attacchi per una vita serena e felice.
Sono una persona dal carattere molto forte e decisamente indipendente, ma questo problema mi rende fragile e miserabile.
Grazie
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e crisi d'ansia all'età di 18 anni come conseguenza del forte stress indotto dagli esami di maturità.
Tuttavia ho avuto il mio primissimo attacco di panico in concomitanza con il mio primo prelievo di sangue a 17 anni, e ho sempre avuto una fortissima fobia degli aghi.
Ultimamente avendo scoperto di essere affetta da PCOS sono stata costretta effettuare una serie di analisi del sangue, corredate da orribili attacchi di panico che mi hanno lasciata sconvolta e catatonica per il resto della giornata, a letto.
I miei attacchi di panico (sia relativi alle analisi del sangue che non) sono caratterizzati da una sensazione nella quale mi sento senza via di scampo, con una sensazione di terrore profondo e inevitabile. Questo è accompagnato da disperato pianto isterico, iperventilazione e difficoltà a respirare.
Il trauma più terribile è stata la costrizione di dovermi sottoporre a metodo di contrasto in una risonanza magnetica con iniezione endovenosa. E' stato tremendo e hanno dovuto bucarmi due volte perchè la vena si è rotta.
Conseguentemente a questo episodio i miei attacchi di panico sono peggiorati, e si manifestano anche quando qualche amico parla di argomenti inerenti alla medicina, non riesco a tollerarne una conversazione per più di 3 minuti senza avere un attacco di panico poichè mi torna in mente quella giornata e gli altri esami che dovrei fare.
Dovrei effettuare altri controlli relativi al mio problema di PCOS per avere una terapia ma la sola idea di dover avere di nuovo aghi in vena di qualunque tipo mi causa attacchi di panico e terrore. E questo mi sta creando problemi nelle relazioni interpersonali e scatti d'ira nelle persone che non riescono a comprendere la mia fobia e i miei attacchi.
Ho bisogno di curarmi dalla PCOS in quanto mi causa irsutismo e forti difficoltà a dimagrire che hanno un effetto psicologico devastante per quanto riguarda la mia immagine, ma ovviamente tutti i medici come prima cosa richiedono esami del sangue e mie è stata prescritta una curva della prolattina con una serie di prelievi e una flebo (sono scappata in lacrime)
Io capisco questa necessità, ma i traumi psicologici e fisici che hanno sul paziente non vengono presi in considerazione?
C'è qualche modo in cui io posso gestire questa fobia? Riesco a gestirla se la causa degli attacchi è stress (relazioni, univeristà ecc), ma se si tratta dell'area medica sono incontrollabili e veramente debilitanti.
Non ho mai assunto farmaci relativi a questo problema ne interpellato psicologi perchè fino ad ora sono riuscita a gestirli abbastanza bene in quanti non inerenti a procedure mediche.
Pensate si possa fare qualcosa? Ho appena 23 anni e ho bisogno di curarmi dalla PCOS e gestire questi attacchi per una vita serena e felice.
Sono una persona dal carattere molto forte e decisamente indipendente, ma questo problema mi rende fragile e miserabile.
Grazie
[#1]
Gentile signorina,
Si comprende la Sua sofferenza per tali attacchi di panico!
Certamente esistono varie terapie sia psicoterapeutico che farmacologiche. E' una fobia molto diffusa. Non si allarmi. Esistono delle soluzioni.
Ne parli con un terapeuta, che possa orientarla.
E ci faccia sapere!
Si comprende la Sua sofferenza per tali attacchi di panico!
Certamente esistono varie terapie sia psicoterapeutico che farmacologiche. E' una fobia molto diffusa. Non si allarmi. Esistono delle soluzioni.
Ne parli con un terapeuta, che possa orientarla.
E ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Gentile ragazza,
Anche se il vissuto di questa fobia è molto sgradevole e pesante e le conseguenze invalidanti, è possibile trattare le fobie possono essere trattate bene e velocemente con terapie attive e focalizzate come ad esempio la terapia cognitivo conportamentale.
Di solito la figura professionale è lo psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Anche se il vissuto di questa fobia è molto sgradevole e pesante e le conseguenze invalidanti, è possibile trattare le fobie possono essere trattate bene e velocemente con terapie attive e focalizzate come ad esempio la terapia cognitivo conportamentale.
Di solito la figura professionale è lo psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 28/07/2015.
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