Orientamento sessuale confuso

Chiedo un consulto anche qui, nonostante sia in cura da ormai quasi due anni da una psicologa, perché sento il bisogno di fare chiarezza su cosa provo in questo momento così complicato. Ho 18 anni e sono confusissima sul mio orientamento sessuale. Partendo dall'inizio, a 15 anni un giorno mi sono chiesta se fossi lesbica, visto che ero legatissima ad una mia amica e con lei stavo davvero benissimo, allora mi sono chiesta cosa significasse essere innamorata di una persona. Era quello che provavo io? Non lo sapevo. Piano piano col tempo, dopo mesi e mesi di angoscia per questa storia ho cominciato a riflettere in maniera più lucida e mi sono resa conto che non mi piaceva, ero così attaccata a lei perché volevo essere come lei, mi piaceva come si vestita, come era femminile e io volevo essere così. Però da quel fatidico giorno che mi feci quella domanda questo tarlo non ha più smesso di assillarmi e quando stavo per compiere 16 anni ho deciso di andare in terapia. Mi trovo bene con la mia psicoterapeuta, dopo un anno passato a dirci praticamente nulla perché io mi vergognavo molto, da quest'anno invece ho iniziato ad aprirmi di più e a raccontarle più cose. Sono riuscita a dirle che quando mi masturbo penso di stare con una donna, oppure che mi eccitano i video lesbo. Io sinceramente prima di iniziare ad essere angosciata per questa storia non mi sono mai sentita attratta da altre ragazze e non ho mai provato nulla fisicamente per loro. Da quando però mi sono fatta quella domanda non ho più smesso di avere paura di esserlo, di mettermi alla prova, fissavo le parti del corpo di alcune mie amiche per capire se provavo qualcosa e prima non provavo nulla, però da un po' di tempo, nell'ultimo anno si è amplificata questa paura, mi è sembrato di eccitarmi alcune volte quando vedevo le gambe o la schiena di alcune mie amiche. Non è proprio eccitazione, è una leggerissima eccitazione che provo anche a volte quando vedo di sfuggita una scollatura o qualche parte del corpo che rende attraente una donna. Secondo la mia terapeuta non sono lesbica, lei ha detto che mi aiutetebbe nell'accetarlo se dovessi esserlo, però per ora mi ha detto che secondo lei non lo sono. Quanto può essere vero questo? Dopo tutto quello che ho detto sopra... Secondo lei è la paura del diverso e da una parte forse potrebbe anche essere vero, io ho sempre avuto solo amicizie femminili e quasi mai maschili. Non sono mai stata con un ragazzo e non mi è mai piaciuto nessuno e fisicamente i maschi non mi interessano più di tanto. Secondo la mia psicoterapeuta è perché ancora non ho trovato un' immagine femminile e attraente che mi rispecchi ed è per questo che non sono attratta dai ragazzi. Io mi fido di lei, però ho letto molti articoli sull'omofobia interiorizzata e a volte penso che in realtà è solo difficoltà nell'accettare di essere omosessuale anche perché in questo periodo di stress spesso quando sento parlare di omosessuali provo un senso di rabbia, paura, angoscia e odio. Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Sembra un problema ansioso perché si è instaurato un dubbio ossessivo da quella domanda che ti sei posta e che durante l adolescenza è frequente.
Apprezzare un bel corpo di una persona dello stesso sesso può capitare e diventa un problema soprattutto per le persone ansiose.
Chiarisce comunque questo aspetto in terapia.

Saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Se è già in terapia, posso chiederle perché sente il bisogno di scrivere a noi?

Puó capitare che in fase di crescita si confonda l'affettività con la sessualità.

Ed è anche possibile che non avendo mai avuto un ragazzo abbia ancora tante paure ed ansie....


Provi a leggere questa lettura



https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3943-quando-lei-ama-lei-psiche-e-sessualita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ho sentito il bisogno di scrivere perché in alcuni momenti sono sopraffatta dall'ansia e non riesco a stare tranquilla e quando ho deciso di scrivere ero in uno di quei momenti. Vi ringrazio per l'attenzione e per le vostre risposte, quello che però mi spaventa di più è che forse questo pensiero ossessivo mi ha fatto conoscere una parte di me che ignoravo, anche perché l'ossessione non esclude l'omosessualità. Comunque ho capito di avere un problema di omofobia interiorizzata, molto spesso penso delle cose che non mi piacciano proprio. Dopo aver eliminato questi brutti pensieri forse potrò cercare di capire cosa mi piace con più tranquillità e senza pregiudizi. Grazie ancora
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di averla ascoltata

A settembre potrà chiarire con la sua terapeuta.
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Utente
Utente
Mi scuso se faccio un'altra domanda, ma mi sembra molto strano il fatto che io riesca ad eccitarmi solo immaginando di stare con un'altra donna. Queste sono fantasie che dovrebbero eccitare di più una ragazza omosessuale, quindi perché non potrei esserlo? Quando immagino un rapporto con un ragazzo l'eccitazione è molta di meno. Ho letto che si può conoscere il proprio orientamento sessuale anche prima di avere rapporti sessuali, potrebbe essere il mio caso?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lei chiede una diagnosi, non fattibile online

Chiede inoltre la disamina dell'immaginario erotico, tassello delicato e complesso del colloquio clinico

Nel mio sito personale troverà molto materiale sull'immaginario, lo consulti se desidera.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

Come le ha già detto la sua terapeuta, il suo pare un problema d ansia che nulla ha a che vedere con questioni sessuali nel senso che le è stata fatta una diagnosi precisa. Se lei scrive qui quando è in preda all' ansia non va bene, non perché io non voglia risponderle, ma perché lei chiede rassicurazioni. Le rassicurazioni placano l ' ansia sul momento ma poi amplificano e rafforzano i problemi. Per questa ragione ciò che farei è comunicare alla sua terapeuta questa sua necessità in modo tale che la collega ne sia informata e sappia quindi come aiutarla.

Quanto al fatto di poter provare eccitazione con persone Delli stesso sesso questo può capitare ed è più frequente di quanto lei possa immaginare.
Però le persone non ansiose non aattribuiscono alcun peso ad un pensiero del genere mentre chi è ansioso ed eccessivamente preoccupato inizia a pensare che se un pensiero o una fantasia del genere è passata per la mente allora c ' è certamente un significato recondito. ...

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Vi ringrazio per tutte le risposte che mi avete dato. A settembre approfondirò con la mia psicoterapeuta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Mi sembra una buona idea.
Buona giornata