Sopportare gli altri
Buongiorno,
sono a chiedervi un consulto un po' accademico più che per sintomi.
Io ho 32 anni, per mia fortuna ho avuto un'educazione di alto livello, un buon lavoro. Sono una persona mite, introversa, molto riservata e un po' perfezionista. Ambisco sempre a risultati, idee, prestazioni tendenti al massimo.
Arrivato a quest'età ho riconosciuto che io non sopporto gli altri, quasi tutti.
Vedo in loro sempre mancanze: di intelligenza, di intraprendenza, molti vivono in un piccolo mondo, altri sono ottusi, altri superbi, altri ignoranti.
Questo mi blocca, perché non riesco a relazionarmi con loro...prima o poi rimango deluso dal non riuscire a vedere un minimo di lungimiranza, di saggezza, di profondità che perdo interesse.
Anche nelle mie amicizie più strette mi capita di vedere l'esibizionismo, la voglia di apparire che mi delude e smorza il mio interesse.
Immagino che però ci sia qualcosa di sbagliato nel mio modo di vivere, ma mi è difficile vederlo da dentro. Mi sembra strano che sia solo io a pensarla così. Immagino che le altre persone siano più tolleranti o forse passino oltre. Certo è che io non spettegolo come fanno molti.
Ed anche io non sarò perfetto ovviamente, avrò i miei bei difetti.
Ma il motivo per cui scrivo è che se questa delusione che nasce dagli altri è una sensazione, una cosa che mi viene naturale, come posso eliminarla senza andare contro me stesso?
sarà solo che frequento le persone sbagliate? (così tante poi?)
Grazie a voi
sono a chiedervi un consulto un po' accademico più che per sintomi.
Io ho 32 anni, per mia fortuna ho avuto un'educazione di alto livello, un buon lavoro. Sono una persona mite, introversa, molto riservata e un po' perfezionista. Ambisco sempre a risultati, idee, prestazioni tendenti al massimo.
Arrivato a quest'età ho riconosciuto che io non sopporto gli altri, quasi tutti.
Vedo in loro sempre mancanze: di intelligenza, di intraprendenza, molti vivono in un piccolo mondo, altri sono ottusi, altri superbi, altri ignoranti.
Questo mi blocca, perché non riesco a relazionarmi con loro...prima o poi rimango deluso dal non riuscire a vedere un minimo di lungimiranza, di saggezza, di profondità che perdo interesse.
Anche nelle mie amicizie più strette mi capita di vedere l'esibizionismo, la voglia di apparire che mi delude e smorza il mio interesse.
Immagino che però ci sia qualcosa di sbagliato nel mio modo di vivere, ma mi è difficile vederlo da dentro. Mi sembra strano che sia solo io a pensarla così. Immagino che le altre persone siano più tolleranti o forse passino oltre. Certo è che io non spettegolo come fanno molti.
Ed anche io non sarò perfetto ovviamente, avrò i miei bei difetti.
Ma il motivo per cui scrivo è che se questa delusione che nasce dagli altri è una sensazione, una cosa che mi viene naturale, come posso eliminarla senza andare contro me stesso?
sarà solo che frequento le persone sbagliate? (così tante poi?)
Grazie a voi
[#1]
Gentile Signore,
lei pone un quesito interessante, alla base di molti pensieri filosofici.
Purtroppo una soluzione/risposta univoca non c'e.
Vi sono dei momenti e delle condizioini acute/critiche nei quali si sceglie l'isolamento esistenziale come unica difesa.
Ma anche questa condizione non e' piacevole.
Si ondeggia, si spera, si cade e ci si rialza.
La forza e' questa......
i migliori saluti
lei pone un quesito interessante, alla base di molti pensieri filosofici.
Purtroppo una soluzione/risposta univoca non c'e.
Vi sono dei momenti e delle condizioini acute/critiche nei quali si sceglie l'isolamento esistenziale come unica difesa.
Ma anche questa condizione non e' piacevole.
Si ondeggia, si spera, si cade e ci si rialza.
La forza e' questa......
i migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Buongiorno,
immagino la difficoltà della soluzione, sono 32 anni che la cerco ;).
Forse è più facile rispondere se questa Sopportazione è dovuta alla società moderna, oppure è inevitabile di qualsiasi gruppo di individui oppure è intolleranza personale mia.
MI sembra assurdo che nell'arco di una vita siano meno di 5 le persone con cui non ho queste sensazioni.
immagino la difficoltà della soluzione, sono 32 anni che la cerco ;).
Forse è più facile rispondere se questa Sopportazione è dovuta alla società moderna, oppure è inevitabile di qualsiasi gruppo di individui oppure è intolleranza personale mia.
MI sembra assurdo che nell'arco di una vita siano meno di 5 le persone con cui non ho queste sensazioni.
[#4]
"Questo mi blocca, perché non riesco a relazionarmi con loro...prima o poi rimango deluso..."
Gentile Utente,
la soluzione a dire il vero l'ha già proposta Lei nella Sua richiesta:
" Immagino che le altre persone siano più tolleranti o forse passino oltre. "
Dice bene. Essere flessibili ed essere in grado di adattarsi all'ambiente che ci circonda è un segno di salute mentale, altrimenti diventiamo rigidi nel nostro modo di vedere la vita, gli altri, gli eventi e iniziamo a creare e ad avere problemi che probabilmente non avremmo avuto.
Dice bene anche quando sottolinea che tutti noi abbiamo dei difetti e nessuno è perfetto. A maggior ragione, in tali circostanze, è fondamentale venirsi incontro, altrimenti non ci sarebbero le condizioni per vivere insieme in società organizzate.
Inoltre io credo che la soluzione sia più semplice di quanto immagina: quelle cinque persona prima o poi (non per cattiveria, ma perché fallibili come tutti) commetteranno qualche passo falso. E allora Lei che farà? Avrà bisogno di modulare e ridimensionare la delusione, senza per questo rompere la relazione, altrimenti resterà da solo nel giro di poco tempo!
Io credo che potrà essere molto utile per lei una consulenza psicologica di persona proprio per apprendere alcune modalità relazionali, cioè quella di diventare più flessibile nel Suo modo di vedere gli altri e di relazionarsi, senza perdere la Sua individualità e il Suo punto di vista.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
la soluzione a dire il vero l'ha già proposta Lei nella Sua richiesta:
" Immagino che le altre persone siano più tolleranti o forse passino oltre. "
Dice bene. Essere flessibili ed essere in grado di adattarsi all'ambiente che ci circonda è un segno di salute mentale, altrimenti diventiamo rigidi nel nostro modo di vedere la vita, gli altri, gli eventi e iniziamo a creare e ad avere problemi che probabilmente non avremmo avuto.
Dice bene anche quando sottolinea che tutti noi abbiamo dei difetti e nessuno è perfetto. A maggior ragione, in tali circostanze, è fondamentale venirsi incontro, altrimenti non ci sarebbero le condizioni per vivere insieme in società organizzate.
Inoltre io credo che la soluzione sia più semplice di quanto immagina: quelle cinque persona prima o poi (non per cattiveria, ma perché fallibili come tutti) commetteranno qualche passo falso. E allora Lei che farà? Avrà bisogno di modulare e ridimensionare la delusione, senza per questo rompere la relazione, altrimenti resterà da solo nel giro di poco tempo!
Io credo che potrà essere molto utile per lei una consulenza psicologica di persona proprio per apprendere alcune modalità relazionali, cioè quella di diventare più flessibile nel Suo modo di vedere gli altri e di relazionarsi, senza perdere la Sua individualità e il Suo punto di vista.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.6k visite dal 23/07/2015.
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