Matrimonio finito?
Salve, ho 37 anni e sono sposata da 11. 13 anni di fidanzamento quindi ero proprio una bambina quando l'ho conosciuto. Il fatto è che io ce la sto mettendo tutta per riprendere le redini del matrimonio ma mio marito fa il contrario. Tutto è iniziato ad andar sempre peggio dopo la mascita della prima figlia e dopo aver avviato un'attività in proprio come autotrasportatore. E' sempre nervoso, urla e sbraita per tutto, mi accusa di non tenere bene la casa, si lamenta del cibo, con le figlie non passa mai del tempo con la scusa che lavora o che deve dormire (si alza quasi tutte le notti alle 3 e quando è a casa spesso dorme) Litiga con gli amici tanto che ormai siamo quasi soli, si fa servire in ogni cosa, a volte sembra che mi metta alla prova chiedendomi favori assurdi pur di vedere se lo accontento, mi sembra addirittura geloso delle figlie. Ora io gli ho chiesto diverse volte di tornare a casa da sua madre, ma non lo fa, io non posso e non voglio andarmene perchè non voglio portare via le bambine dalla loro casa e dagli amichetti che hanno li attorno, poi non potrei permettermi un affitto nè di andare dai miei. Non si rende conto di essere sempre così nervoso, non ha pazienza, non sopporta nulla. Un'amica una volta mi chiese: ma tu lo ami ancora?Io non lo so sinceramente sono troppo offuscata dalla rabbia dei suoi comportamenti e sinceramente sono convinta che l'amore da solo non basti, ci vuole rispetto e lui per me non ne ha. Devo sempre giustificare le sue assenze con storie più o meno vere, perchè se all'ultimo decide che in un posto non vuole venire non viene, e questo può anche dipendere (per fare un esempio) dal fatto che in bagno manchi il sapone e io magari gli faccio notare che può metterlo anche lui. Siamo a livelli assudi mi rendo conto, è molto immaturo eppure ha 40 anni. Comunque anche la sua famiglia non è da meno per questo credo che ce l'abbia nel DNA. Ora io non so che fare, vorrei stare tranquilla ho diritto ad un pò di pace, lavoro 5 ore al giorno e il resto lo dedico alla casa e alla famiglia ma sembra sempre di non fare mai abbastanza per lui. E' sempre stressato e teso, lo attribuisce a volte al lavoro ma non possiamo rimetterci noi. Mi sembra sempre di camminare sul filo del rasoio, mi aspetto sempre che si arrabbi per qualcosa e tenga poi il muso per non so quanto tempo. Ormai non cerco più di fargli sbollire la rabbia, sono stanca troppo stanca. Vorrei un consiglio. Tempo fa gli chiesi di rivolgerci ad un consulente di coppia. Mi rise in faccia e mi disse : io non ho nessun problema, vacci tu!
Grazie. Cari saluti.
Grazie. Cari saluti.
[#1]
E Lei perché non ha seguito questo suggerimento di andarci da sola?
Non è detto che ogni terapia di coppia debba partire da entrambi, ma potrebbe capire con il terapeuta che cosa Lei per prima può fare per modificare la relazione con Suo marito.
Cordiali saluti,
Non è detto che ogni terapia di coppia debba partire da entrambi, ma potrebbe capire con il terapeuta che cosa Lei per prima può fare per modificare la relazione con Suo marito.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Signora,
mi sembra una situazione difficile in cui ogni sforzo per accontentare suo marito risulta vano, essendosi probabilmente innescate dinamiche disfunzionali irrigidite e in essere un rapporto squilibrato. La nascita dei figli cambia gli equilibri raggiunti, e a quanto pare di nuovi non ne sono stati trovati.
Anzi la situazione è andata peggiorando, complice anche un lavoro stressante e forse altro che da qui non possiamo conoscere. Occorrerebbe porvi rimedio data oltre la sua sofferenza anche la presenza delle bimbe che non possono per la loro crescita equilibrata vivere in un clima conflittuale.
Le suggerisco di rivolgersi lei in prima persona a un nostro collega affinché la possa supportare in questa difficile situazione e trovare una soluzione, in un modo o nell'altro per il bene di tutti.
Può rivolgersi ad esempio al Consultorio Familiare ASL oppure se preferisce a un professionista privato, dato quanto esposto le suggerirei l'orientamento sistemico.
Restiamo in ascolto
mi sembra una situazione difficile in cui ogni sforzo per accontentare suo marito risulta vano, essendosi probabilmente innescate dinamiche disfunzionali irrigidite e in essere un rapporto squilibrato. La nascita dei figli cambia gli equilibri raggiunti, e a quanto pare di nuovi non ne sono stati trovati.
Anzi la situazione è andata peggiorando, complice anche un lavoro stressante e forse altro che da qui non possiamo conoscere. Occorrerebbe porvi rimedio data oltre la sua sofferenza anche la presenza delle bimbe che non possono per la loro crescita equilibrata vivere in un clima conflittuale.
Le suggerisco di rivolgersi lei in prima persona a un nostro collega affinché la possa supportare in questa difficile situazione e trovare una soluzione, in un modo o nell'altro per il bene di tutti.
Può rivolgersi ad esempio al Consultorio Familiare ASL oppure se preferisce a un professionista privato, dato quanto esposto le suggerirei l'orientamento sistemico.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Ringrazio per le gentili risposte. Confesso che non ho mai preso in considerazione la possibilità di rivolgermi ad un professionista o ad un consultorio senza la sua presenza. Credevo fosse indispensabile.
Accetterò il consiglio anche perchè non so proprio più come rapportarmi con lui.
La dott.ssa Rinella ha detto bene " ogni sforzo per accontentare suo marito risulta vano" . E' proprio vero, anche se va a momenti, ci sono giorni in cui mi rassicura dicendomi che non mi devo preoccupare se non riesco in tutte le mie cose, e ci sono altri giorni in cui anche uno spillo fuori posto lo fa innervosire.
Io ritengo che lui abbia bisogno di essere seguito, ma non lo ammetterà mai, per cui inizio io e vediamo come si evolvono le cose.
Grazie ancora. Un caro saluto.
Accetterò il consiglio anche perchè non so proprio più come rapportarmi con lui.
La dott.ssa Rinella ha detto bene " ogni sforzo per accontentare suo marito risulta vano" . E' proprio vero, anche se va a momenti, ci sono giorni in cui mi rassicura dicendomi che non mi devo preoccupare se non riesco in tutte le mie cose, e ci sono altri giorni in cui anche uno spillo fuori posto lo fa innervosire.
Io ritengo che lui abbia bisogno di essere seguito, ma non lo ammetterà mai, per cui inizio io e vediamo come si evolvono le cose.
Grazie ancora. Un caro saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 20/07/2015.
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